Venti di guerra da parte dei 7 lavoratori del depuratore, dopo la delibera che descrive il nuovo bando di gestione della struttura. È stato difatti deliberato dalla giunta

 il nuovo bando per l’affidamento del servizio del depuratore. Pare infatti essersi conclusa la vicenda che vede coinvolti 7 lavoratori di cui 5 in forza alla struttura da 17 anni, e 2 assunti solo da 4 mesi. I lavoratori sono dovuti giocoforza passare dalle originarie 36 ore settimanali con contratto full time a quello part time di 22 ore settimanali, con l’assunzione di soli 6 dipendenti e il licenziamento di una unità. I dipendenti non si aspettavano, dopo 17 anni, di vedersi dimezzato lo stipendio mensile. I lavoratori si rivolgeranno alla Procura della Repubblica e al Tar. Ma il problema occupazione a Comiso, non riguarda solo i 7 dipendenti del depuratore, coinvolgendo tutto il personale precario in forza al comune da 10 anni, ed il cui contratto scadrà il 31 dicembre. A tal proposito, è intervenuto anche l’on Pippo Digiacomo (nella foto) che ha dichiarato: «Nessuna notizia si ha ancora per quanto riguarda il futuro dei lavoratori precari in forza al Comune per i quali il 31 dicembre prossimo scadrà il relativo contratto. Questa situazione ha generato uno stato di forte apprensione e di grave incertezza di fronte al quale non si può stare in silenzio o liquidare il tutto con dichiarazioni alla stampa che non trovano poi riscontro in atti amministrativi concreti. Il sindaco, quindi, deve muoversi immediatamente e dare una risposta positiva a tutto il personale contrattista - senza alcuna discriminazione - dando corpo, di concerto con i sindacati, al processo di stabilizzazione che la mia amministrazione aveva avviato con la delibera di recepimento delle norme dell’ultima Finanziaria.» (fonte corriere di Ragusa L.I.)