terremoti registrati il 16 dicembre scorso (oltre 100 scosse in 9 ore) inducono gli studiosi dell’INGV di Catania ad ipotizzare una nuovo arrivo di magma dalle profondità del vulcano.

 A partire dalle 2.48 di giorno 16 una serie di terremoti la cui magnitudo massima (Richter) è stata pari a 4.0 sono state registrate dagli strumenti dell’INGV nell’area tra Ragalna e Monte Parmentelli nel versante sud-occidentale del vulcano. L’evento principale si è verificato alle 03:30 ed è stato avvertito dalla popolazione soprattutto a Belpasso, Nicolosi, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Paternò, Santa Maria di Licodia oltre che a Ragalna. La scossa, che è stata preceduta da un boato, ha svegliato parte della popolazione e sono stati segnalati anche cadute di piccoli oggetti. La profondità dei terremoti è stata di circa 10-15 Km sotto il livello del mare; Questo settore al di sotto del vulcano già in passato ha mostrato di attivarsi mesi prima di un’eruzione. E’ quindi ipotizzabile che questo fenomeno avvenga in presenza di una intrusione di magma a tali profondità, magma che potrebbe raggiungere la superficie nel prossimo futuro. Nuovi segnali (altri terremoti) potrebbero confermare nelle prossime settimane questo scenario. (fonte cronaca oggi S:G.)