DA BARI A BUFFALO: LA VITA DEGLI EMIGRANTI PUGLIESI IN MOSTRA SIA ALLA FIERA DEL LEVANTE CHE AL BUFFALO STATE COLLEGE

 BARI - La Puglia e gli Usa uniti in una mostra. "Dear America" la grande mostra documentaria sull’emigrazione pugliese in Usa e sui pugliesi nei Gulag sovietici – per la prima volta in assoluto – è allestita in contemporanea a Bari e a Buffalo, nello Stato di New York. L’esposizione, che si articola in 23 pannelli divisi in 4 sezioni ed espone anche importanti reperti originali, è visitabile in lingua italiana a Bari presso lo stand del Consiglio Regionale padiglione 152bis della Fiera del Levante e in lingua inglese a Buffalo presso il Buffalo State College - University di New York. Il 26 settembre nel classroom building del Buffalo State College si svolgerà anche un seminario di studi, con la partecipazione di importanti studiosi italiani, statunitensi e russi. La mostra si avvale – circostanza anch’essa eccezionale – di un formidabile apparato critico-documentario, elaborato per l’occasione da tredici studiosi, italiani, statunitensi e russi che hanno realizzato tre pubblicazioni; la traduzione in lingua italiana del memoriale di Thomas Sgovio "Dear America!", la ristampa anastatica della prima edizione in lingua inglese di "Dear America" del 1979, e il libro-catalogo della mostra in italiano e inglese. Il memoriale di Thomas Sgovio ripercorre in una prosa semplice ma coinvolgente l’allucinante vicenda vissuta nell’inferno del Gulag di Kolyma; un documento di eccezionale comunicatività che si aggiunge degnamente ai memoriali dei russi Solgenitsin, Kersnovskaja, Salamov e dell’italiano Corneli. Il partenariato che ha dato vita al progetto annovera Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia, Teca del Mediterraneo - Biblioteca Multimediale e Centro di Documentazione del Consiglio Regionale (ente capofila), IPSAIC (referente scientifico), Vice Consolato Onorario d’Italia in Buffalo, Dipartimento di Storia e Studi Sociali del Buffalo State University College, signora Joanne Sgovio (vedova di Thomas), Edizioni dal Sud, con la collaborazione di St. Anthony of Padua Church in Buffalo, Società Storica di Buffalo e della Contea di Erie, Museo Storico di Stato di Mosca, Archivio Centrale dello Stato, Archivio di Stato di Bari. La mostra resterà aperta al pubblico, sia in Italia che in USA, fino al mese di dicembre. (aise)

CONDANNATO PER DIFFAMAZIONE CONTRO CASAGRANDE E RESTIFA (PDL) GIAMPIERO PALLOTTA ANNUNCIA IL SUO RICORSO IN APPELLO

 SYDNEY - Fondatore de "Il popolo degli italiani nel mondo inc. (IV circoscrizione estera)" Giampiero Pallotta ci informa oggi di essere stato condannato per diffamazione ai danni di Luigi Casagrande e Teresa Todaro Restifa, entrambi candidati del Pdl nella ripartizione Africa Asia e Oceania alle politiche del 2008 all’epoca dei fatti. Alla sentenza – emessa il 16 settembre scorso dalla Suprema Corte del New South Wales di Sydney – Pallotta farà appello - perché "il giudizio non è corretto" – forte di "documenti e del sostegno di alcuni testimoni che proveranno la mia innocenza. Dimostrerò inoltre che i miei accusatori sono dei millantatori". La Corte ha considerato diffamatorie le affermazioni di Pallotta circa il titolo di studio di Casagrande e quello nobiliare vantato dalla Todaro Restifa. "Luigi Casagrande – spiega l’accusato – nel suo CV, pubblicato anche su internet, afferma di aver conseguito la laurea d'ingegneria all'Università di Padova. Mentre l'Università di Padova in alcune email che mi ha inviato – e che posso esibire – lo smentisce". Quanto alla Todaro Restifa, "si fregia del titolo nobiliare di Baronessa, dama al merito del sovrano imperiale, corona di ferro del regno italico. Titolo non riconosciuto dallo Stato italiano che lo considera illegale ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge 3 marzo 1951, n. 178". (aise)

