IL COMITATO “VOTO DOVE VIVO” ARRIVA A CATANIA. DIBATTITO APERTO SUI DIRITTI DEI FUORI SEDE

Scritto da Margherita Mantione - 24 giugno 2022 Condividi Tweet Mercoledì pomeriggio, nella Sala Consiliare del Palazzo degli Elefanti a Catania si é tenuta l’ottava tappa del tour promosso dal Comitato “Voto dove vivo”.

L’iniziativa é volta a promuovere il dibattito sull’esercizio del diritto di voto anche da parte dei famosi “fuorisede”, che siano per motivi di studio, lavoro o cura. A fare gli onori di casa é stato Lanfranco Zappalà, Vicepresidente del Consiglio Comunale di Catania, che ha sottolineato l’importanza della proposta di legge indipendentemente dagli schieramenti politici. Il secondo intervento é arrivato da Anthony Barbagallo. Il Segretario PD Sicilia ha parlato di un’esigenza di grande attualità, utile anche a combattere il fenomeno dell’astensionismo, in vista delle elezioni regionali. Lo stesso ha auspicato che un giorno si possa votare per corrispondenza, così da far riappassionare gli elettori alla politica. A moderare l’incontro é stata la giornalista Roberta Fuschi. Ha preso poi la parola Federico Bennardo (Voto dove vivo), ex studente dell’Ateneo catanese. Nel suo intervento ha fatto riferimento ad un’iniziativa non di bandiera. Questa é rivolta ai 5 milioni di cittadini a cui è negato il diritto di voto perché lontani dal proprio seggio elettorale. La volontà del Comitato é quella di superare il paradosso che vede favoriti gli italiani all’estero mentre sfavoriti coloro che sono costretti a cambiare città o regione. Il fine dichiarato del tour é quello di esercitare pressione sugli enti locali perché a loro volta agevolino l’approvazione del disegno di legge a livello centrale. Tra i relatori c’era anche Giuseppe Trovato, già Senatore Accademico che ha affrontato il tema in maniera critica. Trovato ha parlato delle problematiche collegate a quella già discussa. Tra quelle citate: il distacco progressivo dei giovani dal proprio territorio e l’offerta formativa poco interessante proposta dagli Atenei del Sud Italia. Secondo Giuseppe, inoltre, bisogna interrogarsi non solo sulle modalità di voto ma anche sulla qualità dell’offerta politica siciliana. Ha poi portato l’esempio delle votazioni online a livello accademico, che hanno registrato il 50% in più di partecipanti rispetto alle elezioni tradizionali. Lo stesso ha evidenziato la necessità di adeguare la partecipazione politica all’innovazione tecnologica, del quale le nuove generazioni sono protagoniste. Al suo discorso é seguito quello della Presidente della Direzione Provinciale dei Giovani Democratici Catania, Aurora Caggegi. Lei ha affrontato il tema degli esborsi non solo monetari ma anche di tempo a cui sono costretti molti cittadini, dovuti anche da una viabilità regionale precaria. La proposta di legge é vista da Aurora non come un capriccio ma come una ricerca della possibilità di espressione, di essere e prendere parte della società.

L’impegno dell’amministrazione comunale

A sorpresa sono intervenuti Umberto Bonaccorsi, facente funzione del Sindaco e Giovanni Grasso, assessore alle politiche giovanili del Comune di Catania, che hanno promesso il massimo appoggio all’iniziativa. Gli ultimi due interventi sono stati fatti da Vincenzo Petronio (Segretario Provinciale GD Catania) e Vincenzo Tetta (Voto dove vivo). Il primo ha parlato del progressivo disinteresse dei giovani alla partecipazione politica, figlio delle scelte della classe politica, non attenta ai problemi reali. Petronio ha poi auspicato che la prossima amministrazione regionale possa occuparsi degli studenti siciliani. Il secondo, ha brevemente riassunto le origini della proposta; nata nel Circolo Giovani Democratici del secondo Municipio Di Roma, noto per la presenza di importanti facoltà come La Sapienza. L’istanza é stata sposata dalla Deputata PD Marianna Madia e presentata in Commissione Affari Costituzionali alla Camera nel 2019. Attualmente é in esame in Commissione. L’incontro é stato concluso da Zappalà con ringraziamenti e la promessa di una discussione in Consiglio Comunale la stessa sera. (Margherita Mantione HASTHAG SICILIA)