Il premier: "Mi hanno chiesto di assicurare la gestione del Paese fino alla prossima primavera. Dopo continuerò a fare il senatore a vita". E chiede "responsabilità" ai partiti. Il Pdl: "Il voto anticipato sarebbe un fallimento". Bersani: "La destra ci dica cosa vuol fare sulla legge elettorale". Bindi: "Se cambia il Porcellum, dobbiamo chiederci se vale la pena di aspettare 6 mesi per le urne". Lega e Idv: "Voto in autunno" MOSCA - Mentre in Italia impazza il toto-elezioni, Mario Monti mette i paletti. Lo fa da Mosca. "Mi hanno chiesto di assicurare la gestione del Paese fino alla primavera del 2013". E "io e i miei colleghi stiamo cercando con tutte le nostre forze di farlo nel miglior modo possibile". Così il premier in un'intervista alla Rossiyskaya Gazeta ripete il suo no alla tentazione del voto in autunno. Le elezioni ci saranno, ribadisce il Professore, solo "dopo la fine di questo periodo". Poi si appella al senso di responsabilità dei partiti: "Pongo molta speranza e  auspico che in quel momento i partiti politici sappiano assumersi tutta la responsabilità. Speriamo che la buona legislazione elettorale possa facilitare la vita politica". Insomma, anche per il premier al voto bisogna arrivare dopo aver detto addio al Porcellum.

La responsabilità del potere. Monti parla anche del suo futuro impegno politico. "A fine del mio mandato di premier io rimarrò, come lo sono adesso, un senatore a vita". E "grazie a questo incarico avrò modo di osservare la vita del paese e continuerò a lavorare per il suo bene". Poi, sul suo incarico: "Oggi ho il potere diretto dello Stato, rafforzato dalle leve predisposte dalla Costituzione. Tenendo conto che non avevo mai desiderato tale potere, lo valuto come una possibilità unica di provare a cambiare la realtà politica, economica, sociale, spirituale, avendo a disposizione
per questo delle leve potenti. Questo è al contempo il potere, ma anche un'enorme responsabilita".

La solidità dell'Italia.
Per il presidente del Consiglio, "il nostro paese si basa sui fondamenti solidi". E anche se "è vero che abbiamo il debito estero più alto, è vero altresì che il livello dei debiti privati dei cittadini è uno dei più bassi in Europa, grazie ai risparmi accumulati nei decenni dalle famiglie italiane". Ma la chiave della crisi è evidentemente nell'Europa. I leader dei paesi membri dell'Ue devono fare attenzione alla "gestione della convivenza civile europea", e soprattutto "degli affari dell'eurozona". Per questo, spiega il premier, "la maggior parte del mio tempo è dedicata agli incontri dove si decide il futuro e la politica dell'Ue". Poi la nota autobiografica: "Ho avuto l'occasione di lavorare nella Commissione europea e in questo senso ho dei vantaggi. Conosco abbastanza bene gli affari europei, ma il mio difetto è quello di essere un principiante in qualità del capo di un governo nazionale e non sono così esperto nelle questioni che riguardano la gestione politica".

Il Pdl: "Votare adesso sarebbe un fallimento".
In Italia intanto i partiti di maggioranza continuano a dire no al voto anticipato. In modo compatto, almeno ufficialmente. Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, dice: "In questo contesto non ci sembrano vie d'uscita né il ricorso alle elezioni anticipate che sarebbero solo una dichiarazione di fallimento da parte di tutte le forze politiche che sostengono Monti, nè il ricorso ad una grande coalizione politica". Stesse posizioni per Franco Frattini. L'ex ministro degli esteri scrive: "Non c'è fantasia che preoccupa di più di una competizione elettorale sulla pelle degli italiani: ipotesi che nelle ultime ore sento vagheggiare da più parti con il cinico esito di far impazzire i mercati. Chi tifa elezioni lacera la ferita anzichè sottoporsi ad una graduale guarigione".

Bersani: "La destra ci dica cosa vuole fare".
Il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, sembra raccogliere l'appello del premier sulla riforma della legge elettorale. "Noi siamo assolutamente pronti anche a cominciare in agosto, siamo flessibili rispetto alle nostre proposte di partenza e chiediamo che la Destra dica se vuole accelerare o no". E incalza il Pdl: "I tempi sono stretti, ma ci sono assolutamente le condizioni per stringere già nei prossimi giorni solo che si voglia: su questo punto la Destra non ha le idee chiare". Poi sul voto anticipato: "La discussione sulle elezioni anticipate è fatta di tutte chiacchiere che creano solo confusione, se vogliamo fare qualcosa di positivo per poter prendere come Paese le nostre decisioni, dobbiamo accelerare sulla legge elettorale".

Il leader del Pd ha anche aggiunto che chi porta i soldi all'estero è "un poco di buono, vigliacco e traditore del tuo Paese", criticando così l'atteggiamento di chi, per non pagare le tasse, fa traslocare la propria fortuna su conti stranieri. "Se non paghi le tasse, solo per buona educazione ti mando l'ambulanza a casa". Ma sull'ipotesi del voto anticipato, una parte del Pd non chiude. Anzi.  "Noi con il porcellum non andiamo a votare - ha detto la presidente, Rosy Bindi - se però riusciremo a cambiare la legge elettorale, allora dobbiamo domandarci se è giusto aspettare sei mesi oppure anticipare il cambiamento".

Le critiche di Lega e Italia dei Valori.
Chi invoca elezioni subito, dopo la pausa estiva, è Roberto Maroni. Per il segretario della Lega Nord, "oggi c'è la dichiarazione di morte del governo Monti, fatta dai mercati". Ancora: "il governo dei professori ha fallito e la parola deve tornare al popolo sovrano". E Antonio Di Pietro critica lo stallo delle forze politiche sulla nuova legge elettorale. Su Facebook, il leader dell'Idv scrive: "La riforma elettorale a cui stanno pensando non serve a restituire agli elettori il diritto di scegliere i loro rappresentanti. Se l’obiettivo fosse davvero quello, la riforma già l’avrebbero fatta da un pezzo dal momento che per ripristinare le preferenze non ci vuole niente". La verità, per Di Pietro, "è che vogliono una legge che permetta ai partiti di avere le mani libere e di fare, dopo le elezioni, quelle alleanze che prima delle elezioni non oserebbero mai confessare ai loro elettori". (fonte: repubblica.it)