STADI IN PROVINCIA DI ENNA, OLTRE LA METÀ NON AGIBILE, È ALLARME Enna. Motori ufficialmente accesi nel mondo del calcio dilettantistico che nel prossimo week-end vedrà il primo fischio d’inizio. Ma non tutto è pronto in provincia di Enna dove anche quest’anno è vivo il grido d’allarme per lo stato di salute degli impianti sportivi. Da una relazione presentata dal responsabile del Servizio Impianti Sportivi del Coni, Paolo Vicari,

ne viene fuori una situazione allarmante perché su ventiquattro strutture ben quattordici sono inagibili, appena quattro agibili ed il resto solo in parte. “Purtroppo in quasi tutti i Comuni della Provincia – rivela l’ing. Vicari – gli impianti di calcio non sono dotati di agibilità ed i sindaci aggirano la legge dichiarando che l’impianto sportivo ha una capienza inferiore a 100 spettatori pur di far svolgere l’attività agonistica”. Vicari ha fatto presente che in questi casi anche gli impianti inferiori a cento spettatori devono garantire le minime misure di sicurezza per gli atleti e per gli spettatori. Ma scendiamo nel dettaglio e vediamo la situazione degli impianti nei singoli Comuni. Ad Enna lo stadio “Gaeta” risulta non agibile e allo stato attuale è possibile la realizzazione di gare agonistiche senza pubblico; al comunale di Pergusa è possibile la realizzazione di gare agonistiche per campionati giovanili e amatoriali, mentre al campo comunale Macello è possibile solo la realizzazione di gare non agonistiche. Nessuna agibilità per i campi comunali di Aidone e Agira; ad Assoro sono stati eseguiti recentemente i lavori di ristrutturazione e di adeguamento alle normative vigenti, ma allo stato attuale la struttura sportiva è priva del certificato di agibilità; non agibile il comunale della frazione di San Giorgio. A Barrafranca il campo di calcio non è agibile ed è possibile solo la realizzazione di gare agonistiche senza pubblico. Le altre strutture sono alcune palestre scolastiche non adatte all’effettuazione di gare agonistiche; gli altri impianti sportivi all’aperto non sono adatti a gare agonistiche. A Calascibetta l’impianto è agibile per una capienza di circa 236 spettatori. Agibilità per una capienza inferiore ai 200 spettatori a Catenanuova dove si è in attesa del rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi per completare l’iter burocratico per l’ottenimento dell’agibilità finale. Non agibili le strutture di Centuripe, Gagliano, Regalbuto, Sperlinga. A Cerami si possono disputare gare, ma la struttura non è agibile per la mancanza di strutture fisse che possano ospitare il pubblico. A Leonforte l’impianto di contrada Mangiafora è agibile con una capienza di 500 spettatori, mentre non è agibile il Comunale “Carosia”. Agibilità parziale a Nicosia; inagibile il Comunale di Nissoria dove si possono giocare gare senza pubblico così come a Pietraperzia. Agibilità parziale e provvisoria a Troina, mentre a Villarosa i lavori di ristrutturazione sono stati completati e si è in attesa dell’agibilità. Le isole felici sono Piazza Armerina e Valguarnera dove le strutture sono state dichiarate agibili senza nessuna restrizione. Vicari ha inoltre evidenziato che “allo stato attuale ancora alcuni Comuni della Provincia non hanno istituito la Commissione Comunale di Vigilanza che sostituisce quella Provinciale Prefettizia. Il parere della Commissione Comunale è prioritario ai fini del rilascio dell’Agibilità dell’impianto sportivo. (fonte: vivienna)

