PREMESSA:Il documento è stato inviato alle Associazioni e agli Enti che operano a favore degli immigrati (art. 42 del D. l gs . 286 del 25.07.1998), alle associazioni mappate nell’area dedicata del Portale integrazione migranti, e alle associazioni della rete Filo Diretto. Hanno risposto o ltre 50 associazioni e questa sintesi intende dare un quadro com plessivo dei contributi ricevuti. Dopo alcuni commenti d i carattere generale, sono stati evidenziati quelli sulle singole linee di azione. Commenti generali Totale c ontributi : 45 . L a maggior parte dei contributi ha espresso condivisione per gli obiettivi e l’ impianto complessivo del documento di programmazione . Principali suggerimenti pervenuti: ? potenziamento del la medi azione inter culturale nei servizi rivolti ai migranti ? potenziamento della mediazione inter culturale in ambito scolastico ? coinvolgimento d el terzo settore nella fase di realizzazione degli interventi integrati ? potenziamento delle iniziative rivolte alle seconde generazioni ? qualificazione della comunicazione al fine di garantire una maggiore incisività delle azioni progettuali ? diversificazi one dei canali di diffusione ( web e social network ) ? adozione di u n approccio di genere nella programmazione degli interventi , con particolare attenzione all’utilizzo d elle nuove t ecnologie .
2 AZIONE 1: Azioni di sist ema nazionale per qualificare e agevol are l’accesso ai se r vizi per il lavoro dei migranti Tota le contributi : 18 . Le a ssociazioni hanno sottolineato la necessità di un intervento a livello nazionale di qualificazione dei servizi per il lavoro e di ottimizzazione dei canali di accesso agli ste ssi da parte dei cittadini migranti. All’interno di questo processo è stata suggerita l’opportunità di coinvolgere i soggetti privati che operano a favore de i migranti , siano essi enti accreditati o del terzo settore , per incentivare la partecipazione atti va dei cittadini stranieri e delle loro associazioni. È stata altresì evidenziata l’importanza di una formazione legale specifica per gli operatori degli s portelli dedicati . Fra le azioni volte a favorire l’accesso ai servizi per il lavoro, la presenza del mediatore interculturale negli sportelli è st ata individuata come fondamentale. T utte le a ssociazioni hanno sottolineato la necessità di potenziare le politiche attive del l avoro, come per es. la formazione per qualificazione e riqualificazione profession ale, o i tirocini presso le aziende . È stata altresì avanzata la proposta di mappare le imprese eventualmente disponibili a offrire opportunità di formazione on the job per gli stranieri.
AZIONE 2: Inserimento socio - lavorativo dei minori non accompagnati in fase di transizione verso l’età adulta Totale contributi : 20. Quasi tutte le a ssociazioni che hanno inviato suggerimenti relativi all’azione 2 hanno sottolineato la necessità di anticipare di un anno gli interventi rivolti ai minori in fase di transizi one verso l’età adulta , poiché le tempistiche di realizzazione dei progetti (fase di attivazione, realizzazione dei percorsi e conclusione degli interve nti) spesso comportano la fuori uscita dei minori, a causa del compimento della maggiore età, vanificando il lavoro e le risorse investite. È stato suggerito un percorso di accompagnamento all’autonomia per coloro che raggiungono la maggiore età , in uscita dal percorso di accoglienza. 3 È stata evidenziata l’importanza della scuola e la necessità di prevedere l a figura di un mentor / tuto r del minore che lo accompagni nel l’intero percorso scolastico e ricopr a anche il ruolo di responsabile dei rapporti con gli altri referenti di enti e strutture coinvolte nel percorso integrato. È stato sottolineato che l a conosce nza della lingua italiana e del contesto scolastico , fondamental e per la piena integrazione del minore, andrebbe supportata attraverso un potenziamento dei perc orsi di formazione . Al fine di valutare il grado di conoscenza e i percorsi di integrazione nell ’ambito scolastico, tali interventi dovrebbero essere preceduti da una fase di primo orientamento. È stata prospettata la possibilità di effettuare una pre - valutazione delle competenze acquisite, finalizzata a rendere maggiormente efficace il passaggio dal sistema formativo a quello del lavoro. A tal riguardo, è stata sottolineata l’opportunità di prevedere incentivi alle imprese che assumono i minori al termine dei percorsi di formazione on the job .
