PALERMO, OPERAIO ARRESTATO PER VIOLENZA SU DUE NIPOTINE

(Adnkronos) - I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato un operaio di 57 anni del palermitano, accusato di avere violentato le nipotine di 5 e 7 anni. L'uomo deve rispondere anche di violenza privata e maltrattamenti in famiglia. Gli abusi, scoperti dai militari, risalgono al 2007. Le due bambine non frequentavano la scuola in maniera regolare e vivevano in un contesto familiare molto degradato. Una situazione che ha spinto gli inquirenti a fare accertamenti e a scoprire che l'operaio avrebbe molestato le piccole minacciando che, se avessero rivelato a qualcuno quanto accadeva, le avrebbe picchiate. L'inchiesta e' coordinata dalla Procura di Termini Imerese.

UOMO SI LANCIA IN MARE CON L'AUTO AL PORTO DI PALERMO

(ANSA) - Un uomo di 53 anni e' morto lanciandosi in mare con la propria Ford Escort nel porto di Palermo. La vittima è S.S., 53 anni. La polizia ritiene che si sia trattato di un suicidio. Ieri sera gli uomini della Guardia costiera e i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno cercato di trarre in salvo l'uomo, che inizialmente si riteneva fosse precipitato in mare per errore.

PALERMO, INCENDIATO DEPOSITO DI VERNICI. C'È LA MANO DEL RACKET? IL TITOLARE DELL'AZIENDA AVEVA DENUNCIATO RICHIESTE DI PIZZO

 (ansa) - Ci potrebbe essere l'ombra del racket dietro il rogo che nel pomeriggio di oggi ha distrutto il deposito di vernici della ditta di edilizia dell'imprenditore palermitano Salvatore Taormina. Non è esclusa dagli inquirenti, dunque, la natura dolosa e la mano del racket delle estorsioni. Il titolare dell'azienda ad agosto del 2007 aveva denunciato ai Pm della Dda di Palermo di avere subito richieste estorsive da Domenico Ciaramitaro, il boss incaricato della riscossione delle tangenti di Cosa nostra dai capimafia di San Lorenzo Salvatore e Sandro Lo Piccolo. L'imprenditore si era rivolto ai magistrati un mese dopo l'arresto di Ciaramitaro sostenendo di avere riconosciuto in una sua foto, pubblicata dai giornali, l'uomo che andava da lui a riscuotere il pizzo. Proprio lo scorso mercoledì Taormina ha deposto in maniera molto tesa davanti ai giudici del tribunale di Palermo nel processo alla cosca dei Lo Piccolo, tanto che il presidente del collegio, davanti alle numerose reticenze del teste, è stato costretto a disporre una sospensione dell'udienza.