RIFIUTI. ENNA, UDIENZA DAVANTI AL GUP PER 22 POLITICI DELL’EX CDA

Non dovrebbero esserci altri rinvii per l’udienza preliminare a carico di 22 indagati accusati a vario titolo di truffa, falso in bilancio e false scritture contabili all’Ato Ennaeuno. L’udienza preliminare a carico di ex amministratori e componenti del Cda dell’Ato rifiuti avrebbe dovuto aprirsi lo scorso maggio, ma il Gup del Elisabetta Mazza aveva sollevato la questione della sua incompatibilità perché aveva presieduto il collegio del Riesame sul sequestro dei beni per 8 milioni 915 mila euro ottenuto dalla procura nei confronti della società d’ambito. Il presidente del tribunale Giuseppe Ferreri ha fissato la nuova udienza dinanzi al altro giudice per il 27 data per la quale lo sciopero indetto dagli avvocati sarà concluso e quindi, salvo richieste di rinvio delle difese, l’udienza si aprirà con le eccezioni preliminari e le richieste delle parti. Gli indagati sono i politici che hanno composto il Cda che ottenne i 9 milioni di euro dalla Regione, il senatore Mirello Crisafulli, il deputato nazionale Ugo Grimaldi, i parlamentari regionali Elio Galvagno e Salvatore Termine e l’ex deputato regionale Carmelo Tumino, che devono rispondere anche dell’accusa di truffa aggravata. L’ex presidente dell’Ato ed ex sindaco di Cerami Salvatore Ragonese e all’ex sindaco di Nicosia Antonello Catania, devono rispondere, oltre che dell’ipotesi di falso in bilancio devono rispondere di una presunta evasione fiscale, per non aver pagato entro i termini ritenute per un ammontare di 203 mila euro. delle accuse di falso in bilancio e false comunicazioni sociali devono rispondere Serafino Cocuzza ex presidente dell’Ato; Antonio Cammarata ex amministratore delegato; Piero Capizzi sindaco di Calascibetta; l’ex presidente dell’Asi Gaetano Rabbito; il sindaco di Villarosa Franco Costanza; l’ex sindaco di Barrafranca Totò Marchì; l’ex sindaco di Regalbuto Nunzio Scornavacche; l’ex sindaco di Assoro Giuseppe Assennato; l’ex sindaco di Nicosia Giuseppe Castrogiovanni; l’ex sindaco di Piazza Armerina Maurizio Prestifilippo. Indagati anche gli ex consiglieri d’amministrazione Calogero Centone, Giovanni Vitale, di Leonforte, Francesco Santangelo, di Regalbuto; Claudio Cravotta, di Enna. La richiesta di rinvio a giudizio era stata formulata lo scorso 9 febbraio dal procuratore capo di Enna Calogero Ferrotti nell’ambito dell’inchiesta sull’Ato che, nel gennaio 2010 aveva portato al sequestro di beni e somme contanti per quasi 9 milioni di euro e all’iscrizione di 22 persone nel registro degli indagati. Ai deputati nazionali e regionali è contestata la truffa aggravata commessa ai danni dell’erario e tutti gli indagati devono rispondere di falso in bilancio e falso in scritture contabili. I politici che hanno composto il Cda che ottenne i 9 milioni di euro dalla Regione devono rispondere dell’accusa di truffa aggravata perché, secondo quanto emerso dalle indagini svolte dalla Guardia di finanza, avrebbero utilizzato le somme percepite dal fondo di rotazione, con finalità diverse da quelle per le quali la Regione aveva concesso i fondi, ma lo stesso accesso al Fondo di rotazione sarebbe stato ottenuto commettendo una serie di gravi violazioni contabili. Il 27 ci potrebbe essere la costituzione di parte civile dell’assessorato regionale Enti locali, della Provincia di Enna e dei 20 Comuni ennesi che sono parti lese. (fonte: vivienna)

CORSO ABILITANTE A CONFCOMMERCIO ENNA Confcommercio

Enna – Imprese per l’Italia comunica che si sono aperte le iscrizioni al terzo “Corso abilitante all’attività di commercio nel settore alimentare e di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande” (ex R.E.C.). Il corso REC, autorizzato dalla Regione Siciliana, è finalizzato alla formazione dei soggetti interessati ad intraprendere attività commerciali del settore alimentare (generi alimentari, ortofrutta, macellerie e prodotti ittici) e di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande quali: ristoranti, trattorie, osterie con e senza cucina, tavole calde, pizzerie, birrerie, pub, paninoteca, rosticceria ed esercizi similari, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie e gastronomie. Il corso, della durata di 100 ore, ha lo scopo di far acquisire il requisito professionale necessario a poter svolgere l’attività nel settore alimentare e nella somministrazione. Per informazioni e per l’iscrizione contattare gli uffici Confcommercio – Imprese per l’Italia di Enna siti in via Vulturo n. 34 o telefonare al numero 0935/500971. e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (fonte: vivienna)