Sia ieri, che martedì 28 ottobre, continuerà a Catania il confronto tra i sindacati di categoria ed i lavoratori della scuola, per discutere la riforma Gelmini, in preparazione dello sciopero

 generale programmato per il 30 prossimo.Sull’iniziativa si pronuncia iòl segretario della UIL scuola Sandro Zammataro, il quale dichiara: “la proclamazione di uno sciopero generale di categoria, non è mai un atto che si assume a cuor leggero, ma appare necessario. Al di là dei proclami, il governo nazionale, vuole tagliare unilateralmente 8 miliardi di euro in due anni nella scuola, nella piena consapevolezza che questo penalizzerà particolarmente gli istituti meridionali, che meno di altri hanno accesso a finanziamenti di imprese private e fondazioni. Interviene anche Luca Vecchio, dell’UGL, il quale dice, condividendo la riforma: “ sulla necessità di riformare la scuola, bisogna mettere da parte le ideologie politiche. E’ fondamentale che la scuola torni a svolgere la sua funzione primaria di educare – e continua – l’UGL condivide i principi a cui si ispira la riforma Gelmini, tuttavia, poiché si tratta di una riforma complessa, è necessario il pieno coinvolgimento di tutte le parti sociali, senza fughe in avanti che creano solamente tensioni sociali e strumentalizzazioni.”. Ed ancora, “Sul fronte dell’università, riteniamo che per la sopravvivenza del sistema potere occorre investire costantemente sul futuro, considerando la ricerca l’unica via per il benessere”. Risulta difficile capire, come l’UGL, ritiene necessari investimenti per la ricerca e poi, condivide i tagli della Gelmini, che penalizzano appunto la ricerca danneggiando anche l’occupazione. Non sarà anche l’UGL uno strumento di quella strumentalizzazione politiche che dice di volere evitare? Intanto, 100 precari continuano a fare la spola nella speranza che ormai sembra vana di avere rinnovato un contratto a tempo nella scuola, in modo da potere unirsi ai più fortunato che il rinnovo lo hanno avuto. Un salvataggio in etsremis non proveniente da Roma ma dal direttore dell’ufficio scolastico regionale, che avendo avviato un lavoro di monitoraggio nelle scuole, ha recuperato 70 posti di lavoro per altrettanti precari, 46 a Catania e 24 a Palermo. (S.A.)