e presidente dell’associazione Aremedd, ha aperto i lavori del forum, auspicando che “il processo di riavvicinamento nelle diverse attività economiche si realizzi quanto prima affinché il mar Mediterraneo non sia più un mare che separi ma un grande lago che uniscaâ€. L’assessore regionale alla Pesca, Roberto Di Mauro, è intervenuto affermando: “Se scompare la pesca in questo mare scompariranno interi sistemi socioeconomici. E’ necessaria una politica produttiva ed ecosostenibileâ€. “L’esempio più vicino è proprio Mazara del Vallo, nel trapanese, dove, nel settore peschereccio, è impegnato un numero altissimo di operatori tunisini. Questo ovviamente ci avvicina ancora di più ad azioni di partenariato con quest'area di territorioâ€. “Il processo di cooperazione euromediterranea - ha precisato Di Mauro - è un percorso tout cort. Nel rispetto dei popoli e della qualità della vita dovrà prevedere anche il trasferimento di know how e formazione perché solo attraverso la sinergia infrasettoriale e transnazionale ci potrà essere vera crescita civile e culturale. “La possibilità di far sviluppare un’area commerciale comune di libero scambio nell’area mediterranea la Sicilia l'ha già individuata nel modello distrettuale che, coinvolgendo tutti i paesi rivieraschi, potrà essere esteso a tutti i settori produttivi. Partire sì dalla pesca, ma per arrivare perfino alla sanità â€. Il coordinatore del forum, Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto produttivo della Pesca (Cosvap), ringraziando Di Mauro per il suo forte impegno nella rivitalizzazione del settore, ha preannunziato che, dopo un’ultima tappa Al Cairo, il 'Forum per il Mediterraneo' si concluderà il 20 maggio 2009, in occasione della ‘Giornata europea del mare'. “Quel giorno, - ha detto- alla presenza del commissario europeo Joe Borg, stipuleremo la “Carta della cooperazione ittica per il Mediterraneo, che rappresenterà il volano per le attività economiche e la tutela delle risorse itticheâ€. Il direttore generale del dipartimento alla pesca, Maurizio Agnese, ha detto invece che “la Sicilia dovrà essere una guida per le regioni del Mediterraneo. Considerata la ricchezza della pescosità senz'altro superiore a quella del nostro mare, dovrà attivarsi presto nella creazione di società con gli imprenditori locali, soprattutto nel settore della trasformazioneâ€. Hanno partecipato al Forum, anche, l'ambasciatore italiano a Tunisi, Antonio D'Andria, il direttore generale delle Camere di commercio libiche, Mohamed Mesrati e il presidente dell'Utap (Unione tunisina dell'agricoltura e della pesca), Mohamed Balì. (Stefania Sgarlata)