AL VIA LA RASSEGNA ESTIVA DI APERITIVOCORTO AD ADRANO PER DIECI VENERDÌ I CORTOMETRAGGI PIU’ IN DEI MOVIEMAKER ITALIANI

 AperitivoCorto, il primo circuito nazionale dedicato ai cortometraggi italiani arriva ad Adrano, in provincia di Catania, dopo un anno di successi che ha portato i corti della prima stagione ad essere proiettati in 30 città in tutta Italia. A partire da venerdì 21 agosto 2009, alle ore 21,00 gli appassionati del genere dei cortometraggi si daranno appuntamento presso il centro di turismo rurale “Le Cisterne”, sito nella contrada Scolaro Cisterna, zona vigne, Adrano, ( Catania ), con ingresso gratuito, per assistere alla proiezione delle opere dei giovani moviemaker italiani. Alla prima serata sarà presente il sindaco di Adrano, Giuseppe Ferrante. Ogni venerdì, per dieci venerdì, 21 e 28 agosto, 4, 11, 18 settembre, 2, 16, 30 ottobre, 6 e 13 novembre, il pubblico trascorrerà una serata in cui il presentatore lo intratterrà con curiosità, svelerà i backstage dei corti e farà dei giochi a quiz sul cinema. Il format delle serate AperitivoCorto prevede un’ora e mezza di cortometraggi introdotti da una breve presentazione e in cui sarà importante il coinvolgimento del pubblico che sarà chiamato ad assegnare un voto ai corti proiettati. La continua espansione di AperitivoCorto testimonia l’interesse che questo genere artistico, il cortometraggio, può suscitare anche in un pubblico non cinefilo. L’obiettivo della rassegna è duplice: aiutare a diffondere la cultura del cortometraggio e, al contempo, fornire ai giovani autori la possibilità di confrontarsi con un pubblico diverso da quello di nicchia presente nei festival. Il sito della rassegna, www.aperitivocorto.it, come sempre ospiterà le schede dettagliate di tutti i cortometraggi selezionati e tutte le informazioni relative alla programmazione delle serate. AperitivoCorto è una associazione senza scopo di lucro nata nel 2006 a Milano che mira a promuovere i giovani autori impegnandosi a dar loro visibilità e promuovendo l’interscambio di esperienze e conoscenze, per incentivare una cultura della professionalità anche nel settore del film corto. (Addetto stampa - Melania Mertoli)

IERI SI È SVOLTA A CEFALONIA UNA COMMOVENTE CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE DEI MILITARI ITALIANI INABISSATISI CON LA NAVE ARDENA IN QUESTE ACQUE NEL 1943.

CEFALONIA - Su invito del dott. Brook ho avuto l'onore anch'io di partecipare,in rappresentanza del COMITES, insieme a molte Autorità italiane( Col.Cattaneo in rappresentanza dell'Ambasciata Italiana,la presidente dell'AssociazioneNazionale Superstiti della Divisione Acqui Graziella Bettini,la presidente dell'Associazione Italo-greca Mediterraneo Clotilde Perrotta e il presidente dell'Associazione Tecnica,Centro Studi Attività Subacquee Luciano De Donno) e greche (Prefetto di Cefalonia ed Itaca, il Sindaco di Argostoli ed altre autorità locali ) a bordo della Nave Procida della Marina militare Italiana. La nave Ardena il 28 settembre del 1943 trasportava da Cefalonia alla terraferma 840 prigionieri italiani della Divisione Acqui,diretti ai campi di concentramento nazisti. Carica oltre ogni limite di sicurezza (secondo ordini di Hitler e del gen. Lanz) affondò su una mina. Si salvarono tutti i 60 tedeschi imbarcati,ma soltanto 120 degli 840 prigionieri italiani. L'Ardena giace da allora con il suo triste carico di 720 giovani soldati italiani a 28 mt. di profondità al largo di Argostoli,dove ci siamo portati e dove oltre ai discorsi delle varie Autorità,si è svolta una funzione religiosa; sono state lanciate in mare corone ,tra cui una del COMITES. Un gruppo di studiosi sommozzatori,volontari dell'Associazione Submarna ci riporta i resti mortali dei nostri soldati,ancora visibili,dopo 66 anni di permanenza nelle acque di Cefalonia! Potrete prendere visione della cerimonia attraverso una documentazione fotografica ,che sarà a disposizione nella nuova nostra sede. (Pasquale D'Amico,Consigliere Comites)