SI APRE A CHICAGO LA CONTINENTALE DEL CGIE E IL VICEPRESIDENTE SCIORTINO LAMENTA IL MANCATO COINVOLGIMENTO DEL COMITES

CHICAGO - È una lettera aperta piena di amarezza e dai toni non certo leggeri quella che il vicepresidente del Comites di Chiacago, Luigi Sciortino, ha indirizzato al vicesegretario del Cgie, Silvana Mangione. Quest'ultima sarebbe rea, per Sciortino, di aver organizzato la riunione della Commissione Continentale Paesi Anglofoni Extraeuropei del Cgie, che si è aperta proprio oggi a Chicago, senza aver avvisato il Comites locale. "Carissima Silvana, che piacere venire a conoscenza della tua visita a Chicago per la conferenza del Cgie, ma che rabbia averlo saputo da voci di corridorio e non per i canali istituzionali", esordisce Sciortino, il quale si chiede: "ma come si fa ad organizzare una conferenza di una Commissione Continentale del Cgie e non informarne il Comites della città nella quale si farà la conferenza stessa? E come si fa a trattare di soggetti importanti senza il contributo dei Comites che sono membri della comunità e li vivono quotidianamente sulla pelle?". Il vicepresidente del Comites ricorda l'incontro con la stessa consigliera del Cgie tenutosi lo scorso mese di giugno in Ambasciata. Allora, spiega, "noi di Chicago ti avevamo suggerito di fare una riunione speciale Cgie-Intercomites a Chicago e ti avevamo chiesto di usare la sede del Comites per un eventuale incontro con tutti i consiglieri da inserire nel programma. Vedo che hai accolto il suggerimento, deciso la data, il programma, ma non l’hai comunicato al Comites", osserva sdegnato Sciortino, che non manca di biasimare Silvana Mangione. "Nel 1991, 1998 e 2004 per le elezioni al Cgie non dimenticavi di chiamarmi a qualsiasi orario per avere i voti di Chicago che ti aiutavano a essere eletta e rieletta", rammenta. "Così pure durante la campagna elettorale a deputata nel 2006, ma ora hai dimenticato la mia email, il mio numero di telefono. Hai dimenticato tutto e tutti, esisti solo tu e la tua agenda personale. Sappiamo qual è e ce ne ricorderemo alle prossime elezioni", ammonisce. "Avremmo potuto discutere delle problematiche che tutti ben sanno", afferma, deluso, Luigi Sciortino, riferendosi alla "mancanza di fondi" e alla "chiusura della sede Comites", "ma, aggiunge, "come vedo, oggi i tempi son cambiati e si chiudono i fondi al Comites di Chicago per punirli! E voi", conclude il vicepresidente del Comites, "sareste la nostra voce a Roma?". (aise)

DOMANI A NORIMBERGA LA MANIFESTAZIONE CONTRO LA CHIUSURA DEL CONSOLATO

NORIMBERGA - Ci sarà la televisione bavarese domani, 19 settembre, a riprendere la manifestazione di protesta contro la chiusura del Consolato italiano di Norimberga. È quanto comunica oggi Romeo Catanese che, a nome del "Gruppo di coordinamento per il mantenimento del Consolato d'Italia in Norimberga" ribadisce l’invito a partecipare a tutti i connazionali. "Si sta avvicinando il momento cruciale di una battaglia importante", scrive Catanese. "Dopo la pausa estiva si riaprono le trattative tra il Ministero degli Esteri e tutti coloro a cui non piace l’idea di dover fare a meno di un servizio pubblico come il Consolato". La manifestazione inizierà alle 14.30 a Plärrer: da qui il corte partirà alle 15.00 in direzione Weisser Turm, Lorenzkirche, Hauptbahnhof, per finire di fronte alla sede del Consolato. (aise)

IL 25 E 26 SETTEMBRE LA SECONDA CONFERENZA NAZIONALE SULL’IMMIGRAZIONE.

Si svolgerà a Milano, i prossimi 25 e 26 settembre, la Seconda Conferenza Nazionale sull’Immigrazione dal tema “Tra identità e pluralismo culturale”. La manifestazione, che avrà luogo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, è organizzata dal Ministero dell’interno, in collaborazione con ANCI e con il supporto scientifico di Nomisma. La Conferenza promuove un confronto concreto tra i diversi portatori di interesse, italiani ed europei, pubblici e privati, che sono chiamati ad accompagnare le trasformazioni che l’aumento della multiculturalità induce nella composizione sociale, nei comportamenti culturali, nelle variabili economiche. Sono previsti interventi del sociologo Zygmunt Bauman, del Presidente del Censis Giuseppe De Rita, del Ministro dell’interno Roberto Maroni e del suo predecessore Giuliano Amato, del vicepresidente della Commissione UE Jacques Barrot, di molti sindaci e rappresentanti istituzionali italiani e stranieri.

