DONNA DÀ UNA SBERLA AL VICE SINDACO PER UN BUONO NEGATO ALLA MADRE DEFUNTA

Esasperazione sociale al comune di Comiso. Una donna piuttosto «pretenziosa» chiede un buono sanitario, con le buone e con le cattive, in favore della madre già deceduta. Al diniego della richiesta non esita ad alzare la voce e le mani nei confronti del vice sindaco e assessore ai servizi sociali Salvatore Girlando Prima i toni alti, poi le invettive, infine uno schiaffo al vice sindaco. Il tutto davanti a cittadini in attesa di udienza. Nonostante fosse stato spiegato alla signora che non aveva diritto a ricevere il sostegno, lei non ha voluto sentire ragioni ed è passata alle maniere forti. Il vice sindaco Girlando non ha perso la calma e ha continuato a spiegare alla donna i motivi per i quali non sarebbe stato più possibile erogare il contributo. Solo l’intervento di impiegati e uscieri, ha riportato la calma fra le parti. L’amministratore Girlando ha cercato di minimizzare l’accaduto, parlando semplicemente di toni alti e parole pesanti, ma lo ha fatto solo per non creare ulteriori problemi. «Avrei potuto sporgere denuncia – ha commentato il vice sindaco- ma mi rendo conto che c’è fin troppa disinformazione tra i cittadini (per fortuna pochi) che non sono abituati a capire cosa si può ottenere legalmente e ciò che non spetta perché illegittimo». Salomonica e signorile decisione, dunque, da parte di Girlando, che non ha voluto arrecare danni di immagine e legali ad una donna, colta da un impulso d´ira. (fonte corriere di Ragusa L.I.)

CARCERE DI MODICA? PER IL GARANTE DEI DIRITTI DEI DETENUTI FLERES VA CHIUSO

Sette carceri da chiudere subito. In provincia di Ragusa c’è la casa circondariale di Piano del Gesù a Modica dove sono detenute 58 persone invece delle 48 previste. Oltre a Modica, nella lista nera elaborata dal garante per i diritti dei detenuti Salvo Fleres e dal dirigente dell’ufficio del garante Lillo Buscemi, ci sono Favignana, Marsala, Mistretta, Piazza Lanza a Catania, l’Ucciardone di Palermo e Gazzi a Messina. Il rapporto del senatore Fleres sarà trasmesso al comitato europeo per la prevenzione e la tortura e delle pene o trattamenti degradanti. Nelle sette strutture siciliane c’è sovraffollamento, condizioni igienico sanitarie carenti,carenze di organico del personale amministrativo e di polizia penitenziaria, di mediatori culturali, psicologi ed assistenti sociali. Fleres illustrerà la propria relazione presso la sede di rappresentanza dell’Ars a Catania venerdì, ma il suo rapporto fa già discutere, anche se fotografa una realtà ben nota a tutti. Quella di Modica, per esempio, dove la casa circondariale di Piano del Gesù non è mai stata ristrutturata con gravi problemi di vivibilità. All’interno del carcere modicano non sono garantiti diritti quali cibi etnici e luoghi adatti all’esercizio del culto per il cinquanta per cento della popolazione carceraria, che è formata da detenuti extracomunitari. Modica ha già destinato un terreno in contrada Catanzarello per la costruzione di un nuovo carcere ma la mancanza di finanziamenti da parte del governo nazionale ha bloccato l’iter. La presenza del carcere nell’ex convento di S. Maria del Gesù impedisce tra l’altro l’apertura del chiostro gotico recentemente restaurato Il rapporto Fleres non è andato giù al sindacato autonomo di polizia penitenziaria il cui vice segretario nazionale, Domenico Nicotra, dissente da molti dei rilievi del parlamentare (fonte corriere di Ragusa. D.G.)

AMBULANZA A IBLA: MANNO SCRIVE A RUSSO E DIPASQUALE PENSA AL TAR

Con raccomandata spedita martedì e anticipata via fax all’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, l’ambulanza 118 di Ragusa Ibla torna ad essere oggetto d’attenzione del direttore generale dell´Ausl 7 Fulvio Manno La decisione di ridurre per decreto a 12 le ore di servizio dell’ambulanza del 118 viene, infatti, criticata sia nel metodo – data l’assenza di qualsiasi consultazione preventiva con l’Azienda -, sia nel merito, considerata l’ulteriore penalizzazione che viene a subire Ragusa Ibla dopo la soppressione della Guardia Medica. «Appare superfluo ricordare» – è scritto nella nota – «che il quartiere barocco di Ragusa è riconosciuto patrimonio dell’Umanità dall’Unesco ed è di grande richiamo turistico in tutti i mesi dell’anno, con evidenti necessità assistenziali connesse all’afflusso di visitatori da tutto il mondo che, invece, continuano ad essere del tutto ignorate». La nota prosegue evidenziando che nelle ore «non coperte» il servizio viene assicurato dall’ambulanza della postazione di Giarratana, distante 20 chilometri su strada tortuosa e a lenta percorrenza, con tempi d’attesa che sono ben lontani dagli standard assicurati dal Servizio 118; tale circostanza, già sperimentata con la momentanea soppressione del servizio per sostituire l’ambulanza guasta di Ragusa Superiore, verrebbe così ad essere definitiva con possibili gravi conseguenze, anche sotto il profilo della responsabilità penale, nel caso (malaugurato ma, purtroppo, già avvenuto altrove) in cui dal ritardo derivi la morte del paziente. «Abbiamo chiesto all’Assessore» – ha dichiarato Manno – «di modificare il decreto ristabilendo la presenza dell’ambulanza 118 di Ibla nelle 24 ore, essenziale per assicurare un corretto servizio d’emergenza sia ai residenti sia al gran numero di turisti, italiani e stranieri, giornalmente presenti». (fonte corriere di Ragusa)