AGRICOLTURA: LOMBARDO E D'ANTRASSI INAUGURANO FILIERA DEL PANE Palermo - Il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l'assessore regionale delle risorse agricole e alimentari, Elio D'Antrassi, hanno inaugurato oggi a Palermo, nei locali della Missione di Speranza e Carita' di Biagio Conte, l'Unita' di filiera "Dal grano duro al pane siciliano tradizionale".

Il progetto pilota "Dal chicco al pane", e' promosso dalla Presidenza della Regione e dall'assessorato delle Risorse agricole. "L'iniziativa - ha detto Lombardo - intende conseguire l'obiettivo di valorizzare il grano duro siciliano attraverso la realizzazione di una unita' di filiera nella quale sia garantita la tracciabilita'. Si tratta, di una occasione di riscoperta e di rilancio delle eccellenze nutritive del territorio dell'isola, con ampie ricadute di mercato". Al Centro di accoglienza di Biagio Conte, che e' gia' munito di un opportuno forno, sono state installate le attrezzature per effettuare le prove di panificazione, utilizzando il lievito fornito dal Parco scientifico e tecnologico. Il grano siciliano e' altamente proteico e di elevata qualita', non per nulla da sempre la Sicilia e' definita "granaio di Italia". "Il pane tradizionale - dichiara l'assessore D'Antrassi - per secoli ha alimentato generazioni di siciliani. Oggi viene riscoperto e valorizzato dall'amministrazione regionale come presidio di sana alimentazione, di difesa delle produzioni tipiche locali, e di riappropriazione della cultura agro - alimentare isolana. L'inaugurazione della Unita' di filiera presuppone una produzione su vasta scala, capace di consolidarsi nel mercato, non solo come pane, ma anche come pasta, altrettanto salutare". "Il pane ci avvicina - commenta Biagio Conte - siamo tutti poveri al cospetto di Dio, ecco che il pane ci fa sentire tutti figli di Dio. Con il pane si supera la crisi. Bisogna credere che la crisi non possa fermare la speranza". Alla cerimonia di inaugurazione e' intervenuto anche il cardinale Paolo Romeo che ha sottolineato come "Si tratti di una iniziativa che coniuga solidarieta' e sviluppo, oltre che lavoro. E' una testimonianza di come il sacrificio, la dedizione e l'impegno verso la terra in cui si vive, sono gli unici strumenti di riscatto e di superamento della grave congiuntura economica attuale". (lm/mav)

GRANDE SUD-CIMINO:"OCCORRE RIDARE CREDIBILITÀ ALLA POLITICA.

" Agrigento -"Nel momento in cui si chiedono sacrifici ai cittadini e l'Italia sta facendo di tutto per risollevarsi sembra quasi impossibile ridurre i costi della politica. Nel 1993 con un referendum popolare venne abrogato il finanziamento ai partiti ma gli stessi partiti all' insaputa dei cittadini hanno introdotto i rimborsi elettorali. Ed io mi chiedo come è possibile ridare credibilità alla politica? Purtroppo devo costatare che non c'è nessuna volontà e la riduzione tanto strombazzata dal parlamento si è ridotta a ben poca cosa. Per non parlare della Sicilia dove il governo è fatto da tecnici che costano una cifra incredibile ai contribuenti come risulta da un indagine fatta dall' Uil sui costi della politica. Credo che ormai non ci si possa permettere il lusso di perdere altro tempo e che occorra cominciare da subito a ridimensionare il tutto se vogliamo evitare che scoppi una guerra civile. Non si possono chiedere sacrifici a chi cerca giorno dopo giorno di sopravvivere mentre la casta tranquilla continua a mantenere i suoi privilegi. Per il rilancio dell' economia si deve iniziare con il tagliare i rami secchi riducendo i costi eccessivi della politica e intensificare la lotta alla evasione fiscale per ridare credibilità al Paese Italia. Se ciò non dovesse avvenire ci inoltreremo in una stagione buia perché grazie alla legge elettorale ed ai politici disonesti la gente non andrà più a votare decretando in tal modo la fine della democrazia." Lo ha detto Michele Cimino,deputato di Grande Sud intervenendo al convegno"Ridurre i costi della politica e rilanciare l'economia." organizzato dallUIL .

GRANDE SUD-CIMINO:"OCCORRE SINERGIA ISTITUZIONALE PER LA SICILIA."

