Continua la discussione sulla riduzione delle indennità dei consiglieri degli Enti Locali e leggendo l'articolo dello scorso 5 novembre mi trovo d'accordo con la tesi del consigliere Barbera,

 ma solo per quanto concerne la questione di principio. Da qualche sondaggio anche da Voi effettuato appare chiaro che i cittadini la pensino diversamente perché il vero problema, a mio parere, non è la quantità dell'indennità ma la qualità del risultato. Quanti consigli si interrompono dopo poco l'inizio per mancanza del numero legale? Quanti non iniziano neanche per lo stesso motivo? Quanti consiglieri alla chiusura del consiglio non sono più presenti in aula? E ovviamente prendono l'indennità. Non sarebbe più democratico e soprattutto etico che questa indennità si dividesse in tanti gettoni di presenza e che ad usufruirne fossero i consiglieri presenti all'appello iniziale e all'appello in chiusura della seduta? Certo un consigliere può lasciare l'aula per protesta e lasciare l'aula per protesta e questo gli fa onore ma anche di più se lo fa senza gettone. Io penso che questo sia etico. Gli Enti dovrebbero dare alla stampa il consuntivo dei vari consigli dai quali far risultate i nomi dei presenti, di cosa si è discusso. Quante volte i consiglieri non iniziano per mancanza del numero legale o s'interrompono non per questioni inerenti al loro mandato ma perché i partiti non sono d'accordo sulla ripartizione degli assessori, su chi è stato designato e così via. I cittadini aspettano decisioni, non polemiche e su questo ci sarebbe da discutere per intere giorn