MIGRANTI VIA DA ROSARNO TRASFERITI IN CENTINAIA

LAMEZIA TERME - Hanno lasciato tutti la stazione di Lamezia Terme i circa 400 immigrati giunti nella serata di ieri da Rosarno e che, in parte, erano rimasti in attesa di raggiungere Puglia, Lazio e Lombardia. Negli occhi di tanti di loro molta delusione per quanto accaduto e tanta tristezza anche se, hanno detto, la Calabria "non è tutta uguale''. A Sibari, come in altre parti della regione, ad esempio - dice uno di loro chiuso nel suo giaccone e con in testa un cappellino nero con su scritto 'Italia' - è meglio che a Rosarno dove sin dall'inizio ci hanno trattato male". "Si parla di Calabria terra di accoglienza - gli fa eco un altro in giacca e pantalone mimetico da anni a Rosarno - ma, mi chiedo: dove sta l'accoglienza? State perdendo tutti i vostri valori". Dopo i primi due scaglioni del gruppo fermo per diverse ore e tenuto sotto controllo da Polfer, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza partiti intorno a mezzanotte, anche la parte rimanente ha potuto salire sui treni diretti verso diverse destinazioni come Milano, Napoli e Foggia verso nord e anche Palermo verso sud. Nel gruppo c'erano anche sei persone che, ignorando che Lamezia si trovasse a nord rispetto a Rosarno ed alla Sicilia, si erano imbarcate sul treno regionale insieme agli altri per poi dirigersi a Palermo. Quando, giunti in stazione a Lamezia, si sono accorti dell'errore, era già troppo tardi ed hanno aspettato nella sala d'attesa il treno che all'alba di stamani li sta portando in Sicilia. Gli immigrati erano partiti a gruppi in nottata dalla stazione di Lamezia Terme alcune centinaia di immigrati giunti in serata da Rosarno. Le operazioni di imbarco sui convogli si sono svolte in tutta tranquillità e la situazione è stata tenuta sotto controllo da poliziotti, baschi verdi della guardia di finanza e carabinieri. Non sono mancati gli intoppi per il fatto che gli immigrati avevano difficoltà ad indicare le loro destinazioni non riuscendo ad esprimersi bene in italiano. Alcuni, inoltre, non avevano nemmeno i soldi per acquistare i biglietti. I volontari della protezione civile hanno distribuito acqua e panini. Sul posto è giunto anche il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza.

USA: LINGUISTI INCORONANO "GOOGLE" PAROLA DEL DECENNIO

(AGI) - Washington, 9 gen. - 'Google' e' la parola del decennio mentre 'Tweet-er' e' quella per il 2009. E' quanto ha stabilito l'American Dialect Society (ADS), 'L'Accademia della Crusca' a stelle e strisce che ogni anno nel sceglie una: nel 1991 vinse "madre di tutte..." in onore dell'avventata e sfrotunata espressione "madre di tutte le battaglie" coniata da Saddam Hussein; nel 1995 fu la volta di 'Web'; nel 2002 tocco' aelle fantomatiche 'armi di distruzione di massa', mai trovate . FISCO: BERSANI, PROPOSTA PREMIER E' SBAGLIATA (AGI) - Roma, 9 gen. - La riforma fiscale proposta da Silvio Berlusconi "e' sbagliata perche' porta i soldi verso i ricchi". Lo ha dichiarato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervistato dal TG1. "Se vogliamo discutere di Irpef per lavoro e famiglie - ha affermato Bersani - di superamento degli studi di settore, di rendita finanziaria, di lotta all'evasione, si venga in Parlamento, noi le nostre proposte le abbiamo". Noc

MARCELLO PEZZETTI PRESENTA A BRUXELLES “IL LIBRO DELLA SHOAH ITALIANA. I RACCONTI DI CHI È SOPRAVVISSUTO”

