Una tragedia che ha distrutto di dolore la povera famiglia, in Italia da oltre venti anni, che lavorava nelle serre di primaticci del ragusano e che abitava in una vecchia villa in contrada Castellana. All’interno della villa, una vecchia piscina trasformata in vasca per deposito dell’acqua che veniva utilizzata per irrigazione. Le due sorelline giocavano attorno alla vasca, come tante altre volte avevano fatto, quando la più piccola Amina, scivola e cade nella vasca. La sorellina Ameni, di poco più grande lei, si è buttata in acqua per salvare la sorellina, ma anche lei ha trovato la morte per annegamento in mezzo all’acqua di quella vasca. Il fratellino più piccolo ha chiamato aiuto presso i vicini che hanno allertato i carabinieri, ma ormai la tragedia si era già consumata e per le due bambine non c’era niente da fare. Indescrivibile il dolore dei genitori e di tutta la famiglia, attorno alla quale si è stretta la popolazione e le istituzioni. Una tragedia che lascerà un segno indelebile e non solo nella famiglia, che dovrà affrontare la triste realtà e cercare di andare avanti. Una tragedia dell’immigrazione, che colpisce una famiglia, che dalla vicina Tunisia ed esattamente da un paesino vicino Hammamed, si era trasferita in Sicilia in cerca di un lavoro, che aveva trovato e che aveva loro permesso di integrarsi nella società della zona, dove si erano sposati ed avevano messo su la famiglia. (S.A.)