MILANO: È STRANIERO UN ARTIGIANO SU SETTE. NETTA PREVALENZA NEI SETTORI DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA PELLETTERIA.

A Milano è straniero un artigiano su sette, un valore quasi doppio alla media nazionale. È quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, su dati del registro delle imprese aggiornati a settembre 2009 relativi alle imprese artigiane che operano nei settori tradizionali, effettuata in occasione della consegna del Premio Lanfredini, che premia gli artigiani di valore. Sono 473 i titolari d’impresa individuale di origine straniera che operano sul territorio milanese nei settori dell’artigianato tradizionale: confezionano soprattutto abbigliamento su misura (30,7% del totale artigiani stranieri e 39% del totale ditte di settore), borse e articoli da viaggio (19,2%, 38,6%) e oggetti in ferro, rame e altri metalli (10,6%). E la presenza straniera è particolarmente forte anche tra gli artigiani che si occupano della fabbricazione di calzature (28,6% degli artigiani attivi nel settore), di design industriale e di moda (18,9%). L’artigiano straniero a Milano è ancora in prevalenza uomo, anche se la presenza femminile sfiora il 40%, ed il 35,5% ha un’età compresa tra i 20 e i 39 anni. Sono cinesi (35,7%, più di uno su tre), egiziani (7,2%) e romeni (7%) ma anche sudamericani: peruviani (5,3%), argentini (3%) ed ecuadoriani (2,3%). I cinesi sono specializzati in articoli da viaggio e borse (49,7%), eseguono lavori di sartoria e confezionano abiti su misura (25,4%) o gestiscono lavanderie (8,9%). E in alcuni settori proprio i cinesi hanno superato o raggiunto gli italiani per nuove imprese: nelle sartorie (il 35,3% delle iscritte tra 1 gennaio e 31 agosto 2009 contro il 29,4% degli italiani), nella fabbricazione articoli da viaggio e borse (il 68,4% delle nuove iscrizioni contro il 31,6% italiane) e tra i calzolai (33,3% delle nuove iscritte ciascuno).

 UNESCO: A MONZA IL PRIMO FORUM SULLE INDUSTRIE CULTURALI

L’esclusiva cornice della Villa Reale di Monza ospiterà, dal 24 al 26 settembre, il primo forum mondiale dell'UNESCO dedicato alla cultura e alle industrie culturali: esponenti istituzionali, imprese, attori pubblici e privati, accomunati dalla volontà di valorizzare il sicuro apporto delle industrie culturali alla crescita economica, tema di evidente rilievo nella congiuntura internazionale attuale. “Creatività, innovazione ed eccellenza sono parole che piacciono all'Italia”, ha sottolineato il Ministro Frattini in un messaggio di saluto, ricordando che la promozione dell'industria culturale è tra i motivi della Presidenza italiana del G8. “Un rapporto tra cultura e impresa è la chiave anche per uno sviluppo sostenibile”, e quindi è fondamentale “anche per i Paesi emergenti”, soprattutto quelli nei quali “le importanti tradizioni legate all'artigianato possono dare vita a industrie culturali suscettibili di valorizzare le identità di quei popoli”. Ospitare questo forum in Italia, ha aggiunto il Ministro, “è in linea con l'impostazione che la Presidenza italiana del G8 ha dato ai propri lavori, privilegiando i temi dello sviluppo sostenibile e al rapporto con i Paesi emergenti”. “La scelta dell'UNESCO - gli ha fatto eco il Ministro dei per i Beni Culturali Sandro Bondi - è il segno del rinnovato ruolo e del prestigio che l'Italia svolge a livello internazionale”. Il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si è detto onorato di ospitare il forum, che “sarà un’occasione unica di riflessione per le persone, gli artigiani e le imprese culturali in un momento in cui la crisi economica non ha ancora finito di mordere le nostre carni”. Un invito al miglior svolgimento dei lavori è arrivato dal Vicedirettore Generale dell'UNESCO, Françoise Rivière, che non ha escluso che il Forum delle industrie culturali possa diventare un appuntamento periodico, da svolgersi proprio in Lombardia. Il forum, articolato in sessioni plenarie e seminari tematici, ruoterà attorno a tre ambiti generali: creatività, innovazione e eccellenza, declinati per ogni manifestazione dello spirito, da quelle tradizionali come l’arte o la poesia a quelle più moderne come il design e la moda. (ItalPlanet News)