Potrebbe essere pronta il prossimo marzo ed operativo entro giugno la seconda ala dell’ospedale Umberto, che permetterebbe all’ospedale ennese, al di là del piano sanitario regionale,

 di portarsi tra le aziende ospedaliere di eccellenza, sicuramente tra i migliori del centro Sicilia. I lavori proseguono, c’è stato uno stop di alcuni mesi per il crollo della gru e la relativa inchiesta giudiziaria, ma ora si spera di recuperare, come ha assicurato il commissario straordinario Lorenzo Maniaci. “Ovviamente con la messa in esercizio della seconda ala – evidenzia Lorenzo Maniaci – ci sarà un miglioramento anche delle attrezzature mediche, che già sono sufficientemente valide. E’ entrata da mesi in funzione la Ecoendoscopia nel reparto diretto dal dottor Antonio Muratore con risultati sicuramente eccellenti; si provvederà alla presenza della risonanza magnetica; alla possibilità di poter aprire, finalmente, l’Hospice per i malati terminali visto che si sta preparando la bozza della convenzione tipo”. C’è anche la possibilità di allestire un reparto dove ci sarà la degenza postoperatoria e la lunga degenza in modo da rendere un servizio eccellente agli utenti. Ma Lorenzo Maniaci vuole chiarire alcune situazioni che hanno provocato un documento da parte dei medici e del personale infermieristico dell’ospedale ennese . “Nel piano di rimodulazione sanitaria non si registra la chiusura di reparti a Piazza Armerina e il trasferimento ad Enna dei medici – precisa Lorenzo Maniaci – Per quanto riguarda il documento “soien” sottoscritto nella prima ipotesi di piano di rimodulazione sanitaria regionale e che ha destato malumori nell’ambiente ospedaliere, voglio precisare che ho risposto a precise richieste da parte dell’assessore regionale alla sanità e per quanto riguarda i posti letto non ci saranno grandi tagli, anzi forse si potrebbe verificare qualche miglioria, a seguito di modifiche sostanziale avvenute nel piano regionale”. Lorenzo Maniaci ribadisce che non ci saranno trasferimenti, ma che, chiaramente ci sarà un riassetto definitivo ed invita alla tranquillità tutti gli operatori sanitari perché non ci saranno “tagli” di personale; non si vogliono creare problemi ed ovviamente si spera che gli ospedali possono continuare ad operare nel territorio ennese nel migliore dei modi. (fonte vivienna GF)