Anche se il cavaliere ha elargito a Catania 140 milioi di euro, per uscire daal crisi e per evitare il dissesto, situazione che chiama in causa parecchie persone,

 compreso l’ex sindaco Scapagnini, Il consiglio comunale di Catania è bel lontana dall’armonia necessaria per portare avnti il processo di risanamento. Rotture e polemiche si registrano nella maggioranza, in barba all’impegno assunto di portare avanti speditamente i provvedimenti necessari ad avviare il risanamento. Problemi ci sono tra il sindaco e il PDL, a proposito delle recenti nomine fatte da Stancanelli nelle azien de partecipate dal comune. Stessa freddezza tra il sindaco e l‘MPA, che riporta a Catania la stessa aria che si respira nei palazzi palermitani. Intanto monta la protesta dell’opposizione, per il fatto che non è stata consentita la diretta TV nella programmata riunione di consiglio, alla quale i consiglieri del PD e quelli di AS La Destra, si nsono presentati imbavagliati. In quella seduta, si dovevano discutere ed approvare la delibera di riequilibrio del bilancio, senza la quale non possono partire i fondi assegnati, la modifica del regolamento dell’ATO rifiuti. Argomenti, che sono rimasti al palo e non sono stati nemmeno trattati, il primo, perché l’MPA è riuscito a fare approvare una pregiudiziale che rinviava il dibattito sul riequilibrio ad altra seduta, mentre il PDL in risposta, si è astenuto dal votare la bozza di statuto dell’ATO. Uno scambio di cortesia che certamente molto poco hanno a che vedere con la politica, quella che si dovrebbe occupare dei problemi della gente, mentre molto ha, invece, di quella politica moderna frutto di continua trattativa e compromessi, che se servono a dare risposte al singolo politico o ad un gruppo, sicuramente non si identificano con la realtà e con le aspettative degli amministrati: (S.A.)