CATANIA, RINVIATO IL PROCESSO ALL’EX SINDACO SCAPAGNINI

(ansa) - Nuovo rinvio dell’udienza del processo per abuso d'ufficio all'ex sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, assente in aula per motivi di salute. Il processo, che si celebra davanti la terza sezione penale del Tribunale etneo, è stato rinviato al 9 dicembre prossimo. La vicenda giudiziaria, incardinata dal pm Antonino Fanara, riguarda la nomina, avvenuta nel gennaio 2001, di Carmelo Guglielmino quale consulente del Comune, con l'incarico di "coordinare le attività connesse al rilascio e alla riqualificazione degli spettacoli teatrali dialettali", con un compenso complessivo di circa 5 mila euro. Secondo l'accusa, Guglielmino era legato da "cointeressenze di affari" alla moglie del sindaco, Elena Sortino, alla quale faceva - sostiene la Procura - da autista personale. Sulla delibera è stata eseguita anche una perizia calligrafica. Nell'ambito della stessa inchiesta è stato aperto anche un altro fascicolo su presunte responsabilità collaterali sulla delibera

SANITA': FALSE VISITE AI DEFUNTI, MEDICO ARRESTATO A CATANIA

(AGI) - Un dirigente medico neurologo dell'Ausl 3 di Catania - Distretto di Gravina, e' stato arrestato dalla Guardia di finanza perche' emetteva certificati di malattia pur non effettuando le previste visite mediche, ma percependo le relative indennita'. Secondo le Fiamme gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Catania, che hanno condotto tre mesi di indagini, il 58enne avrebbe compiuto 40 falsi controlli e in almeno 5 casi si sarebbe trattato di defunti, falsificato la firma di questi o dei parenti chiamati ad assisterli quando erano in vita. L'inchiesta si e' avvalsa della collaborazione dei pazienti e dei familiari e ha avuto origine da alcune segnalazioni inoltrate in ordine a ripetuti comportamenti ritenuti professionalmente e deontologicamente scorretti. L'uomo, accusato di truffa e falso ideologico finalizzato alla truffa, e' stato sospeso dalla propria attivita' professionale e rinchiuso nel carcere di piazza Lanza.

 DOPO LA SENTENZA DEL TAR DI CATANIA IL CODACONS CHIEDE CHE GLI ATO RIFIUTI VENGANO ELIMINATI

 L’associazione dei consumatori Codacons che nei mesi scorsi aveva presentato un ricorso al Tar di Catania contro l’aumento retroattivo delle tariffe Tia (la tariffa di igiene ambientale) da parte del Commissario, accolto nei giorni scorsi, lancia un appello ai parlamentari regionali e al Governo regionale di Raffaele Lombardo chiedendo l’abolizione in Sicilia degli Ato rifiuti, “che creano ormai da troppo tempo enormi danni alle tasche dei contribuenti siciliani”. «Dopo le recenti sentenze – si legge in un comunicato del Codacons – di annullamento della Tia, il commissariamento di alcuni Ato e i debiti ben documentati prodotti dagli stessi, dopo mesi di proteste dei lavoratori di questi enormi apparati mangia soldi, che non ricevono gli stipendi con regolarità, è arrivato il momento di agire». «Dalla istituzione degli Ato rifiuti - afferma Francesco Tanasi, Segretario nazionale del Codacons - il servizio in Sicilia ha mostrato evidenti peggioramenti e le nostre città sono invase letteralmente dalla spazzatura. Di fronte ad una situazione del genere, che ha visto trasformare uno strumento di corretta gestione dei rifiuti, nelle intenzioni della legge, in uno strumento politico per spartire incarichi con notevoli danni per i cittadini, l'unica cosa - continua Tanasi - è provvedere al più presto alla eliminazione degli Ato. Chiediamo dunque - continua - un intervento serio e concreto dell'assemblea regionale e del presidente Lombardo. Si riparta da zero - ha concluso Tanasi - con un atto politico coraggioso e si dia il via ad un nuovo processo per l'effettiva applicazione della legge istitutiva secondo le finalità della medesima». (fonte: www.siciliainformazioni.it )