Massimo Russo, che tanto ha fatto discutere e tanto ha fatto andare in fermento il mondo sindacale, politico e buona parte dell'utenza, il primo cittadino “insorge†contro il governo amico, definendo eccessivi i tagli ai posti letto previsti dal piano e propone dunque la convocazione di un tavolo regionale. «E' penalizzante l'intento dell'assessore regionale alla sanità , on. Massimo Russo, di ridurre, in maniera indiscriminata, di 5700 la disponibilità di posti letto a fronte di un precedente piano di rientro, che prevedeva tagli per 2700 unità . a Giunta regionale - ha affermato il sindaco - non può ridisegnare la qualità del servizio sanitario con la riduzione in Sicilia di quasi 6 mila posti e la riconversione di circa 3 mila posti per lungodegenza e riabilitazione. Il riordino della rete territoriale non potrà così assicurare servizi efficaci, distribuiti sul territorio e rispondenti alla continuità assistenziale e soprattutto confacenti agli standard di qualità che hanno sempre caratterizzato poli di eccellenza come, a Messina, è quello ortopedico, oncologico o chirurgico». Una posizione, quella espressa senza troppi giri di parole del primo cittadino, che quest'ultimo sostiene trovare pieno appoggio anche tra i sindaci degli altri capoluoghi dell'Isola che, come Autorità sanitaria locale, hanno manifestato all'unisono perplessità per l'applicazione del piano di rientro sanitario, che anche l'audizione dei direttori generali delle Ausl siciliane in Commissione Sanità all'Ars, ha confermato. …. (fonte tempo stretto)