Roma - Si è svolto sabato 18 novembre il primo Summit delle Diaspore organizzato dal gruppo di Lavoro 4 “Migrazione e Sviluppo” del Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo.

L'iniziativa è finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, con il contributo di Fondazioni For Africa Burkina Faso e di Fondazione Charlemagne, e con l’appoggio di enti locali e organizzazioni della società civile.

L’appuntamento, che ha avuto luogo negli spazi del centro congressi Frentani ed è stato trasmesso in diretta streaming sul sito dell'Agenzia, ha offerto l’occasione per un proficuo confronto tra associazioni di migranti, istituzioni e organismi della società civile, ma anche uno strumento di scambio di informazioni e obiettivi con la Cooperazione italiana.

Nel corso della mattina è stato presentato un documento elaborato grazie ai contenuti emersi dagli incontri territoriali con le diaspore in diverse città italiane e quindi attraverso il confronto costante con le associazioni. Unico nel suo genere, questo documento intende presentare la direzione, le criticità e le opportunità del dialogo tra diaspore e Cooperazione italiana.

Il ruolo delle diaspore è un tema prioritario per l’Agenzia che punta a valorizzare le associazioni di migranti che assolvono a una fondamentale funzione di rappresentanza nei confronti delle istituzioni, ma anche di mediazione con la società di accoglienza. Le finalità politiche dell’iniziativa riconoscono nelle diaspore delle risorse strategiche che possono rappresentare ponti tra comunità, rivestendo un ruolo chiave nello scambio di risorse economiche, culturali e di conoscenze sociali. Molte di queste associazioni svolgono anche attività di solidarietà internazionale e cooperazione allo sviluppo, promuovendo le relazioni tra l’Italia e i Paesi di origine.

Hanno partecipato all'iniziativa il viceministro degli Affari Esteri con delega alla Cooperazione Internazionale, Mario Giro, il vice direttore generale della Direzione per la Cooperazione allo sviluppo del MAECI, Luca Maestripieri, il responsabile dell’ufficio Rapporti Istituzionali e Comunicazione dell’AICS, Emilio Ciarlo, il coordinatore del gruppo di lavoro su “Migrazione e Sviluppo”, Cleophas Adrien Dioma, e rappresentanti del ministero dell’Interno e del ministero del Lavoro.

"Abbiamo costruito un percorso in cui una parola ha grande importanza: fiducia.” Con queste parole il viceministro Giro ha espresso la speranza che le diaspore “siano riconosciute come soggetto con il quale bisogna dialogare a tutti i livelli con l’obiettivo di creare quella migrazione circolare che è uno scambio di reciproco vantaggio”.

A seguire, Emilio Ciarlo ha evidenziato una doppia prospettiva rispetto agli obiettivi del Summit: “da una parte, favorire la convivenza e le opportunità nel nostro Paese; dall’altra, creare sviluppo a livello internazionale”.

  documenti

Le diaspore nella Cooperazione italiana
Un percorso tra le pratiche di cooperazione internazionale delle diaspore
Le raccomandazioni delle diaspore per il loro coinvolgimento nella Cooperazione allo sviluppo
Il sistema Italia con le diaspore e le nuove generazioni per la Cooperazione allo sviluppo
Programma 18/11/2017
Rassegna stampa