ECCO IL NUOVO BOSS DI MARSALA IN MANETTE IL REGGENTE DELLA COSCA ED ALTRE CINQUE PERSONE.

A sceglierlo sarebbe stato direttamente il latitante Matteo Messina Denaro. Vito Rallo, quarantanove anni, era il nuovo capo della famiglia mafiosa di Marsala. Un boss contestato che, nonostante l'investitura dall'alto, rischiava di essere messo da parte. Un boss a tempo ma pur sempre un capo, dotato di pieni poteri, in grado di prendere decisioni, imporre il pizzo, ordinare spedizioni punitive. Vito Rallo, fratello di Antonino Rallo, noto esponente della famiglia mafiosa di Marsala già condannato all'ergastolo, è stato tratto in arresto ieri nell'ambito di un'operazione antimafia effettuata dai militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Trapani e da agenti della squadra mobile e del commissariato di Marsala. In manette sono finiti anche Francesco Raia, quarantuno anni, indicato quale capo decina; Maurizio Bilardello, trentanove anni; Giuseppe De Vita, trentasei anni; Francesco Messina, quarantaquattro anni; e Dario Cascio, ventotto anni. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari di Palermo Petrucci su richiesta del procuratore aggiunto Maria Teresa Principato ed i sostituti procuratore Marzia Sabella e Carlo Marzella. Il blitz è scattato a seguito di un'indagine avviata dopo il ritrovamento di alcuni pizzini rinvenuti, l'11 aprile del 2006, all'interno del covo di Bernardo Provenzano. In una nota inviata al boss palermitano, il latitante Matteo Messina Denaro si rammaricava di non potere esaudire una sua richiesta relativa al territorio di Marsala poiché la gran parte dei soggetti presenti in quella zona erano stati tratti in arresto. Tra il 1999 ed il 2005 numerosi esponenti della famiglia marsalese erano finiti in manette. Nell'autunno di due anni fa, Matteo Messina Denaro avrebbe deciso di affidare la guida della cosca a Vito Rallo, tornato in libertà da pochi mesi. Francesco Raia, figlio di Francesco Raia, altro importante esponente della cosca, anch'egli condannato all'ergastolo, avrebbe assunto invece la gestione delle estorsioni. (fonte: trapaniok)

VOLEVANO COLPIRE PISCITELLO IL SOSTITUTO PROCURATORE ROBERTO PISCITELLO ERA NEL MIRINO DEI BOSS MARSALESI.

Quel magistrato doveva morire. Il sostituto procuratore Roberto Piscitello, titolare di numerose inchieste sulle famiglie della provincia di Trapani, era nel mirino dei boss marsalesi. Dall'inchiesta è emerso che gli uomini della cosca si erano muniti di un fucile di precisione con il quale intendevano colpire il magistrato. "Francesco Raia e Maurizio Bilardello - scrivono gli inquirenti - si erano procurati un fucile di precisione, affidandolo in custodia ad una persona di fiducia". Nel corso di una conversazione intercettata nell'auto di uno degli arrestati, Maurizio Bilardello, fratello naturale di Giuseppe Raia, esattore del pizzo della famiglia, è venuto fuori che i boss si erano procurati un fucile di precisione che avrebbero dovuto utilizzare in un attentato contro il magistrato. Roberto Piscitello ha recentemente lasciato la magistratura per assumere l'incarico di capo di gabinetto vicario del ministero della Giustizia. (fonte: trapaniok)

I “PIZZINI” DI MATTEO MESSINA DENARO COSA SCRIVEVA IL SUPER BOSS

"Per prima cosa devo informarla che io al momento ho i contatti interrotti con la zona di Trapani perché da tramite ci faceva Marsala, ma dopo quello che è successo in quest'ultimo paese non si è ancora riusciti a ripristinare il tutto. Quindi per ora sono senza contatti con Trapani e Marsala".

1 ottobre 2003

"Mi chiede un favore su Marsala per la Vetro Sud, purtroppo non posso aiutarla perché al momento non abbiamo più nessuno, sono tutti dentro, pure i rimpiazzi dei rimpiazzi, non c'è più a chi metterci, c'è solo di aspettare nella speranza che esca qualcuno che ha cose più leggere e per potere riprendere tutti i discorsi. Si figuri che anche T mi ha chiesto un favore su Marsala e non lo posso aiutare. Purtroppo qua le batoste sono state a ruota continua e tra l'altro non accennano a finire, credo che alla fine arresteranno pure le sedie". 

 febbraio 2004

 "La volta scorsa le mi aveva chiesto una cortesia su Marsala ed io le dissi che quella zona era scoperta ed ancora così è, però è successa una cosa positiva e cioè 121 ha sistemato la cosa tramite gente normale che si conoscono per commercio".

 25 maggio 2004 (fonte: trapaniok)