Palermo -"E' notizia di oggi che i manifestanti siciliani ,presto riprenderanno gli scioperi e paralizzeranno l'Isola. Mi chiedo cosa sta facendo il governo regionale e quello nazionale per bloccare gli scioperi? Lo dice Michele Cimino,deputato regionale di Grande Sud." Il presidente Lombardo minaccia il pugno forte, sbandierando aiuti all'agricoltura che se l'assessorato competente avesse lavorato, gli agricoltori li avrebbero incassato mesi fa .Il governo nazionale bacchetta il governo regionale perché non ha speso i fondi europei mentre i parlamentari nazionali,tranne quelli di Grande Sud, anche potendo dare un segnale lottando per l' approvazione dell'articolo 36 dello statuto siciliano, dormono. "Secondo l'articolo 4 del decreto legislativo n.12 del 3 Febbraio 2011, la Valle d'Aosta può introitare :"L'intero gettito dell'accisa sulla benzina,sugli oli da gas ,sui gas petroliferi." e in Sicilia con la modifica dell'articolo 36 dello statuto siciliano chiediamo che le quote di gettito delle imposte di produzione nel territorio regionale vengano incassate dalla regione e non dallo Stato come accade oggi .Vogliamo modificare l'art.36 dello Statuto speciale sostituendo il secondo comma vigente con il seguente " sono però riservate allo Stato le entrate dei monopoli dei tabacchi e del lotto"; conseguentemente l'iniziativa promossa mira ad escludere che continuino ad essere riservate allo Stato "le imposte di produzione". Nel fare ciò vogliamo ribadire il principio della territorialità del gettito tributario in virtù del quale si potrebbero determinare nuove e maggiori risorse da destinare allo sviluppo della Regione siciliana,diminuire il costo della benzina e cercare di tamponare i danni ambientale prodotti dalle raffinerie. . Quello che è possibile in altre regioni d'Italia perché non è possibile in Sicilia? Sicuramente,continua Cimino, non abbiamo mai avuto politici nazionali siciliani che lottassero veramente per la Sicilia ,infatti ancor oggi non c'è un solo deputato di qualsiasi partito ,tranne del mio partito, che si sta preoccupando di far approvare la modifica dell'articolo 36 che è passata alla Assemblea regionale all'unanimità ed ora giace al Parlamento nazionale. Quello che i siciliani chiedono in questo momento è un aiuto, un segnale che non li faccia sentire abbandonati. .La storia ha dimostrato che i siciliani sono un popolo paziente, che ha accettato tante dominazioni e soprusi ma ad un certo punto ha detto basta e sappiamo quello che è successo,allora perché scherzare con il fuoco e perdere tempo e non cercare tutti insieme a prescindere dall'appartenenza politica di trovare delle soluzioni che diano una mano a questa gente disperata che lotta per la sopravvivenza?"Conclude Cimino.

AMMINISTRATIVE: UDC, LENZO CANDIDATO SINDACO A SANTA TERESA RIVA (ME)

L’ufficialita’ e’ arrivata nel corso della riunione del direttivo locale dei centristi MESSINA, 5 FEB – Sara’ l’architetto Carmelo Lenzo, il candidato a sindaco dell’ Udc a Santa Teresa Riva (Messina). L’ufficialita’ e’ giunta questa mattina, durante la riunione del direttivo locale dell’Unione di Centro. Erano presenti il segretario provinciale dell’Udc, Matteo Francilia, e l’assessore centrista alla Provincia regionale di Messina, Mario D’Agostino. La scelta di puntare su Lenzo è stata presa in modo unanime da tutti i componenti del direttivo. Il partito di Casini ha così assunto l'impegno di proporre una propria figura di riferimento a tutti gli altri gruppi politici impegnati nella campagna elettorale, nel comune jonico, al fine di poter aggregare intorno a Lenzo il maggior numero di consensi possibili. Dopo aver accettato la proposta di candidatura dal proprio gruppo, Lenzo, si e’ dimesso dal ruolo di coordinatore cittadino in favore di Federico Buscari che è stato eletto per acclamazione nuovo coordinatore cittadino. Durante l’incontro, inoltre, Marilena Stracuzzi, Paolo Turiano, Carmelo Crisafulli e Antonio Di Ciuccio sono stati delegati dal direttivo a trattare le future alleanze in vista della competizione elettorale di maggio….