AZIONE 3: Inserimento socio - lavorativo dei richiedenti/ titolari di protezione internazionale Totale contributi : 1 8. Su questa linea di azione c’è stata un’adesione alla linea prevista nel documento di Programmazione pluriennale in tema di politiche del lavoro e dell’integrazione 2015 - 2020 , in particolare con riferimento alla c omplementarietà delle fonti di finanziamento. La formazione linguistica e il sostegno psicologico sono stati evidenziati come cruciali per l’efficacia delle azioni. È stato richiesto l’ampliamento delle categorie svantaggiate alla luce d el concetto di svantaggio temporaneo , legato alla dimensione soggettiva del soggetto svantaggiato. Relativamente agli strumenti di politica attiva , tutte le associazioni hanno sottolineato l’importanza della valorizzazione, nella fase di definizione del pi ano di intervento personalizzato , dell e compet enze possedute dai richiedenti e titolari di protezione internazionale, siano esse informali e /o non formali . Inoltre è stata segnalata la necessità di definire un sistema nazionale di riconoscimento delle comp etenze che semplifichi 4 le procedure e age voli gli operatori del settore, così come previsto dall’art. 26 del D .lgs. n. 18/2014. Per ciò che concerne i servizi per il lavoro , è stata richiamata l’importanza di una formazione/aggiornamento degli operatori de gli sportelli e del potenziamento degli strumenti di politica attiva, come per es. attività di formazione, promozione di esperienze lavorative attraverso i tirocini e incentivi p er le aziende ospitanti. Con riferimento al lavoro autonomo, è stata segnalata l’opportunità di una formazione più mirata per gli operatori SPRAR.
AZIONE 4: Valorizzazione delle seconde generazioni nel contesto sociale, culturale e sportivo, anche attraverso misure di contrasto alla dispersione scolastica Totale contributi : 26. È stata evidenziata la necessità di prevedere interventi di rafforzamento dell’offerta formativa in materia di insegnamento della lingua italiana e dei percorsi di sensibilizzazione ai temi dell’integrazione e del contrasto alla discriminazione in ambito sco lastico. Ogni intervento , sia esso di contrasto alla dispersione scolastica o di valorizzazione delle seconde generazioni , si auspica possa avvenire in piena sinergia tra scuola, famiglia e studenti. Tra i temi ricorrenti si segnala l’esigenza di un m aggio r coi nvolgimento delle famiglie e di sperimentazioni di iniziative di peer education . In relazione a quest’ultima azione, viene ribadita l’utilità del coinvolgimento di giovani migranti in qualità di tutor / mentor . Ulteriori proposte sono state avanzate r elativamente all’opportunità di intensificare le attività extra - scolastiche, per esempio : attività sportive, l aboratori artistici, laboratori ludico - ricreativi , organizzazione di tavoli tematici . Sono stati richiesti momenti di confronto orizzontale ( scam bi tra giovani di diverse culture ) e verti cale (s pazi di incontro/ confronto con adulti) con il coinvolgimento delle famiglie e delle istituzioni locali. In considerazione de l target interessato dall’azione, è stata segnalata l’opportunità di realizzare cam pagne di comunicazione anche via web e social network . 5 Infine , è stata sottolineata la necessità di rafforzare i canali di contatto tra mon do della scuola e del lavoro, cominciando dal mettere in rete scuole e isti tuti di formazione professionale , e attiva ndo servizi di orientamento nelle scuole.
AZIONE 5 : Prevenzione del l avoro s ommerso Totale contributi : 11 . Le a ssociazioni hanno evidenziato la necessità di potenziare i servizi per il lavoro e la loro pubblicizzazione verso l’utenza straniera per garant irne un migliore accesso. I contributi hanno posto l’attenzione sulla necessità di una campagna comu nicativa differenziata a seconda dei destinatari ( lavoratore o datore di la voro). Inoltre, è stata segnalata l’opportunità di prevedere interventi di po ten ziament o degli strumenti repressivi per coloro che sfruttano m anodopera e l’opportunità di potenziare le misure di politica attiva, soprattutto lo strumento degli incentivi per le assunzioni . Agricoltura e servizi alla persona s ono stati evidenziati come i due settori a più alto rischio per lo sfruttamento della manodopera . Infine , è stata segnalata la necessità di intensificare i corsi di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro rivolti al personale straniero.
AZIONE 6: Rafforzamento delle attitudi ni imprenditoriali dei cittadini stranieri Totale contributi : 14. È stata segnalata la necessità di valorizzare l ’auto - impiego come canale di accesso alternat ivo al mercato del lavoro . Tutte le a ssociazioni hanno concordato sulla necessità di fornire una risposta nazionale al problema del riconoscimento delle competenze non formali e informali. Un altro tema evidenziato è quello della difficoltà di accesso al credito per gli stranieri . Relativamente al primo punto , si auspica la definizione di un sistema nazionale , m entre per l’accesso al credito si pensa possa essere utile favorire la nascita di un Fondo dedicato. 6 Per ciò che concerne le attività di orientamento e tutora t o erogate dai servizi per il lavoro , è stata richiamata l’importanza di un loro poten ziamento affinché l ’aspirante imprenditore possa essere supportato non solo nella fase di star t up , ma anche in quella successiva di consolidamento . I nfine , è stata sollecitata la creazione di opportunità di contatto con le aziende esistenti nei P aesi di origine, in particolare attraverso il coinvolgimento delle C amere di commercio all’estero.
