Un protocollo d'intesa contro le discriminazioni. L'accordo, tra la Regione Siciliana e il dipartimento per le Pari opportunita' della presidenza del Consiglio dei Ministri, e' stato firmato oggi dall'assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza, da Massimiliano Monnanni, direttore generale dell'Unar (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali),

e dal dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali, Letizia Di Liberti. Il protocollo prevede la creazione di un centro regionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni che avra' anche il compito di monitoraggio e di assistenza alle vittime e di creare la rete regionale in collaborazione con le istituzioni, le associazioni e le organizzazioni gia' impegnate nel settore. "La Sicilia - ha detto l'assessore Leanza - e' la prima regione del centro sud ad aderire al progetto. Attraverso il protocollo con l'Unar - ha continuato Leanza - verra' creato un database per gestire i casi di discriminazione e per dare risposta alle segnalazioni sul territorio regionale. Individueremo le professionalita' da formare e da impegnare per la prevenzione e l'assistenza, e istituiremo un forum che, grazie ad una migliore conoscenza del fenomeno, possa proporre efficaci iniziative, anche normative, per scongiurare ogni forma di sopruso e violenza. La Sicilia e' da sempre terra di cultura e tolleranza e stiamo lavorando concretamente per garantire pari opportunita' a tutti i cittadini e per tutelare la dignita' delle persone. E non e' un caso che, nella legge sul riordino dei servizi socio-assistenziali che presenteremo tra breve, ci sara' una parte dedicata proprio alla lotta e alle azioni da sviluppare per combattere qualsiasi discriminazione". La Sicilia partecipera' anche alle iniziative di sensibilizzazione sui temi anti-discriminazione, in particolare quelli rivolti al mondo giovanile, delle scuole e dello sport. "Il protocollo rappresenta un momento di svolta - ha detto il dirigente generale del dipartimento regionale delle Politiche sociali, Letizia Di Liberti - perche' la Sicilia si e' assunta la responsabilita' di fronte ai cittadini di essere in prima fila contro tutte le discriminazioni. Adesso avvieremo incontri con le associazioni, con il mondo del volontariato e con le prefetture affinche' questo protocollo si trasformi in uno strumento concreto. E soprattutto faremo in modo di fare conoscere questi problemi partecipando a manifestazioni, come la settimana contro il razzismo o quella violenza nelle scuole, per diffondere un messaggio positivo e di uguaglianza". Il protocollo, che ha la durata di tre anni, utilizzera' le risorse del Fondo sociale europeo. "Abbiamo trovato la disponibilita' immediata della Sicilia - ha spiegato Massimiliano Monnanni, direttore generale dell'ufficio nazionale per le discriminazioni razziali del dipartimento per le Pari opportunita' della Presidenza del Consiglio - e in appena un mese siamo riusciti ad attivare questo protocollo che ha un'importanza fondamentale. La Regione, ma anche le province, i vari enti locali e le organizzazioni no profit, devono collaborare per realizzare sul territorio gli sportelli informativi e di ascolto che sono fondamentali per aiutare e sostenere chi subisce discriminazioni". (fg/sts)