Genova -  (Adnkronos) - Protesta degli operai di Fincantieri contro il nuovo piano industriale che prevede la chiusura degli stabilimenti di Sestri Levante e Castellammare di Stabia. A Genova, disordini e scontri si sono verificati tra forze di polizia e dimostranti davanti alla prefettura a conclusione del corteo di protesta.

Due i manifestanti sono rimasti contusi. La situazione è comunque tornata tranquilla in poco tempo in via Roma e in largo Lanfranco, mentre una delegazione sindacale è stata ricevuta dal prefetto Francesco Musolino e ha chiesto un incontro con il presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. I lavoratori dello stabilimento di Sestri Ponente sono scesi in piazza questa mattina. Circa 700 dipendenti del gruppo sono partiti dal cantiere diretti verso la Prefettura del capoluogo ligure con l'obiettivo di chiedere un incontro al governo. Dal corteo, giunto intorno alle 11 in via Roma, si è staccato un gruppo di dimostranti che ha cercato di sfondare il cordone protettivo della polizia e di entrare nell'edificio, lanciando petardi fumogeni e oggetti vari ed è stato respinto. Gli operai dello stabilimento di Riva Trigoso (dove è previsto un ridimensionamento) ha invece bloccato l'ingresso dell'autostrada A 12 di Sestri Levante. I lavoratori si erano radunati in piazza della Repubblica e si sono poi diretti al casello autostradale. Uomini e mezzi delle forze di polizia sono schierati davanti al casello, i dimostranti bloccano la strada di fronte. La situazione è comunque tranquilla. A Castellammare di Stabia un gruppo di operai ha bloccato per qualche ora, in entrambe le direzioni, la strada Statale sorrentina al km 12,000, in località Pozzano, tra i comuni di Castellammare di Stabia e Vico Equense. Dopo che ieri sera in 200 hanno occupato il palazzo del Municipio della città. Gli operai sono entrati in Palazzo Farnese intorno alle 20.30 e hanno trascorso lì la notte. Al momento di entrare nella struttura, sono cadute suppellettili e si sono rotti alcuni vetri. Il sindaco di Castellammare Luigi Bobbio, trattenuto fino a tarda ora all'interno di Palazzo Farnese, ha ribadito il suo impegno a sollecitare il presidente della Regine Campania Stefano Caldoro sulla questione. "Fincantieri - ha detto il segretario generale della Uilm di Genova, Antonio Apa - deve fare un passo indietro perché è inaccettabile una operazione, come quella che ci è stata presentata ieri dall'azienda, che prevede un drastico ridimensionamento di una eccellenza industriale nel mondo quale è la cantieristica italiana". "Noi ci rendiamo bene conto della crisi internazionale in cui versa il settore - sottolinea Apa - e siamo disposti a dare il nostro contributo in termini di recupero di efficienza e competitività ma questo può avvenire a condizione che vi sia una prospettiva di rilancio del gruppo e non di ridimensionamento. Genova non può più pagare prezzi così alti". Il sindacalista ricorda come, nello scorso settembre, fosse stato bloccato il piano che prevedeva oltre 2.500 esuberi e la chiusura di due cantieri. "Purtroppo - dice ancora Apa - la situazione da allora è precipitata e ci è stato riproposto quel piano di tagli. A questo punto, vista la gravità della situazione, è necessario un intervento del governo e già, in queste ore, i lavoratori di Sestri vogliono avere risposte chiare".