Si è riconfermato Il campione uscente, che ha vinto una entusiasmante due giorni all’aria aperta, tra prodotti genuini e stimoli positivi sull’attività agricola. Sono stati questi

 i temi dominanti della terza edizione della gara di motoaratura promossa dall’associazione Morana nella contrada omonima, nell’agro chiaramontano, in prossimità di palazzo Arezzo. Un evento che ha puntato la propria attenzione soprattutto alla promozione del territorio e dei suoi prodotti. Senza trascurare aspetti, come l’incontro con gli agricoltori e gli esperti del settore, che hanno voluto fare luce sulle buone prassi e sulla sicurezza di un settore economico, quello agricolo appunto, vitale per l’intero paese. La due giorni, sostenuta dall’Amministrazione comunale di Chiaramonte Gulfi, assessorato allo Sviluppo economico, e dalla Provincia regionale di Ragusa, ha anche offerto spunti tali di spettacolarità da lasciare, in alcuni casi, senza fiato i tanti spettatori intervenuti. Ad aggiudicarsi il trofeo di motoaratura il campione uscente Giuseppe Cutrera che ha sbaragliato la concorrenza. Secondo posto per Carmelo Pirrotta mentre sul podio è salito per l’ennesima volta l’espertissimo Vito Noto. Nella competizione riservata, invece, alla gimkana dei trattori, prova a tempo, vittoria per Vito Gatto che ha avuto la meglio su Giuseppe Buscema. Da segnalare, inoltre, la presenza di quad e fuoristrada che hanno fatto da cornice all’intera iniziativa. «Anche quest’anno – sottolinea il presidente dell’associazione Morana, Giuseppe Distefano – pensiamo di aver colto nel segno perché, assieme alla degustazione dei cibi genuini, oltremodo apprezzata dai presenti, sono stati predisposti stimoli interessati. L’iniziativa «Mercato senza mercanti», ad esempio, ha avuto l’ambizione di proporsi come mercato contadino per la vendita diretta di prodotti agricoli, tema di grande attualità per le famiglie. E proprio alle famiglie ci siamo in primo luogo rivolti affinché le stesse potessero avere l’opportunità di entrare a contatto con la natura. Abbiamo così fornito il giusto risalto alla quotidiana attività agricola di una mite comunità, la nostra, che affonda le proprie radici nel fondamentale rapporto umano». (fonte corriere di Ragusa)