Palermo - (Adnkronos) - Precisazione di Palazzo Chigi, dopo le parole del premier da Palermo: ''Le garanzie di sostenibilità non vengono meno''. Per il presidente del Consiglio, necessario individuare ''nei prossimi due anni nuove modalità di finanziamento''. L'esperto: ''Con i tagli del Governo ai posti letto, a rischio 1.000 primari''

''Contrariamente a quanto riportato dai media il presidente ha voluto attirare l'attenzione sulle sfide cui devono far fronte i sistemi sanitari per contrastare l'impatto della crisi. Ciò vale, peraltro, per tutti i settori della pubblica amministrazione. Le soluzioni ci sono e vanno ricercate attraverso una diversa organizzazione più efficiente, più inclusiva e più partecipata dagli operatori del settore. Le garanzie di sostenibilità del servizio sanitario nazionale non vengono meno''. E' quanto si legge in una precisazione di Palazzo Chigi, in merito alle parole espresse dal premier Mario Monti sul Servizio sanitario nazionale. In mattinata, intervenendo in collegamento a Palermo, il presidente del Consiglio ha parlato di una "sostenibilità del nostro Sistema sanitario nazionale'' che ''potrebbe non essere garantita se non si individuano nuove modalità di finanziamento". "Andiamo fieri del nostro Servizio sanitario nazionale, il ministro Balduzzi lavora incisivamente per migliorarlo ulteriormente - ha detto - in futuro la sostenibiltà dei sistemi sanitari potrebbe non essere garantita se non si individuano nei prossimi due anni nuove modalità di finanziamento e di rioganizzazione dei servizi e delle prestazioni". Quindi, "la posta in palio è altissima. Anche l'innovazione medico-scientifica deve partecipare attivamente alla sfida". Non si fanno attendere le repliche. "Le parole del premier Monti sono di fatto una dichiarazione di 'default' del sistema sanitario". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è il segretario nazionale dell'Anaao Assomed, Costantino Troise. "Quando parla di dover trovare nuove modalità di finanziamento, Monti - avverte Troise - sembra voler aprire al privato". Per Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp-Cgil, e Massimo Cozza, segretario nazionale della Fp-Cgil medici, il presidente del Consiglio "non può permettersi certe preoccupazioni sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale, dopo averlo ridotto all'osso. Se il Governo ha intenzione di privatizzare, come denunciamo da mesi, lo dica. Noi lo combatteremo. Ma non può affamare la bestia per poi svenderla". Parole "gravi - affermano Taranto e Cozza - anche se non fanno altro che confermare quanto scritto nell'agenda del suo Governo, come noi denunciamo da tempo e inutilmente smentisce il ministro Balduzzi: la privatizzazione della sanità è già in corso". Per il presidente della commissione Affari sociali della Camera, Giuseppe Palumbo, "in futuro non sarà certo possibile dare tutto a tutti". Certo, precisa, "il presidente del Consiglio ha ragione: con l'andare del tempo, il progressivo invecchiamento della popolazione, l'aumento delle disabilità e dei malati cronici, non sarà più possibile assicurare l'assistenza completa a tutti i cittadini'' ma ''chi non se lo può permettere - conclude - deve mantenere l'assistenza sanitaria gratuita".