FLOROVIVAISMO: DOMANI CONFERENZA PRESENTAZIONE MIFLOR PLANTARUM

Palermo - Si svolgera' domani, lunedi' 6 febbraio alle 11, nella sala riunioni del Maas (Mercati agro-alimentari Sicilia, contrada Jungetto, via Passo del Fico SP 70/I) la conferenza stampa di presentazione di "Miflor Plantarum", salone professionale del florovivaismo Mediterraneo. La manifestazione, promossa dall'assessorato regionale alle Risorse Agricole, e' organizzata da Padova Fiere spa in partnership con Sprint Sicilia (Sportello regionale per l'internazionalizzazione), Anve (Associazione nazionale vivaisti esportatori) e Expo' Mediterraneo. L'edizione 2012 di Miflor Plantarum, riservata esclusivamente agli operatori del settore, si terra' all'interno del Maas dal 10 al 12 febbraio. L'evento e' mirato all'incentivazione dei rapporti commerciali di uno dei settori piu' dinamici del comparto agricolo: al centro le produzioni siciliane di qualita' con l'obiettivo di amplificare l'apprezzamento delle eccellenze e favorirne l'export. All'incontro con i giornalisti parteciperanno Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento interventi infrastrutturali dell'assessorato alle Risorse Agricole; Paolo Coin e Enrico Bernandin, rispettivamente direttore generale e responsabile business unit 2 di Padova Fiere spa, e Maurizio Ninfa direttore Sprint Sicilia. Interverra' anche Mario Brancato, presidente del consiglio di amministrazione del Maas. Prevista la presenza di Elio D'Antrassi, assessore regionale alle Risorse agricole. (ll\fg)

FONDI UE E CONCORRENZA: UNA SETTIMANA FITTA DI APPUNTAMENTI

BRUXELLES - Da martedi' a venerdi' una fitta serie di appuntamenti impegnera' la Regione Siciliana tra Roma e Bruxelles, alla definizione di una nuova strategia operativa per l'utilizzazione dei fondi comunitari. A Bruxelles, da martedi', la conferenza delle regioni periferiche e marittime (CRPM) riunisce, nella sede del Comitato delle Regioni, prima la commissione delle isole e poi il "bureau politico", il suo organismo politico. All'ordine del giorno c'e' la valutazione della politica europea di coesione. Si parlera' delle proposte di revisione delle politiche della pesca e di quelle dell'agricultura e della rimodulazione della rete transeuropea dei trasporti: di tutte le variabili che maggiormente incidono nella vita delle comunita' geograficamente marginali rispetto al cuore dell'Europa continentale. Sempre martedi', ma a Roma, continua il lavoro del tavolo tecnico aperto con il ministero delle politiche di coesione. Dopo la riunione di venerdi' scorso si entra nel merito dei problemi. Al centro dell'attenzione i primi tre "nodi" che rischiano di ostacolare la spesa comunitaria nel 2012, proprio quando il programma operativo regionale dovrebbe far segnare le performance di massima efficacia. La costituzione di una cabina di regia e di una task force di assistenza tecnica coordinata tra Stato e Regione potrebbe rappresentare, intanto, una soluzione in grado di accelerare le procedure burocratiche e di rispettare le tabelle di marcia comunitarie. Il tavolo di lavoro si occupera' anche delle soluzioni da adottare per eliminare una grande contraddizione delle norme europee. La Regione, per rispettare il "cronoprogramma" del POR, dovra' aumentare le spese in una percentuale di gran lunga superiore rispetto a quella consentita dal cosiddetto patto di stabilita'. Il rispetto di una regola prevede la violazione dell'altra. Ed entrambe prevedono pesanti sanzioni finanziarie. E al tavolo tecnico romano e' arrivata anche la piu' recente contraddizione della tecnocrazia europea. La 'DgRegio' e la 'DgCompetitivita'' hanno infatti emanato di recente una direttiva che ha bloccato un congruo pacchetto di progetti delle regioni in via di sviluppo. Secondo la posizione dei due direttori, mai seguita prima nelle regioni in via di sviluppo, i finanziamenti destinati alle opere pubbliche gestite "a tariffa" devono ottenere il visto anti concorrenza destinato agli aiuti di stato. Tre "grandi progetti" siciliani sono gia' stati bloccati: si dovra' valutare se le opere previste negli interporti di Catania e Termini Imerese e per il potenziamento del porto di Augusta turbano la "concorrenza" europea. Ma per ottenere il contributo comunitario previsto per la nuova via europea dei trasporti 'TEN-t', la Commissione stessa pretende che i lavori siano avviati entro dodici mesi dall'approvazione del piano. Esempio pratico del rispetto di una regola che impone, di fatto, la violazione dell'altra. (ga/mav)