"Nel 66° anniversario della nascita dello Statuto siciliano presentiamo lo schema di norme di attuazione dell'articolo 23, che prevede espressamente che gli organi giurisdizionali centrali debbano avere in Sicilia le rispettive sezioni per gli affari che concernono la Regione per l'ultimo organo che ancora attende l'attuazione delle Sezioni regionali della Corte di Cassazione.

Il consenso registrato sulla proposta testimonia l'attualita' e la necessita' di avere in Sicilia una sede della Corte di Cassazione. Per questo motivo abbiamo formalizzato questa richiesta allo Stato, per il tramite della Commissione paritetica, che non comporta oneri aggiuntivi per la Sicilia e servira' per ridurre i costi di accesso alla giustizia che i siciliani devono sopportare per far valere le proprie ragioni alla Corte di Roma". Lo ha detto l'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao, al convegno di villa Malfitano "Per la Corte di Cassazione in Sicilia". "L'istituzione delle sezioni della Cassazione in Sicilia - ha chiarito Armao - non puo' essere liquidata come mero rivendicazionismo o semplice nostalgia della Cassazione a Palermo che ha operato sino al 1923, ma va ricondotta alla richiesta di integrale attuazione dello Statuto che il Governo regionale sta portando avanti ed in ogni sede. "La Regione siciliana - ha aggiunto Giovanni Carapezza Figlia, Segretario generale della Regione - in forza della legge 6 del 2005 contribuisce gia' al funzionamento della giustizia con quasi 9 milioni di euro, che potranno essere utilizzati anche per le Sezioni della Cassazione in Sicilia". Il Testo e' stato illustrato e condiviso dai relatori dell'Ateneo palermitano Salvatore Raimondi, Girolamo Monteleone e Antonio Scaglione. Anche Francesco Greco, presidente dell'ordine degli avvocati di Palermo, e Francesco Marullo di Condojanni, presidente Unione degli ordini forensi della Sicilia, hanno espresso il sostegno all'iniziativa dell'intera avvocatura siciliana. Il documento presentato dalla Regione alla Commissione paritetica e' stato redatto su incarico della Presidenza della Regione, con la collaborazione del Girolamo Monteleone, dell'Universita' di Palermo e ha gia' ottenuto il parere dell'Ufficio legislativo e legale e l'apprezzamento della Giunta di governo. Il testo prevede l'istituzione in Sicilia delle due sezioni staccate della Corte di Cassazione, una per gli affari civili e una per gli affari penali, con la denominazione di "Cassazione regionale della Sicilia" con sede a Palermo. E' previsto un Presidente della sezione della Corte di Cassazione, cui sono assegnati due Presidenti di sezione, con l'incarico di presiedere la sezione civile e penale. E' prevista anche una Procura generale, quale organo decentrato della Procura presso la Cassazione centrale, retta da un Avvocato Generale, e alla quale sono assegnati almeno dieci sostituti procuratori. La Cassazione regionale della Sicilia giudica sui ricorsi proposti avverso le sentenze e/o i provvedimenti definitivi emessi dai giudici (ordinari o speciali) che hanno sede nel territorio della regione. La Regione provvedera' ad assegnare al servizio della Cassazione regionale il 50% del personale previsto della dotazione organica attingendolo dal proprio ruolo. Nel corso del convegno, Armao ha anche comunicato l'avvio dell'appalto per la ristrutturazione di Villa Belmonte, nuova sede gia' assegnata al Consiglio di giustizia amministrativa per la Sicilia, che sara' pronta entro un anno e mezzo e l'acquisizione al patrimonio della Regione siciliana del Palazzo delle Finanze di Palermo, per il quale si e' gia' raggiunta l'intesa col Governo nazionale per il trasferimento alla Regione e la conseguente assegnazione alle sezioni giurisdizionali, alle Procure ed alle sezioni di controllo della Corte dei conti. (fi/sl)