MESSINA Sciopero di 16 operai edili senza stipendio da due mesi

 Braccia incrociate in due cantieri della ditta Sces spa, subappaltatrice dalla Gemmo spa e dalla Salc spa dei lavori di ammodernamento della stazione ferroviaria di Rometta, nel Messinese, e del restauro dell'ex carcere di S. Lucia del Mela. Gli operai, 16 in totale, protestano per la mancata corresponsione degli stipendi di luglio e agosto e dei relativi versamenti alla Cassa edile. "L'Azienda da sei mesi non applica il contratto collettivo nazionale dell'edilizia nè quello integrativo provinciale del settore - dice la Filca Cisl -. La vertenza è scaturita dal mancato riconoscimento da parte aziendale delle paghe orarie per il settore della provincia di Messina. Questa mattina i lavoratori, stanchi dei continui rimandi, hanno deciso di fermarsi sino a quando non sarà pagato loro quanto dovuto".

TAORMINA (ME) – si riparla di casinò e si cercano nuove strade da percorrere.

Un accordo tra la società che gestisce il casino di Venezia e il comune di Taormina, potrebbe rappresentare la soluzione all’annoso problema della casa da gioco mai consentita alla città di Taormina, senza affollata di turisti, che potrebbero anche essere desiderosi di passare il tempo tentando la fortuna. Sull’incontro avuto a Venezia tra il sindaco di Taormina e i dirigenti della società, non si conoscono i risultati, perché il sindaco ha dichiarato che la proposta deve essere esaminata a attentamente e poi sottoposta al consiglio comunale, prima di dire se è percorribile o meno. In ogni caso, anche se si dovesse arrivare ad un accordo, questo non sarebbe sostitutivo dell’antico disegno della città di avere il suo casinò da mettere a disposizione dei turisti interni ed esteri, ma si tratterebbe di una alternativa che potrebbe essere solo temporanea in attesa di trovare la soluzione al casinò vero e proprio. Intanto, gli amanti dei calcoli, considerano che da un’applicazione dell’accordo che potrebbe mettere in moto il meccanismo del gioco, nelle casse del comune potrebbero entrare al momento, non meno di 12 milioni di euro all’anno. Una bella cifra, che potrebbe servire per migliorare parecchi servizi e per risolvere problemi di bilancio, che in questo tempo di magra assillano tutti i comuni siciliani.

LIMINA (ME) – nascerà a Limina il museo dell’emigrazione ?

 Limina, che da tempo intrattiene contatti con i propri cittadini emigrati, si trova oggi ad avere una popolazione residente di 1.000 abitanti mente 850 se li trova iscritti nell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE ). Il fatto che solo 850 abbiano ancora la cittadinanza italiana, ci porta a fafre due considerazioni : 1) il numero di liminesi d’origine è di gran lunga superiore agli 850 iscritti, il considerevole numero di iscritti denota un attaccamento alla terra d’origine, che non tutti i comuni possono vantare. Penso che sia sulla base di queste considerazioni, che il comune si è sempre curato delle proprie comunità emigrate, per corrispondere a tanto amore e per tramandare le tradizioni. Si festeggia in Venezuela Caracas, ad esempio la festa di San Filippo. Oggi, l’Amministrazione Comunale, pensa di dare il via ai lavori per strutturare e mettere in piedi un museo dell’emigrazione, che fare partire con la classica valigia di cartone, per arrivare, continuando, a mettere le foto della festa di San Filippo a Caracas, i canti popolari, la foto di Filippo Lapi, cittadino di origine liminese, diventato governatore di uno stato venezuelano. Questo 4 pilastri, con molta probabilità, daranno il via al costruendo museo.