con i fondi della programmazione comunitaria le linee ferroviarie dismesse verranno trasformate in piste ciclabili. “E' una scelta coerente per rafforzare l'offerta

turistica e dest agionalizzare i flussi verso la Sicilia, puntando a una politica ambientale che valorizzi il meraviglioso proscenio naturale e culturale della nostra regione. E' un ulteriore tassello che mettiamo a posto per rilanciare il turismo puntando a un segmento di mercato, quello del cicloturismo, in continua ascesa”. Lo afferma il vicepresidente della Regione sicilia e assessore al Turismo Titti Bufardeci. In pratica si tratta dell'attuazione del Piano strategico per la mobilità dolce e non motorizzata. L'intervento verrà realizzato con i fondi della programmazione comunitaria (PO 2007/13 – Asse 3). Il piano prevede la trasformazione in piste ciclabili di 13 linee ferroviarie da cui ricavare altrettanti itinerari e si richiama allo studio “Greenways di Sicilia”, effettuato dall'associazione italiana Greenways in collaborazione con le Ferrovie dello Stato. Delle 13 linee previste del piano, tre sono state già oggetto di finanziamento: linea Palermo – Corleone – San Carlo; la linea Castelvetrano – Porto Empedocle – Agrigento e la linea Castiglione di Sicilia – Linguaglossa. L'obiettivo di questo ulteriore intervento è coniugare l'esistenza di siti culturali e archeologici con percorsi già tracciati, seguendo le indicazioni del documento sugli attrattori culturali, naturali e turistici, attualmente all'esame della giunta regionale di governo. Le prossime linee ferroviarie a essere convertite a piste ciclabili saranno la Caltagirone – Piazza Armerina – Dittaino, la Siracusa - Ragusa – Val d'Anapo, la Castelvetrano – Ribera e la Noto – Pachino – Vendicari. (Piero Messina)