MODICA (RG) - dipendenti comunali: non siamo fannulloni, pagateci -

Stato di agitazione proclamato dalla categoria Non siamo fannulloni; lo dicono i dipendenti di palazzo S. Domenico che hanno dato mandato ai loro rappresentanti sindacali di tutelare la loro immagine e la loro professionalità. L’assemblea indetta da Cgil, Cisl ed Uil ha registrato una partecipazione modesta, non più di 150 presenze, soprattutto se vista in relazione alla grave situazione in cui versa tutta la categoria. L’incontro si è concluso con l’approvazione di un documento nel quale sono denunciate l’inesistenza di relazioni sindacali. I rappresentanti aziendali lamentano infatti il fatto che l’amministrazione, contrariamente a quanto avvenuto con il commissario straordinario, convoca le parti solo per metterli a conoscenza delle decisioni prese e non per discutere delle possibili soluzioni per uscire dalla crisi finanziaria del’ente. Questo è anche uno dei motivi per i quali i dipendenti attueranno un sit in alla prossima seduta del consiglio comunale , già fissata per giovedì, perchè l’amministrazione di ascolti le ragioni dei dipendenti. Sindaco ed assessori sono stati inoltre diffidati perché inseriscano nel bilancio 2008 la somma relativa all’adeguamento degli stipendi, compresi gli arretrati dovuti per contratto. I dipendenti reclamano anche gli interessi per il ritardato pagamento degli stipendi, ormai arrivati a quota due nonostante le assicurazioni arrivate da Palermo dell’avvenuta anticipazione della terza trimestralità per un milione 700mila euro. La categoria ha inoltre dichiarato lo stato di agitazione. Sulla crisi finanziaria a palazzo S. Domenico Vito D’Antona propone di chiedere al governo nazionale e regionale, grazie all’approvazione di un ordine del giorno, contributi straordinari perché Modica possa uscire da uno stato ormai cronico di indebitamento

POZZALLO (RG) - Un barcone si era arenato al largo di Scoglitti fermati immigrati che tentavano di dileguarsi per le strade del paese

 E´ un ormai un continuo stillicidio: un altro mexi sbarco si è registrato l´altra notte a Scoglitti. Un barcone con ben 200 disperati a bordo è stato intercettato dalla polizia a pochi metri dalla costa, dove si era arenato. Pochi minuti prima altri 10 immigrati erano stati sorpresi mentre tentavano di dileguarsi per le strade. Sono di sedicente nazionalità somala e stanno tutti bene, ma andranno ad ingolfare all´inverosimile i già pieni locali della dogana a Pozzallo, che già ospita altri disperati. Insomma, gli immigrati non si “pescano” più nelle acque territoriali di competenza ma si possono trovare, oramai, sulle strade della provincia di Ragusa. Ne è controprova questo ennesimo sbarco di extracomunitari in terra iblea. È bastata una telefonata al 113, da parte di un cittadino, per allertare all´alba gli agenti della Polizia di Comiso e della Squadra Mobile che si sono subito messi alla ricerca degli immigrati, trovati successivamente sulla spiaggia di Punta Braccetto e, in secondo momento, trasbordati presso il centro di primissima accoglienza della Dogana del port

VITTORIA (RG) - arrestati due spacciatori per la morte di Restivo Cintoli

Il tossicodipendente deceduto per overdose Vivevano da clandestini in un monolocale del centro storico di Vittoria che utilizzavano come centrale dello spaccio di eroina. Una dose della droga tagliata male ha provocato la morte di un tossicodipendente. Gli algerini Mourad Barhomi e Michel Smawi sono stati arrestati dalla Polizia per il decesso del sorvegliato speciale Annibale Restivo Gintoli (nella foto), di Modica, quale diretta conseguenza dello spaccio di sostanze stupefacenti. Smawi in particolare, 20 anni appena, portava avanti gli affari nonostante fosse ai domiciliari, dopo l’arresto scattato mesi fa a Padova sempre per reati di droga. La dose venduta dai due algerini a Restivo Gintoli, si era rivelata fatale per quest’ultimo mercoledì sera. Le indagini proseguono per individuare la partita di eroina killer che potrebbe causare la morte di altri tossicodipendenti. Annibale Restivo Gintoli era stato condannato dai giudici del tribunale di Siracusa a otto anni di reclusione, quattro dei quali scontati nel carcere di Piano del Gesù a Modica Alta. Restivo Gintoli fu difatti arrestato nel 2002 dai Carabinieri nell’ambito dell’operazione antidroga “Overtime”, condotta nel Siracusano e nel Ragusano, che consentì di sgominare una vasta rete di spacciatori che vendevano al dettaglio nelle due province cocaina, hascisc ed ecstasy, servendosi anche di minorenni.