E' stato consegnato oggi al Parlamento europeo il documento finale elaborato al termine del Forum "Uniti dal Mediterraneo", che si e' svolto a Palermo lo scorso 14 maggio. Il documento elenca le proposte dei rappresentanti dei popoli mediterranei per il rilancio della politica di integrazione e sviluppo dell'Area. Il direttore dei rapporti extraregionali della regione Siciliana, Francesco Attaguille,

che coordina la Commissione politiche comunitarie della Conferenza delle Regioni italiane, ha consegnato oggi il documento a Danuta Hübner, gia' Commissaria europea per le politiche regionali (in quella veste visito' la Sicilia nel 2007) ed ora Presidente della commissione politiche regionali del Parlamento europeo. L'incontro e' avvenuto a Bruxelles nello studio del Vicepresidente vicario del Parlamento europeo On. Gianni Pittella. La politica euromediterranea si e' limitata finora - secondo la "Dichiarazione di Palermo" - ai rapporti intergovernativi e bilaterali, senza coinvolgere i soggetti locali rappresentativi delle popolazioni interessate. Cio' ha rallentato il processo di democratizzazione nella sponda Sud, alimentando dittature che ora sono state travolte dalla presa di coscienza popolare, che va assistita e accompagnata verso uno sviluppo armonico e condiviso dell'intera area. "Per ottenere questo risultato - ha sostenuto Attaguile - occorre dotare di risorse significative i Programmi comunitari destinati al Mediterraneo, quelli per la Cooperazione territoriale transfrontaliera e quelli della politica di prossimita', anche per non deludere le attese dei giovani della sponda Sud, sempre piu' attratti dal fascino politico del presidente degli Stati Uniti Barak Obama (che ha proposto peraltro al G8 un Piano Marshall per quei Paesi) e dai capitali cinesi riversati su quei territori". "In questa ottica- ha detto Attaguile, nella sua presentazione - e' necessario creare una fitta rete di partenariati diffusi fra le societa' civili, che rendano irreversibili i processi di sviluppo e di democratizzazione". A questo scopo e' stato sollecitato il trasferimento delle risorse non utilizzate dalla Spagna nei programmi col Marocco, per incrementare sia il Programma Italia-Tunisia - affidato dall'U.E. alla Sicilia come Autorita' di gestione (circa 85 milioni, per fare del partenariato Sicilia-Tunisia il modello per tutto il mediterraneo), che il Programma multilaterale ENPI-MED che non ha risorse sufficienti a finanziare il grande numero di progetti transnazionali gia' approvati, fra cui moltissimi con partners siciliani. E' stata infine annunciata l'istituzione a Lampedusa dell'Osservatorio delle migrazioni mediterranee, viste come risorse e non come un pericolo per l'Europa. Danuta Hübner ha concordato con l'impostazione data dal Forum di Palermo al rilancio "dal basso" di una politica euromediterranea, fondata sul partenariato transfrontaliero diffuso fra i soggetti locali della societa' civile. E ha auspicato una possibile alleanza strategica - in questa direzione - con le Regioni poste sulla frontiera Est dell'Europa, come gia' aveva proposto Lech Walesa, Nobel per la pace premiato al Forum di Palermo. Ha altresi' indicato nella "Macroregione Baltica" un esempio da seguire per dotare anche l'Area mediterranea di una strategia comune condivisa. Il Vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, che aveva aperto il Forum di Palermo insieme al Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, ha confermato la sua attiva vigilanza e le iniziative parlamentari necessarie a realizzare la svolta chiesta da Regioni e popolazioni mediterranee nella politica europea verso l'importante e critica frontiera meridionale. Al termine dell'incontro e' stato fissato un nuovo appuntamento in Sicilia, in occasione della Conferenza dei giovani del Mediterraneo, che il Presidente Lombardo ha annunciato per il prossimo mese di novembre. (ga/ss)