IN PROGRAMMA IL 27 MARZO ALL’IIC DI COPENAGHEN L’EVENTO “COMITES PORTE APERTE”

COPENAGHEN – Si svolgerà lunedì 27 marzo, alle ore 18, presso l’Istituto Italiano di Cultura in Danimarca (Gjørlingsvej 11, Hellerup) l’evento “Comites Porte Aperte”, incontro con la locale comunità italiana.

L’iniziativa ha come obiettivo quello di far conoscere ai connazionali il ruolo del Comites di Copenaghen e ciò che esso fa. L’auspicio è inoltre quello di raccogliere eventuali idee proposte dai connazionali stessi per consentire al Comites di sviluppare progetti necessari e utili alla comunità italiana residente in Danimarca. Parteciperà anche il Consolato, cui i connazionali potranno fare domande direttamente. (Infor)

CITTADINANZA: INCONTRO INFORMATIVO DEL COMITES MARACAIBO A TRUJILLO

MARACAIBO - Presieduto da Corrado Richiusa, il Comites di Maracaibo ha organizzato un incontro informativo sulla cittadinanza giovedì prossimo, 16 marzo a Trujillo. L’incontro, aperto a tutta la comunità italo venezuelana inizierà alle 15.00 presso l’Hotel Plaza las Acacias. In questa occasione, i membri del Comites illustreranno requisiti e procedure per il riacquisto della cittadinanza e risponderanno alle domande dei presenti. (13/03/2023 aise)

CINEMA, IN UN CORTOMETRAGGIO IL VIAGGIO DELLE RADICI

Ancona – Inaugurata in occasione dell’8 marzo al Teatro Valle di Chiaravalle, in provincia di Ancona, “Ogni cosa è illuminata”, che presenta tre corti d’autrice. Il debutto con “Io e mia nonna” diretto e presentato dalla giovane regista italo-argentina Emilia Bastida. “Il film – riferisce Il Resto del Carlino - racconta il suo viaggio in Italia per incontrare la famiglia di sua nonna Rolanda, emigrata in Sudamerica a quattro anni: una storia che si espande in altre storie di migranti, prospettando un mondo senza frontiere”. La serata ha avuto il patrocinio anche del Comune di Recanati e la collaborazione del Museo dell’emigrazione marchigiana, in rappresentanza del quale è intervenuto Antonio Perticarini. La rassegna proseguirà mercoledì prossimo con il corto “Vicini” diretto da Federica Biondi e tratto da un racconto di Francesca Tilio. (NoveColonneATG)

DIECI ANNI DI PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO, MONS. PEREGO: I QUATTRO VERBI SUI QUALI INSISTE SEMPRE IL PAPA DOVREBBERO FORMARE LA NOSTRA AZIONE

ROMA – Oggi ricorrono i dieci anni di pontificato di papa Francesco. Un pontificato che è stato aperto dal viaggio a Lampedusa, “in quell’incrocio di sguardi, parole, silenzio e morte, e che dieci anni dopo vede ancora volti di morti e di sofferenza nel naufragio di Cutro”, dice il presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione Cei per le migrazioni, mons. Gian Carlo Perego aggiungendo all’Adnkronos come il Pontefice “invita all’accoglienza e a lottare contro ogni forma di sfruttamento. I migranti sono al centro del pontificato del Papa e come ha detto il card. Czerny sono davvero un sacramento, un luogo dove riconoscere la presenza del Signore”. Va ascoltato il suo impegno che “deve essere forte per tutti, ad accogliere, a tutelare, a promuovere e ad integrare. I quattro verbi sui quali insiste sempre il Papa e che dovrebbero formare la nostra azione ecclesiale, sociale e politica”, ha detto mons. Perego ricordando i tanti incontri con i migranti di papa Francesco: “in tutti gli incontri al centro c’è sempre stato l’impegno continuo per i migranti, i più deboli”. (Migrantes Online/Inform)

