Le variazioni di bilancio, approvate a maggioranza dal consiglio comunale prima e dal consiglio provinciale dopo,

 hanno evidenziato lo stato di malessere che si registra nelle maggioranze dei due consigli. Nel consiglio comunale di Enna la maggioranza dì di centro sinistra ed all’interno del PD esiste una contestazione manifesta e sotterranea ,che ne condiziona l’attività, che propone scontri dialettici che rendono l’atmosfera incandescente, con critiche che a volte sono fuori luogo ed a volte, invece centrano problemi importanti per la città come la lotta all’abusivismo commerciale, il controllo serio ed efficace dell’occupazione dei suoli comunali e il relativo pagamento del contributo, l’efficienza dell’ufficio protocollo, un’attività migliore e più concentrata dei vigili urbani. In qualche caso l’amministrazione comunale ha dovuto ricorrere al soccorso dei rappresentanti del centro destra per superare una fase che è sicuramente di difficoltà e di disagio perché i “contestatori” non mollano nel manifestare il loro dissenso su argomenti che probabilmente sarebbe meglio trattare all’interno dei partiti. Purtroppo, in questo momento, per motivi diversi, i partiti non contano più, non c’è disciplina, non c’è dialogo ed ognuno va per conto proprio ed a volte è mosso da problemi personale. L’amministrazione provinciale, nell’approvare le variazioni di bilancio, in una seduta durata quasi 14 ore, si è vista stravolgere queste variazioni dalla stessa maggioranza, che ha presentato ben 25 modifiche allo schema che era stato preparato dalla giunta, a significare che anche all’interno della maggioranza di centro destra ci sono dei problemi. Si aggiunga che il vice presidente vicario del consiglio, Alfredo Colianni, ex MpA, viaggia per i fatti suoi ed ha problemi personali con il presidente della Provincia, Pippo Monaco, tanto da attaccarlo con insistenza ed anche con un’aggressività, inoltre il rappresentante di Forza Italia, della componente Grimaldi, Sergio Malfitano, è dall’inizio della legislatura in una posizione di contrasto con la maggioranza tanto da intervenire in maniera critica in ogni deliberazione, che qualche altro consigliere della stessa maggioranza è critico nei confronti del consiglio e della giunta, come lo è stato Lorenzo Granata dell’Udc ed anche perché ancora non si sono sbloccate le designazione dei posti di sottogoverno che sono quelle che dovrebbero tacitare partiti e consiglieri, perché devono “premiare” coloro i quali li hanno aiutato nelle elezioni provinciali. Anche nelle file della minoranza sia al consiglio comunale che al consiglio provinciale ci sono problemi. A sala Euno AN e Forza Italia si accusano a vicenda di ambiguità, ed al consiglio provinciale, all’interno del PD non è che ci sia tanta serenità e tutto probabilmente nasce dalla designazione del capogruppo. ”.(fonte vivienna)