(Antonina Cascio)La sicurezza è fondamentale nella vita degli uomini e nella vita delle società. Basta ricordare la tregua che si è riusciti ad avere nel Caucaso, il respiro di sollievo come conseguenza, e si capirà ancora meglio questa verità. Da quando l’uomo abitava nelle caverne, la sicurezza è stato sempre il suo obiettivo di fondo. Di sicuro un obbiettivo primordiale e difficile di risolvere. Perché ai nostri tempi, si è fatta così forte la paura e l’insicurezza, tanto di fare vincere elezioni, perdere il sonno e chiamare eserciti a pattugliare le città? Vediamo quale è stato dal primo giorno il problema, che potrebbe trovare origine nella difesa della proprietà. Ma la proprietà di che cosa? In primo luogo, del cibo e di unl tetto, appresso, del vestito e della compagnia, cioè una donna, la famiglia. Queste, somigliano tanto alle priorità degli immigranti e degli emigranti. Sono le priorità dell’essere umano, dell’uomo, della razza umana. Perciò, lo diciamo un’altra volta, da quando l’uomo esiste, esiste l’insicurezza, ed il bisogno di sicurezza. In quei tempi lontani, l’uomo cercava un posto dove abitare, portava con se la compagna, che se rimaneva a “casa” a sorvegliare la dispensa, correva il rischio di essere derubata di tutto lei compresa. Se andava dietro al suo uomo a cercare il cibo, c’era il rischio che ritornando trovasse la “casa” occupata da altri con la conseguente perdita di tutto quello che c’era dentro, cibo e vestiti compresi. Da allora, si cerca un equilibrio sempre più delicato che poteva significare il non avere tanto in modo da non essere invidiati, oppure nascondere la vera quantità delle ricchezze, o, meglio, si cercava di dividere col resto del gruppo, parte di quello che si cacciava e si trovava, stabilendo una riserva comune, una ricchezza comune, che evitasse la fame ed il freddo ai più deboli ed ai meno fortunati, vedi gli Inca. Andando avanti l’umanità, arrivati i tempi moderni, ci troviamo nel presente storico che abbiamo la fortuna ( o sfortuna, dipende dalla visione positivista o no) di condividere le situazioni attuali con politici di medio pelo, incapaci di ottenere una vittoria per merito proprio, ma che hanno la scaltrezza di sfruttare una situazione che ha caratteristiche globali: l’insicurezza che dappertutto assilla il pensiero dei genitori per i figli, dei figli per gli anziani. Un assilla che diventa una sorta di cavallo di battaglia delle campagne elettorali in quasi tutti i paesi del mondo. Ma perchè questo pensiero, questa preoccupazione è arrivata al punto non più di paura e di preoccupazione, ma di panico? E come è diventata una risorsa così forte per i politici? Forte ma pericolosa, perchè così come li porta a galla li può fare sprofondare nel buco più oscuro della sconfitta. Perché, questa insicurezza, questa paura, questa situazione di panico, non è possibile vincerle con frasi rimbombanti né con eserciti che pattugliano le strade, né con risorse belliche. Chissà che non sia arrivata l’ora di premunirsi contro l’odio e l’invidia, come nei primi tempi, offrendo giustizia, democrazia, uguali opportunità di lavoro e di vita per tutti. Almeno provare a tenere un poco meno piene alcune dispense e fare affluire qualcosa in più in quelle quasi vuote. Antonina Cascio.