AZIONE 7: Promozione dell’accesso ai servizi finalizzati all’integrazione (alloggio, sanità, istruzione, lavoro ) Totale c ontributi : 25. L’alto numero dei contribut i ha evidenziato da un lato l’ interesse per questa azione da parte delle a ssociazioni e dall’altro la convergenza di opinion i su lle difficoltà dei migranti nell’ accesso ai servizi , soprattutto con riferimento al tema de ll’alloggio. Su quest’ultimo punto so no state avanzate le seguenti proposte: contributi economici , iniziative di co - housin g , assegnazione alle organizzazioni del terzo settore di immobili pubblici non utilizzati. E’ stato evidenziato come una “ idonea comunicazione ” sui servizi presenti nel te rritorio possa favorire un aumento degli accessi agli stessi . Inoltre , è stata segnalata l’utilità di prevedere azioni di semplificazione della modulistica , sia con riferimento alla terminologia usata, sia con riferimento alle traduzioni . Relativamente al settore socio sanitari o sono state evidenziate due esigenze: la necessità di inserimento del la figura del mediatore interculturale e la previsione di una formazione speci fica per il personale . Infine , è stata segnalata la necessità di una normativa nazio nale sul tema della mediazione interculturale e la previsione di un albo dei mediatori . 7
AZIONE 8: Promozione della partecipazione attiva dei migranti alla vita economica, sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle associazioni Tot ale c ontributi : 17. Anche nell’ambito dell’azione 8 si rileva una convergenza di opinioni per ciò che concerne l’importanza del ruolo delle a ssociazioni nei programmi di integrazione e per la promozione della partecipazione attiva dei migranti. In partico lare, è stato evidenziato il ruolo fondamentale che potrebbero svolgere nelle attività di comunicazi one/diffusione dell’intervento. Grande attenzione è stata posta su lle difficoltà del terzo settore, sia per ciò che concerne la ristrettezza di fondi , che p er la mancanza di tavoli di confronto con le istituzioni, in risposta alle quali sono stati suggeriti i seguenti interventi : ? incentivare la nascita di associazioni/ consulte dei migranti ? facilitare la nascita di reti tra le associazioni promuovendo sopratt utto scambi e incontri tra assoc iazionismo italiano e straniero ? coinvolgere associazioni e rappresentanze diplomatico - consolari nelle attività di promozione della cittadinanza attiva dei migranti .
AZIONE 9: Servizi di informazione qualificata, attraverso canali nazionali, regionali e territoriali di comunicazione Totale contributi : 16 . I contributi hanno evidenziato il ruolo cruciale rivestito dall’ informazione per il r aggiungimento degli obiettivi previsti dalle azioni. A tal fine, è stato suggerito che l’informazione: ? sia diffusa a livello locale e nazionale ? preveda la supervisione di un organo che ne garantisca la correttezza e l’ attendibilità ? utilizzi strumenti diversificati (per es. web e social network ) . Relativamente al P ortale Integrazione Migra nti è stato auspicato che esso possa divenire il canale uffi ciale sui temi delle migrazioni . A tal fine sono stati suggeriti 8 una serie di interventi: migliorare la navigabilità, aggiornare costante mente le info rmazioni sui servizi territoriali attivi, aver e più canali social .
AZIONE 10: Formazione e orientamento pre - partenza Totale contributi : 16 . L’azione è stata considerata indispensabile in un processo di integrazione dei cittadini migranti nella società di accoglienza , soprattutto nei casi di ricongi ungimento familiare. È stata valutata positivamente la nascita di un canale di informazione dedicato ai ricongiunti ( per es. , nel caso dei minori , potrebbero essere fornite informazioni sui documen ti da preparare nel P aese di origine e da legalizzare press o i Consolat i al fine di favorire un rapido inserimento nel sistema scolastico e sanitario). Data l’importanza di questo processo , è stata suggerita l’opportunità di individuare , a livello nazionale , un soggetto responsabile della formazione ( es. c entro c u lturale i taliano, u niversità, e c c.). Infine, visto l’ingente flusso di migrazioni non programmate, le associazioni hanno sottolineato l’importanza di un rafforzamento deg li investimenti di cooperazione e sviluppo internazionale.