Particolare importanza assume l’adozione del Patto europeo sull’immigrazione e l’asilo, che sancisce l’impegno dell’Unione europea e degli Stati membri ad attuare “una politica giusta,

 efficace e coerente a fronte delle sfide e delle opportunità rappresentate dalle migrazioni”. Il Patto costituisce per l’Unione ed i suoi Stati membri il fondamento di una politica comune dell’immigrazione e dell’asilo. L’attuazione del Patto sarà oggetto di un dibattito annuale a decorrere dal Consiglio europeo del giugno 2010. Nonostante i reali progressi verso una politica comune in materia di immigrazione e di asilo, il Consiglio europeo ha ritenuto che sia giunto il momento di dare un nuovo impulso, in uno spirito di reciproca responsabilità e di solidarietà tra gli Stati membri, ma anche di partenariato con i paesi terzi, alla definizione di una politica comune in materia di immigrazione e di asilo che tenga conto nel contempo dell’interesse collettivo dell’Unione Europea e delle specificità di ciascuno Stato membro. In quest’ottica e alla luce della comunicazione della Commissione del 17 giugno 2008, il Consiglio europeo ha deciso di adottare il presente Patto europeo sull’immigrazione e l’asilo. A tal riguardo, il Consiglio assume cinque impegni fondamentali la cui concretizzazione sarà proseguita, in particolare, nell’ambito del programma che farà seguito nel 2010 al programma dell’Aja:

 - organizzare l’immigrazione legale tenendo conto delle priorità, delle esigenze e delle capacità d’accoglienza stabilite da ciascuno Stato membro e favorire l’integrazione; -

combattere l’immigrazione clandestina, in particolare assicurando il ritorno nel loro Paese di origine o in un paese di transito,degli stranieri in posizione irregolare;

- rafforzare l’efficacia dei controlli alle frontiere;

- costruire un’Europa dell’asilo;

 - creare un partenariato globale con i paesi di origine e di transito che favorisca le sinergie tra le migrazioni e lo sviluppo.

(Consiglio europeo del 15/16 ottobre 2008).