I lavoratori della Cesame di Catania avranno riconosciuta la cassa integrazione e il ministero dello Sviluppo Economico riacquisirà la titolarità della fabbrica. Questi i primi risultati

ottenuti dall’impegno del Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e dalla Task force lavoro diretta da Salvatore Cianciolo. La questione è stata affrontata oggi, a Roma, ad un tavolo aperto al ministero dello Sviluppo Economico al quale, oltre ai rappresentanti della Regione Siciliana, hanno partecipato i rappresenti dei lavoratori e dei sindacati. Il Presidente Lombardo che era impegnato a Palermo, a Sala d’Ercole, nel dibattuto sulla riforma della sanità siciliana, è stato costantemente informato sull’andamento dei lavori. Il confronto con i rappresentanti del ministro Claudio Scajola è stato risolutivo per avviare tempestivamente le procedure di tutela dei lavoratori e il rilancio dell’azienda. Si è infatti preso atto che era indispensabile ripristinare la titolarità della Cesame in capo ai commissari ministeriali, consentendo così l’accesso dei dipendenti dell’azienda catanese ai benefici della cassa integrazione e questo anche in seguito alla sentenza del tribunale di Catania che ha sancito la risoluzione del contratto con l’ultimo acquirente. A maggior tutela dei lavoratori è stato coinvolto anche il ministero del Lavoro, per garantire che la cassa integrazione coprisse l’intero periodo di disoccupazione. “Tutto questo - spiega Cianciolo - ci consentirà di potere intervenire con le nostre strutture dell’Industria anche per programmare il recupero dell’attività della fabbrica e quindi la riammissione al lavoro dei dipendenti. Intanto i lavoratori non rimarranno senza retribuzione perché gli uffici della Regione hanno individuato con il ministero le procedure migliori per l’erogazione della cassa integrazione”. Compiacimento è stato espresso dall’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni, e dall’assessore al Lavoro, Carmelo Incardona, che assicurano che l’impegno della Regione nella vicenda Cesame proseguirà sino alla positiva conclusione della vertenza. (Luigi Sarullo)