C’ERA UNA VOLTA TERRE DI COLLINA

Spetta al Ragioniere Giuseppe Giudice liquidare l’Unione Terre di Collina composta dai comuni di Serradifalco, Delia, Montedoro, Milena e Bompensiere.

Una aggregazione che superava di poco i trentacinquemila abitanti e che avrebbe avuto parecchio da guadagnare. Sa sarebbero potuto mettere assieme dei servizi utili al territorio ed alle popolazioni, quali ad esempio un servizio di polizia urbana centralizzata, uno sviluppo del territorio, una migliore gestione della viabilità, una migliore politica di sviluppo. Per fare questo è chiaro che dovevano verificarsi due cose di eguale importanza: superare il campanilismo, sollecitare unitariamente la regione su un piano di sviluppo che coinvolgesse tutto il territorio. I furono dei tentativi all’inizio, ma alla fine tutto naufragò perché come sempre prevalse il campanilismo. A risolvere il problema ci pensò la regione, che nel suo proliferare di iniziative e di sigle, partorì con una legge le Aree Funzionali Urbane Territoriali (acronimo FUA), preso in prestito dalla lingua inglese: FUNCTIONAL URBAN AREA. L’appellativo è evidente che nasce da una direttiva dell’EUROSTAT, che individuò quattro tipi di aree:

1. piccole: con una popolazione compresa fra i 50.000 ed i 200.000 abitanti;

2. medie: da 200.000 a 500.000 abitanti;

3. metropolitane: da 500.000 a 1.5 milioni di abitanti;

4. grandi aree metropolitane: oltre 1.5 milioni di abitanti

Duplice il ruolo che viene delegato alla scelta della FUA:

• quello di riorganizzare da un punto di vista fisico-spaziale i sistemi territoriali;

• quello di riallocare le dotazioni territoriali, non più alla scala comunale ma bensì alla scala intercomunale.

Le FUA dovevano tenere presente nella propria attività e nel proprio ruolo i seguenti parametri:

• Demografia

• Economia

• Società

• Partecipazione civica

• Istruzione e formazione

• Ambiente

• Trasporti e viaggi

• Società dell'informazione

• Cultura e divertimento

Quali sono gli obiettivi e i risultati che si pone la regione, lo approfondiremo in un futuro articolo. Quello che oggi ci è dato sapere è che al liquidatore individuato, spetta gestite la scarna eredità del disciolto ente terre di collina, composta da un avanzo di amministrazione di appena € 1.013,87 ed un fondo cassa di ben € 3.588,83. Del nuovo ente parleremo lunedì prossimo, quando avremo avuto modo di approfondire come detto, ruolo ed obiettivi.

Salvatore Augello 22 maggio 2023