AGRICOLTURA/VINIMILO 2009: AL VIA PRIMA EDIZIONE CONCORSO “LA VIGNA E IL VULCANO”

PALERMO – Nell’ambito della 29esima edizione della kermesse “ViniMilo 2009”, parte la prima edizione del concorso “La vigna ed il vulcano”, diviso in due sezioni e riservato ai viticoltori dell’Etna per premiare la vigna che meglio caratterizza il paesaggio del territorio interessato. Per partecipare, ci si potrà iscrivere fino al prossimo 31 agosto, scaricando il modulo di adesione dal sito del comune di Milo, www.comunedimilo.ct.it. Le domande potranno essere inoltrate ai seguenti recapiti: - per posta, inviando la richiesta di adesione al comune di Milo via Etnea 1, 95010 Milo, specificando nella busta concorso “La vigna ed il vulcano”; - per fax, inviando il modulo compilato al numero 095.955160; - per email, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. La valutazione del vigneto sarà effettuata da un’apposita commissione che si recherà sul posto dall’1 al 10 settembre. Al primo classificato di ciascuna sezione sarà consegnato un buono di 300 euro che potrà essere utilizzato per l’acquisto di materiale utile per la coltivazione del fondo, e sarà insignito come “Miglior vigneto 2009, concorso ViniMilo 2009”, titolo che potrà utilizzare sull’etichetta del vino prodotto. Il concorso è promosso dall’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste (Soat di Zafferana Etnea, Castiglione di Sicilia e Giarre), dal comune di Milo e dal Parco dell’Etna…. (Stefania Sgarlata)

BAMBINI RIFUGIATI: A PIEDI DALL’AFGHANISTAN A ROMA

Oltre 7 800 sono i minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia nel 2006, l’Istat parla addirittura di novemila minorenni irregolari sul suolo italiano. Da un lato queste cifre allarmanti, dall’altro l’indifferenza e l’ignoranza della gente. In mezzo, cittadini come Carlotta Mismetti Capua, una giornalista italiana che ha conosciuto ed accolto dei ragazzini afgani per dar loro un’altra possibilità. Ha condiviso la sua esperienza in un gruppo Facebook. Racconto.«Nel dicembre del 2008, ho incontrato su un bus, quattro ragazzini afgani. Mi ha colpito il loro sorriso, il razzismo del bus, la distrazione di tutti.Erano arrivati quella sera stessa, a piedi, la notte che il Tevere esondava. Quella sera li ho presi con me, ma le cose non sono andate come pensavo... ». La storia inizia sull’autobus 175. Nessuno voleva sedersi vicino a loro perché erano sporchi, stranieri, diversi. «La gente mormorava ah, questi rumeni assassini - continua Carlotta - ma non erano rumeni. Erano afgani. È facile giudicare le persone per categorie, le categorie uccidono le persone. E Il razzismo sta in un slip of the tongue, una lingua che scivola come dicono gli inglesi. E si è razzisti in un colpo, senza neanche accorgersene, prendendo un rumeno per un afgano, un minorenne per un killer, una persona che ha bisogno per un nemico». (cafebabel)