BRUXELLES – Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria della Shoah. A Bruxelles – presso l’Istituto Italiano di Cultura – il 14 gennaio sarà presentato “Il libro della Shoah Italiana. I racconti di chi è sopravvissuto” di Marcello Pezzetti, storico del Cdec-Centro documentazione ebraica contemporanea, direttore del Museo della Shoah di Roma. L’appuntamento con l’autore alle ore 19 (la sede dell’IIC è a rue de Livourne 38). Le testimonianze raccolte nel libro di Marcello Pezzetti, edito da Einaudi nel 2009, sono frutto di una ricerca ventennale. Più di cento sopravvissuti raccontano la loro storia, componendo un grande racconto corale dell'ebraismo italiano. Dal mondo di prima, l'infanzia, la scuola, alle leggi antiebraiche e alla conseguente catena di umiliazioni. E poi l'occupazione tedesca, gli arresti, le detenzioni, la deportazione. Complessivamente nel 1943 venne deportato circa un quinto degli ebrei residenti sul territorio italiano: oltre 9.000 persone. Nella quasi totalità dirette ad Auschwitz. Ma chi erano gli ebrei italiani? All'inizio degli anni Trenta erano circa 45.000 persone; le comunità più consistenti erano quelle di Roma (oltre 11.000), Milano, Trieste, Torino, Firenze, Venezia e Genova. Comunità, in generale, fortemente integrate nel tessuto sociale del Paese, a tal punto che dopo la liberazione solo un'esigua minoranza dei sopravvissuti scelse, a differenza degli ebrei di altre nazionalità, di vivere altrove. Marcello Pezzetti ha curato il volume di Shlomo Venezia, Sonderkommando Auschwitz, Rizzoli 1997 e l’edizione italiana dell’Album Auschwitz, Einaudi 2008. (Inform)

INIZIATIVA A MONTECITORIO CON ELIE WIESEL INTERVENTO DEL PRESIDENTE FINI ALLA PRESENZA DEL CAPO DELLO STATO

ROMA - A dieci anni dall'entrata in vigore della legge 177 del 2000, che ha istituito il 27 gennaio come Giorno della Memoria, allo scopo di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione degli ebrei e tutti coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, la Camera dei deputati celebrerà la ricorrenza con una importante iniziativa. Su invito del presidente Gianfranco Fini, il grande scrittore Elie Wiesel, Premio Nobel per la pace, sopravvissuto all'Olocausto ed autore di numerosi, fondamentali libri sulla persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti, pronuncerà un discorso nell'Aula di Montecitorio, alla presenza del presidente della Repubblica. Wiesel è, dal 1963, cittadino statunitense, insegna alla Boston University, dove dirige il Center for Judaic Studies ed ha presieduto, tra l'altro, la Commissione Presidenziale sull'Olocausto tra il 1978 e il 1986. Ha fortemente voluto ed appoggiato la creazione dello United States Holocaust Memorial Museum di Washington ed è stato insignito nel 1985 della Medaglia d'oro del Congresso degli Stati Uniti. Subito dopo l'assegnazione del Premio Nobel nel 1986, ha fondato la Elie Wiesel Foundation for Humanity, della quale è presidente, per combattere ogni forma di indifferenza, intolleranza ed ingiustizia attraverso la promozione del dialogo internazionale. Il 5 giugno scorso Wiesel ha accompagnato, con il cancelliere tedesco Merkel, il Presidente degli Stati Uniti Obama nella visita al campo di sterminio di Buchenwald. (Inform)

TERRORISMO: BODY SCANNER IN ITALIA, SÌ DI MARONI E FRATTINI (NoveColonne

ATG) Roma - I body scanner saranno tra le misure di sicurezza presenti negli aeroporti italiani: ad annunciarlo il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il ministro degli Esteri Franco Frattini. ‘’Sono deciso a far sì che i body scanner siano collocati quantomeno a Fiumicino e Malpensa’’ afferma il titolare del Viminale. Sulle problematiche legate al rispetto della privacy Maroni sostiene che ‘’il diritto alla vita è superiore a quello alla privacy”. “Credo – aggiunge - che si possa adottare una soluzione concreta ed equilibrata: con scanner poco invasivi della figura del corpo del passeggero, che appare opacizzato all’operatore, ma è in grado di rilevare qualunque anomalia, come la presenza di un sacchetto o di un oggetto’’. Gli fa eco il capo della diplomazia italiana Frattini, secondo cui i body scanner “sono lo strumento più sicuro per impedire che un terrorista inghiotta una capsula piena di esplosivo e diventi un uomo bomba’’, cosa che, specifica ‘’un metal detector non può vedere”. La privacy, aggiunge inoltre Frattini, ‘’è un diritto assoluto ed inviolabile’’, aggiungendo però che se una persona ‘’non si sente sicura di prendere un aereo perché teme che accanto a lui ci sia un signore con un carico di esplosivo nel suo corpo, questa è la principale negazione delle libertà”. Rispetto all’11 settembre del 2001, spiega poi il ministro degli Esteri, “la sicurezza è aumentata”. “Il fatto che siano stati sventati degli attentati – afferma - dimostra che le misure di prevenzione funzionano. Tra il 2004 e il 2006 – ricorda il titolare della Farnesina - l’Europa è stata direttamente toccata da stragi orribili, ma le misure che sono state adottate immediatamente hanno permesso tra il 2006 e il 2009 di arrestare moltissimi sospetti terroristi e di bloccare degli attentati’’. “Ma non si può – aggiunge - definire psicosi collettiva la legittima preoccupazione di milioni e milioni di cittadini in tutto il mondo”. Dopo i colloqui telefonici intrattenuti Frattini spiega inoltre che ‘’la pronta reazione delle più alte cariche dell’Ue rappresenta un segnale positivo circa la volontà dell’Unione Europea di agire in maniera coesa sul piano esterno, anche in conformità con i dettami del Trattato di Lisbona”.

