Realizzare progetti pilota e consolidare le buone prassi negli interventi a favore di persone in condizioni di svantaggio sociale. E’ l’obiettivo al quale sta lavorando l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, nell’ambito dei finanziamenti del Fondo sociale europeo 2007/2013.

Allo studio ci sono due bandi, che metteranno a disposizione oltre 40 milioni di euro. Destinatari sono i Comuni capoluogo dell’Isola e l’amministrazione penitenziaria regionale. L’assessore ha già incontrato, nei giorni scorsi, il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Sicilia, Orazio Faramo e i 9 rappresentanti delle amministrazioni comunali, per condividere i contenuti dei bandi che a breve saranno varati. “Intendiamo avviare - spiega l’assessore Chinnici - un'azione di carattere innovativo finalizzata alla promozione di progetti pilota e improntata al coinvolgimento diretto degli enti locali, da un lato, e dell’amministrazione penitenziaria, dall’altro. Vogliamo promuovere percorsi di inclusione sociale attraverso attività di formazione, orientamento e work-experience in favore sia dei detenuti, sia di altri soggetti appartenenti alle diverse aree del disagio sociale (immigrazione, disagio giovanile, disabilità, parità di genere e dipendenze)”. Le proposte progettuali presentate dai Comuni capoluogo di provincia dovranno riferirsi al territorio del Distretto socio-sanitario di cui gli stessi sono capofila e potranno prevedere interventi integrati anche nei territori degli altri distretti della provincia. Verrà attribuita priorità in favore di quei progetti che prevedano interventi integrati nell’ambito di due o più distretti (appartenenti alla stessa provincia). L’obiettivo dei due bandi è sviluppare percorsi di integrazione e migliorare il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro. In particolare si vuole rafforzare l’integrazione sociale e contrastare i fenomeni di povertà attraverso una maggiore partecipazione dei soggetti svantaggiati e marginali alle opportunità occupazionali e formative. (Fabio De Pasquale)