Nel corso della prima giornata della sua visita ufficiale in Italia, il Presidente della Repubblica del Brasile, Luis Inacio Lula da Silva, si è recato al Palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati. A riceverlo il Presidente della Camera, Gianfranco Fini,

 e il parlamentare italiano eletto all’estero nella Ripartizione America Meridionale Fabio Porta. Il Presidente Lula era accompagnato dal Ministro degli Esteri del Brasile, Celso Amorim; presenti anche l’Ambasciatore d’Italia in Brasile e del Brasile in Italia. Nel corso del lungo e informale colloquio, Lula e Fini hanno discusso sulla grave crisi finanziaria mondiale e sul ruolo degli Stati e dei loro Parlamenti per rispondere alle nuove sfide della globalizzazione mondiale. Il Presidente brasiliano ha evidenziato gli ottimi rapporti sempre avuti dal Brasile con l’Italia, anche in ragione della grande presenza italiana nel Paese sudamericano. “Il trenta per cento dei nostri parlamentari sono di origine italiana, ed io stesso sono sposato con una cittadina italo-brasiliana” ha chiosato Lula concludendo il suo discorso. Il Presidente Lula ha anche fatto riferimento alle leggi sull’immigrazione in Europa, invitando i governanti e i parlamenti di questi Paesi a ricordarsi sempre dei milioni di emigrati europei sparsi in tutto il mondo. Presente all’incontro il deputato brasiliano Ricardo Barros, Presidente dell’Associazione parlamentare italo-brasiliana, che insieme all’On. Fabio Porta ha sottolineato l’importanza di procedere rapidamente all’installazione della cosiddetta ‘task force’ presso i Consolati in grado di eliminare in breve tempo l’enorme arretrato di domande di cittadinanza italiana giacenti in Brasile.

 LE “GAFFE” DI BERLUSCONI COLPISCONO ANCHE LA VISITA DEL PRESIDENTE LULA IN ITALIA

 Una dichiarazione dell’On. Fabio Porta (PD) “Se si eccettuano le gaffe di Berlusconi, la visita di Lula in Italia è stata un grande successo”. A dichiararlo è l’On. Fabio Porta (PD), unico parlamentare italiano residente in Brasile. “A ricevere il Presidente di una delle maggiori economie mondiali e del Paese che ospita il numero più grande di italo-discendenti al mondo non è stato il Ministro egli Esteri (come è prassi in questi casi) ma un esponente minore del governo, l’On. Mara Carfagna.” Secondo il deputato del Partito Democratico, questa è stata solo la prima di una serie di cadute di stile, che hanno caratterizzato l’accoglienza riservata da Berlusconi e dal suo governo al Presidente della Repubblica brasiliano. La seconda ‘gaffe’ – secondo il parlamentare del PD - è stata quella di invitare i giocatori brasiliani che giocano nel Milan (squadra di proprietà del Presidente Berlusconi) al ricevimento ed alla successiva conferenza stampa organizzata a Villa Madama. Secondo l’On. Porta in questo modo “Berlusconi ha confermato e rafforzato l’idea stereotipata e riduttiva che tanti italiani hanno del Brasile, visto solo come il Paese del calcio, delle belle spiagge e del carnevale…”. Inoltre, aggiunge il deputato eletto in Sudamerica “invitando solo i giocatori del Milan Berlusconi si è comportato da padrone di una squadra di calcio e non da Capo di Stato, mortificando – tra l’altro – i tanti altri giocatori brasiliani che militano nel massimo campionato italiano, a cominciare da quelli della Roma (la squadra italiana che conta il maggior numero di brasiliani)”. Indicare infine nel mese di febbraio la data ideale per la sua visita in Brasile, secondo il parlamentare italano, “è anzitutto indice di una poca conoscenza del Brasile (sarebbe come se Lula decidesse di venire in Italia ad agosto…): dopo aver avvalorato la tesi del ‘Brasile terra del calcio’ finirebbe di rafforzare quella del ‘Brasile terra del carnevale’”. “Chi come me vive da tanti anni in Brasile – ha aggiunto l’On. Porta – sa bene come sia forte tra italiani, italo-brasiliani e brasiliani che vivono in quel Paese la volontà di presentare il Paese sudamericano fuori da pregiudizi e stereotipi che tanti danni di immagine hanno fatto negli ultimi anni; è spiacevole assistere a simili episodi orchestrati proprio dal Primo Ministro italiano, che dovrebbe distinguersi per aiutare l’Italia e i suoi Partner internazionali ad essere conosciuti e valorizzati per le proprie caratteristiche intrinseche e per le grandi potenzialità sociali, economiche e culturali e non grazie ad immagini limitate e distorte”. “Fortunatamente il Presidente della Repubblica Napolitano e il Presidente della Camera Fini, allo stesso modo dei sindacati italiani e della Confindustria – conclude il deputato - hanno degnamente e adeguatamente rappresentato l’Italia, ricevendo il Presidente Luis Inacio Lula da Silva con tutta l’attenzione e la sensibilità che il Brasile meritavano.