YEMEN: FRANCIA E GRAN BRETAGNA CHIUDONO TEMPORANEMENTE LE AMBASCIATE (NoveColonne

ATG) Roma - Anche Gran Bretagna e Francia, oltre agli Stati Uniti, hanno temporaneamente chiuso al pubblico nei giorni scorsi la propria ambasciata in Yemen: la decisione è stata presa per motivi di sicurezza, in seguito alle minacce di attacchi da parte di gruppi che si dicono legati ad Al Qaeda. Secondo quanto riferisce la Bbc, le ambasciate di Gb e Francia sarebbero state chiuse dopo che le forze di sicurezza yemenite hanno perso le tracce di un convoglio di sei camion carichi di esplosivi ed armi. Il Giappone ha deciso invece di sospendere le attività consolari presso la propria ambasciata nel paese arabo, mentre, secondo quanto riferisce il quotidiano spagnolo El Pais, l’ambasciata tedesca a Sanaa ha chiuso al pubblico la propria sezione consolare, sempre ‘’per motivi di sicurezza’’

CINEMA, SUCCESSO PER GIUSEPPE TORNATORE IN CINA (NoveColonne

ATG) Roma - Trionfo di Giuseppe Tornatore in Cina, nell’ambito della prima edizione del festival “Da Venezia a Pechino. I grandi film”, organizzato a dicembre dall’Istituto italiano di cultura di Pechino e dalla Mostra internazionale del cinema di Venezia, diretta da Marco Mueller. Lo riporta il numero di gennaio di “Ciao, cultura italiana a Oriente”, il mensile curato dall’Istituto italiano di cultura di Pechino. “Il regista italiano, accompagnato da Mueller e dagli attori Margareth Madè e Francesco Scianna, ha presenziato a Pechino alle proiezioni all’Istituto, all’Accademia del cinema e al Moma Broadway cinemathèque del suo ultimo film, Baaria, candidato all’Oscar. A Tianjin – si legge - Tornatore ha inaugurato il cineclub Nuovo Cinema Paradiso, dedicato al suo film, nell’antica concessione italiana appena restaurata nella città portuale. Durante la settimana di Festival, Marco Mueller ed Enrico Magrelli, direttore della Cineteca nazionale, hanno incontrato gli studenti dell’Accademia e della Cineteca cinese”.

GIORNO MEMORIA, OVADIA AD AMBURGO LEGGE LEVI E KERTESZ (NoveColonne

ATG) Roma - In occasione del giorno della memoria, l’attore, drammaturgo, musicista e scrittore di origine ebraica Moni Ovadia sarà ad Amburgo per una lettura tratta da “I sommersi e i salvati”, ultimo saggio di Primo Levi, e da “Dossier K.”, autobiografia di Imre Kertész. Gli autori, entrambi sopravvissuti del campo di concentramento di Auschwitz, partono dalla propria esperienza personale per rispondere a quesiti più ampi e complessi: Levi analizza il rapporto tra oppressori e oppressi, mentre Kertész si interroga sui più grandi eventi della storia del Novecento. Ovadia, che ha iniziato la sua carriera artistica nel 1972 con il Gruppo folk internazionale, si esibirà presso l’Università di Amburgo il prossimo 25 gennaio. L’evento è organizzato dall’Istituto italiano di cultura in collaborazione con l’Istituto di romanistica dell’ateneo.