EUROPA A DUE VELOCITA':"BUONA NOTIZIA. L'ITALIA DEVE GIOCARE RUOLO DA PROTAGONISTA..DOBBIAMO STARE NEL CONVOGLIO PIU' VELOCE"
"Che Angela Merkel rilanci l’Europa a diverse velocità è un fatto importante, una mossa utile e coraggiosa. La buona notizia è che la proposta venga dalla Germania, il Paese fin qui più immobilista, quello che non voleva toccare nulla e ora invece si muove per la prima volta in una logica di discontinuità. Berlino sembra capire che la mera difesa dell’esistente porta alla distruzione di tutto. La Brexit e Donald Trump costituiscono una doppia minaccia esterna esistenziale e l’Europa deve cambiare passo e direzione". Risponde così l'ex Premier Enrico Letta al giornalista de La Stampa da Parigi, dove dal 2015, dopo le dimissioni dal Parlamento, dirige la Scuola di Affari Internazionali a Sciences Po. "L’idea di un’Europa à la carte è una sua vecchia conoscenza: l’ex premier ne parlò per la prima volta nel 1996, in un libro profetico: Passaggio a Nord-Est, l’Europa tra geometrie variabili, cerchi concentrici e velocità differenziate. Vent’anni dopo, diventato nel frattempo presidente dell’Istituto Jacques Delors, Letta non ha cambiato idea e il tema torna insieme ad altri nel suo nuovo lavoro, che il Mulino pubblicherà a fine marzo con il titolo Contro venti e maree: idee sull’Europa e sull’Italia. Il rilancio della cancelliera Merkel può dare nuovo significato al vertice europeo del 25 marzo a Roma, per il sessantesimo anniversario dei Trattati? "Sicuramente. Il vertice rischiava di diventare solo una cerimonia celebrativa. Questo passo può invece farlo diventare importante quanto lo fu quello del 1957, che non si svolse a Roma per caso ma perché c’era bisogno di uscire dal semplice asse franco-tedesco, dopo la bocciatura della Comunità europea di Difesa. I veri protagonisti dei Trattati di Roma furono infatti il Benelux e l’Italia. È un marchio di fabbrica fondamentale anche per il nostro ruolo odierno: l’Italia è il cuore dell’Europa e il 25 marzo può essere un appuntamento di svolta". Quale deve essere il ruolo dell’Italia? "Deve giocare da protagonista come allora. È una nuova sfida perché dobbiamo stare nel convoglio più veloce, meritarci il ruolo di locomotiva insieme ai Paesi fondatori"....Così risponde Enrico Letta al giornalista Paolo Valentino de La stampa.(06/02/2017-ITL/ITNET)