“LA BAMBINA CON LA VALIGIA”: EGEA HAFFNER A BELLUNO PER PARLARE DELL’ESODO GIULIANO DALMATA

BELLUNO - Egea Haffner a Belluno. La “bambina con la valigia”, simbolo e testimone dell’esodo giuliano dalmata nel secondo dopoguerra, sarà nel capoluogo sabato 18 marzo, ospite di un evento organizzato dall’Associazione Bellunesi nel Mondo e dalla sezione bellunese di Fidapa BPW Italy. Sarà l’occasione per parlare dei tragici eventi che segnarono l’Alto Adriatico durante il conflitto e dell’ampio processo di migrazione forzata dai territori passati sotto l’amministrazione della Jugoslavia che dal 1945 e per tutto il decennio successivo coinvolse migliaia di italiani. Residente a Pola (oggi in Croazia), nel maggio del 1945, a soli tre anni e mezzo, Egea Haffner perse il padre Kurt, scomparso per sempre dopo essere stato prelevato dalla sua abitazione dai titini. Da qui inizia la storia che un anno più tardi, nel luglio del 1946, vede Egea costretta, con la famiglia, a lasciare la propria città come profuga. Non ha ancora compiuto cinque anni. Prima di abbandonare Pola, lo zio le fa scattare una fotografia che diventa un’icona: Egea è ritratta con in mano un ombrellino e una valigia su cui compare un cartello che recita “Esule giuliana n° 30001”, numero che si riferiva agli italiani in quel momento residenti a Pola, la maggior parte destinata a lasciarsi ogni cosa alle spalle e a trasferirsi altrove. Proprio come Egea, che da quel momento inizia il suo esodo, prima in Sardegna, poi a Bolzano. La sua storia è stata anche raccontata in un libro, scritto con Gigliola Alvisi e intitolato appunto: “La bambina con la valigia. Il mio viaggio tra i ricordi di esule al tempo delle foibe” (Piemme, 2022). Un libro pensato per i ragazzi, affinché i più giovani possano avere coscienza di quei drammatici eventi vissuti da migliaia di persone. Affinché possa esserne mantenuto vivo il ricordo, lontano dalle strumentalizzazioni. L’incontro del 18 marzo (ore 17.00, presso Palazzo Bembo, a Belluno, con ingresso libero), vedrà la signora Haffner dialogare con Irene Savaris, membro di Fidapa e dell’Abm, per la quale è inoltre vicedirettrice del mensile “Bellunesi nel mondo”. L’introduzione sarà affidata a Patrizia Burigo, presidente del Comitato di gestione della Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, e a Barbara Dal Molin, presidente della sezione bellunese di Fidapa Bpw Italy. (13/03/2023 aise)

TURISMO DELLE RADICI, CATANZARO: INCENTIVO PER L’OCCUPAZIONE

Catanzaro - “Un progetto particolare che potrebbe essere definito come una nuova forma d'offerta turistica strutturata attraverso appropriate strategie di comunicazione che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore alla conoscenza della storia familiare e della cultura d'origine degli italiani residenti all'estero e degli italo-discendenti”. Lo scrive La Gazzetta del Sud riferendo che l’amministrazione comunale di Decollatura, nel Catanzarese, ha espresso il suo interesse per l’avviso del ministero degli Affari esteri e della Cultura finalizzato a creare sui territori un'offerta turistica rivolta ai viaggiatori delle "radici" e favorire la nascita di nuove figure professionali specializzate nella progettazione e promozione dei servizi relativi al turismo effettuato dagli emigranti, anche di più generazioni. “Un progetto che offre contributi a fondo perduto pari a 200 mila euro per finanziare venti progetti di valorizzazione del territorio. Il bacino di utenza di questa forma di turismo viene stimato in circa 80 milioni di persone, da cui ne discende come possano nascere interessanti iniziative sbocco occupazionali” aggiunge il quotidiano. L'avviso pubblico è indirizzato a gruppi di giovani e meno giovani, professionisti e/o studenti, in grado di creare un'offerta mirata alle esigenze dei viaggiatori delle radici, sulla base delle caratteristiche del proprio territorio di riferimento. I gruppi devono essere costituiti da un'aggregazione spontanea di persone fisiche (minimo 6 e massimo 15); almeno il 25% dei componenti dovrà possedere, alla data di presentazione della domanda, un'età compresa trai 18 e i 36 anni. Le figure professionali coinvolte potrebbero essere: guide ed accompagnatori turistici, genealogisti (cioè chi si occupa dell'origine e della discendenza di gruppi famigliari accertando e studiando i rapporti di parentela), travel designer (cioè chi è in grado di realizzare itinerari di viaggio personalizzati), addetti alla segreteria o amministrativo-contabili, creatori di contenuti ed esperti di comunicazione, nonché chef o esperti di cucina che possano tenere lezioni di cucina. (NoveColonneATG)