XV EDIZIONE DEL PREMIO RAGUSANI NEL MONDO 4/5 SETTEMBRE A RAGUSA

Una delle iniziative più interessanti ideate, promosse e realizzate dall’Associazione è quella relativa all’istituzione del Premio “ Ragusani nel Mondo “ ,assurto ad una notorietà che ha varcato gli angusti confini del territorio ibleo, per proiettarsi in un ambito regionale e nazionale come uno degli eventi che maggiormente promuovono l’immagine della Provincia di Ragusa. Il premio, giunto alla XV edizione, vuole rendere un pubblico omaggio, in modo semplice e spontaneo, a tutti quegli iblei che, al di là del concetto tecnico e classico di emigrazione, si sono affermati all’estero nel campo delle proprie attività imprenditoriali, professionali ed artistiche, dando lustro alla provincia di origine e contribuendo ad affermare ed esaltare nel mondo le doti di laboriosità, fantasia , intraprendenza , vivacità, inventiva, tipiche della nostra popolazione . Nata come “ festa dell’emigrato “, ed inserita in tale contesto nel programma dei festeggiamenti in onore del Patrono di Ragusa, che segnano il ritorno in città dei tanti ragusani emigrati, la manifestazione ha assunto nel tempo il profilo di un “omaggio al lavoro ibleo nel mondo”, attraverso la ricerca e la promozione di significative storie di successo , senza dimenticare quanti, pur non avendo la fortuna di salire alla ribalta della notorietà, hanno ugualmente realizzato una affermazione personale e professionale , rimanendo nel contempo fieri delle loro origini. Quattordici edizioni del Premio hanno portato nelle case iblee volti e figure di conterranei sconosciuti in provincia, ma con profili di vita assolutamente ricchi di significato e di esempio per tutti ed in particolare per le giovani generazioni. (Sebastiano D’Angelo)

 FEDI (PD): RIFORMA DEGLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA, CITTADINANZA, INFORMAZIONE E RAPPRESENTANZA. QUATTRO QUESTIONI PER L’AGENDA DEL COMITATO PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO DELLA COMMISSIONE AFFARI ESTERI DELLA CAMERA

 Per l’On. Marco Fedi sono quattro le problematiche di rilevanza generale da porre al centro della prossima agenda del Comitato per gli italiani all’estero. La riforma degli Istituti italiani di cultura, di cui si occuperà la stessa Commissione Affari Esteri della Camera, è per Fedi una questione prioritaria che richiede necessari e ulteriori approfondimenti. Analogamente, in sintonia con i lavori della I Commissione Affari Costituzionali, opportuno sarebbe porre in agenda le tematiche della cittadinanza, con particolare riferimento a quelle riguardanti le collettività italiane all’estero. Infine l’informazione e la rappresentanza. Sul primo punto è necessario affrontare i diversi aspetti della questione: da quelli riguardanti RAI ITALIA, e la convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a quelli dei contributi alla stampa italiana all’estero nelle sue diverse articolazioni. Sulla rappresentanza, infine, i tempi sono maturi per fare il punto sulle diverse proposte di legge riguardanti i Comites e il Cgie e arrivare ad una proposta condivisa di riforma della rappresentanza nel suo complesso, inclusa la riforma della legge elettorale che regola l’esercizio in loco del diritto di voto. Alla ripresa - ha concluso l’On. Marco Fedi – saremo chiamati in ogni caso ad affrontare la questione della rete consolare.

 BOSSI FRENA SULL' INNO, 'GIORNALISTI IN GALERA' COME BERLUSCONI, LANCIA IL SASSO, NASCONDE LA MANO ED ATTACCA LA STAMPA

(ANSA – USEF) "Dovrebbero metterli in galera, i giornalisti. Hanno inventato la storia dell'inno nazionale. L'avete capito, perché? Perché stiamo parlando di salari differenziati e territorializzati". Lo ha detto Umberto Bossi, parlando in Val Malene, in Trentino, alla festa provinciale della Lega Nord. Il leader della Lega è tornato sulla querelle dell'inno nazionale ribadendo che "i magistrati dovrebbero chiamare i giornalisti e metterli dentro". Ha quindi aggiunto: "I direttori dei giornali hanno pensato bene di inventare qualcosa di grave per la Lega - ha aggiunto Bossi - così il partito va in crisi. Sparano contro la Lega e contro Bossi - ha proseguito il ministro - senza capire che milioni di persone sono con noi, dal Piemonte al Friuli-Venezia Giulia".