L’onorevole Lillo Speziale, deputato regionale del Pd, ed attuale presidente della Commissione Regionale Antimafia, doveva essere ucciso. Ad attentare alla sua vita, doveva pensarci, alla fine degli anni 90, il clan mafioso di Cosa Nostra. Lo ha riferito, durante il processo sul tentativo di estorsione ai danni dell’ingegnere Fabrizio Lisciandra, il collaboratore di giustizia Carmelo Massimo Billzzi.

“Una sera – ha riferito ai giudici Billizzi - mi appostati davanti alla villa di Speziale dove doveva svolgersi una festa alla quale avrebbe dovuto partecipare lo stesso deputato. Dovevo sparargli, ma la festa non si svolse e l’agguato fallì”. Il progettato fatto di sangue era stato deciso – racconta lo stesso pentito – perché Speziale non appoggiò la nomina ad assessore di Roberto Alabiso. In quel periodo – dice ancora Billizzi – la famiglia mafiosa aveva deciso di appoggiare il sindaco Franco Gallo e lo stesso Roberto Alabiso. Chi prendeva più voti sarebbe stato nominato assessore – ha aggiunto l’altro collaboratore di giustizia Crocifisso Smorta – e Speziale si oppose a quell’assessorato. Per intimidirlo, gli bruciammo la macchina”. A distanza di anni, venuto a conoscenza che la mafia voleva eliminarlo, il deputato Speziale si dice turbato, rimarcando il fatto che lo stesso non aveva voce in capitolo per la nomina ad assessore di Alabiso, considerato che non era sindaco ma ricopriva il ruolo di deputato regionale. Il progetto di morte che la mafia gelese aveva riservato all’onorevole speziale nel 1998 e’ la dimostrazione che l’obbiettivo prioritario per il nostro deputato e’ stato sempre l’affermazione della trasparenza, dell’etica e della legalita’ a tutti i costi. L’onorevole speziale si e’ opposto con coraggio alla mafia, ed a chi voleva raggiungere il controllo del territorio, infiltrandosi nelle istituzioni, alle speculazioni di affaristi senza scrupoli ed ai comitati d’affari. Lo scrivono in una nota, il segretario cittadino del Pd, Carlo Romano; il segretario provinciale Giuseppe Gallè; il capogruppo consiliare Giuseppe Arancio e l’intero gruppo consiliare dello stesso partito. Chiediamo all’onorevole Speziale – si legge nella nota di solidarietà - di continuare il lavoro fin qui svolto con lo stesso impegno e con la stessa forza, per il mantenimento della legalita’ ed il rispetto dei diritti dei cittadini di questo territorio. E solidarietà all’onorevole Speziale viene manifestata anche dai consiglieri comunali Giuseppe Morselli, Vincenzo Cirignotta e Guido Siragusa per quanto emerso dalle rivelazioni di alcuni pentiti in sede processuale sul vile progetto di attentato alla sua persona, da sempre impegnata contro ogni forma illegalità e criminalità. Siamo certi che le rivelazioni – sostengono i consiglieri comunali - contribuiranno ad intensificare l’azione politica della Commissione Antimafia e del suo Presidente.La Giunta Municipale esprime solidarietà all’On. Lillo Speziale, attuale Presidente della Commissione Regionale Antimafia, all’indomani delle dichiarazioni di due pentiti che hanno rivelato l’esistenza di un progetto per attentare alla sua vita. “All’On. Speziale va tutta la nostra solidarietà umana e politica – ha dichiarato il primo cittadino Angelo Fasulo - siamo più che certi che notizie di questo genere, sebbene gravissime, non lo distoglieranno dall’intenso lavoro che quotidianamente porta avanti in qualità di Presidente della Commissione Regionale Antimafia”. Il consigliere del Pdl, Gaetano Trainito esprime la propria solidarieta’ all’on. Speziale per la notizia di un attentato nei suoi confronti da parte della mafia, poi fallito per fortuite circostanze. Ho incontrato stamattina l’On. Speziale e l’ho trovato provato per la notizia, ma nello stesso determinato nella sua azione contro la mafia e la criminalita’. Nello stesso tempo voglio fare un appello ai cittadini di aver fiducia nelle istituzioni. E’ l’arma di cui dobbiamo servirci per sconfiggere definitivamente gli atteggiamenti criminali. Alla luce dei risultati acquisiti bisogna continuare a percorrere questa strada.Scontata ed anche per questo non piu' sufficiente se non la colleghiamo alla memoria collettiva la solidarieta' ad un uomo delle istituzioni che dopo 14 anni scopre, insieme all'intera citta', chi e perche' ha voluto bruciare l'auto e nel contempo tentato di ucciderlo. Lo penso e lo scrivo - sottolinea Ignazio Giudice, segretario regionale della Fillea Cgil - perche' vi e' un decennio, e forse piu', pezzi della vita politica e probabilmente amministrativa della citta' di Gela e' stata sospesa perche' distratta da altri Poteri, a questo punto lo possiamo ridire, da poteri illegali. E' bene ricordarlo, per evitare di leggere la storia a uso e consumo soggettivo, che la Cgil diretta dal compagno Emanule Scicolone, proprio agli inizi del 2000 denuncio' il clima peasante che la citta' stava attraversando e gia' allora la Cgil parlo' di democrazia sospesa ed invito' partiti e amministratori a riflettere. Allora, agli inizi del 2000 - continua Giudice - l'on.Speziale assunse una posizione politica chiara e netta, oggi scopriamo quali interessi c'erano dietro la politica.Fortunatamente le denunce portano sempre una data ed anche questo e' bene ricordarlo. Il sindacato non puo' che augurarsi che la classe dirigente della citta' sia unita nel vivere la legalita' quale valore per contagiare e far vivere concretamente alle nuove generazioni attraverso esempi sociali improntati alla coerenza. All’on. Speziale va la solidarietà del PdL nisseno in questo momento difficile che, seppur a 14 anni di distanza dal progetto criminoso, ai danni di chi si spende per il territorio mantiene il suo impegno con la stessa costanza”. Si pronunzia in questi termini il deputato all’Assemblea regionale siciliana, on. Raimondo Torregrossa, dopo avere appreso la notizia delle dichiarazioni dei pentiti al processo ‘Leonina societas’ che hanno raccontato di un attentato già ordito nei confronti del deputato del Partito democratico. “La presenza sul territorio – continua Torregrossa – del deputato Speziale è stata sempre più forte, da quegli anni bui: ne è la prova l’incarico alla presidenza della commissione regionale antimafia che, gli auguriamo possa proseguire con la perseveranza e la competenza già dimostrata nel tempo, a riprova che i tentativi della criminalità organizzata di destituire il potere, a nulla valgono quando si lavora nella trasparenza e nella dirittura morale”. "Quanto rivelato dai due collaboratori di giustizia, Crocifisso Smorta e Carmelo Billizzi, circa l'intenzione del clan mafioso Emmanuello di uccidere il deputato regionale del Pd Calogero Speziale, attuale presidente della commissione Antimafia dell'Assemblea siciliana, è inquietante. Piena e sincera solidarietà all'esponente del partito democratico". Lo afferma, in una nota, il parlamentare nazionale di Grande Sud, PIppo Fallica, segretario regionale del movimento arancione in Sicilia. "Ancora una volta Cosa nostra - aggiunge Fallica - individua in un rappresentante delle Istituzioni il bersaglio da eliminare ma conoscendo la tempra dell'onorevole Speziale siamo certi che questo preoccupante risvolto processuale non influenzerà in alcun modo l'azione di contrasto alla criminalità organizzata che con coraggio e determinazione porta avanti da sempre".“Esprimo la mia solidarietà a Lillo Speziale. La notizia che il clan Emmanuello aveva organizzato un agguato mafioso ai suoi danni testimonia la prepotenza e la pericolosità delle cosche locali, che pur di perseguire i propri interessi tentano di eliminare chi nel territorio si oppone alle infiltrazioni e ai condizionamenti mafiosi. Sono sicuro che Speziale continuerà con maggiore dedizione il suo impegno nel territorio e alla guida della Commissione antimafia regionale”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione nazionale antimafia.“Esprimiamo solidarietà a Lillo Speziale, deputato PD e presidente regionale della Commissione Antimafia Siciliana per il disegno che le organizzazioni mafiose avevano organizzato contro la sua vita”. Con queste parole, Lino Busà presidente nazionale Sos Impresa, interviene per esprimere la propria vicinanza e quella di tutta l’associazione. "Conosco Lillo Speziale da tempo e ne apprezzo le doti umane e politiche. Quanto dichiarato da due collaboratori di giustizia su un presunto piano volto ad ucciderlo dispiacciono e rattristano. Desidero non solo esprimergli solidarieta' ma rassicurarlo sul sostegno che tutto il governo regionale intende continuare a dargli nell'impegno antimafia che ha sempre portato avanti con coraggio, dedizione e determinazione". Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, anche a nome della Giunta di Governo.