Non ci sono più margini di mediazione. I socialisti vanno allo scontro frontale. Il segretario provinciale del PS Peppe Milazzo ha ricevuto dal direttivo un mandato in due punti.

Ha facoltà di diffidare l’altra parte socialista che intende svolgere un altro congresso (5 aprile, Sala Perrera), disconoscendo quello che ha eletto lo stesso Milazzo. Il direttivo ha inoltre deliberato di affidare al segretario “tutte le iniziative ritenute necessarie, anche in sede giudiziaria, al fine di tutelare l’uso del simbolo e della denominazione della Federazione”. Milazzo può agire valutando pure l’opportuntià di citare l’altra parte socialista “per il risarcimento del danno arrecato al partito in vista degli imminenti impegni elettorali”. Milazzo pone a prova della legittimità del congresso la nota del segretario regionale Giovanni Palillo che indica la celebrazione del congresso del 22 marzo, quella, sempre di Palillo, che comunica la data del congresso ai vertici nazionali del partito, la fotocopia della stampa della pagina web del sito del PS che si occupa del congresso e la stampa dell’altro congresso che si trova in un altro sito. Si tratta della pagina web di Peppe Pellegrino, a capo degli ex “dissidenti”, ora “ribelli” a tutti gli effetti. Milazzo è stato bollato come “sedicente segretario” dall’ex sub-commissario Salvatore Bongiorno. Da qui la replica: “Chi parla è stato ruota di scorta di un parlamentare caduto in disgrazia. Ha poco da dire”. Il vertice romano del PS sta tentando una mediazione dell’ultima ora. Propone ai “ribelli” di fare una manifestazione e non un congresso e dà la disponibilità ad un incontro tra le parti da tenersi nella Capitale. (fonte trapaniok)