NON SOLO CORONAVIRUS: IL CILE STA SUBENDO UNA SICCITÀ SENZA PRECEDENTI

Oltre a dover affrontare la pandemia del coronavirus, il Cile sta facendo fronte ad un altro disastro, questa volta di natura ambientale: la siccità.

Nel 2019 le precipitazioni sono state inferiori dell'80% a Valparaíso e addirittura del 90% nel nord del Paese, a Coquimbo. Una situazione di emergenza, aggravata dal fatto che in questa parte di mondo il "diritto" all'acqua non è scontato. ©Karol Kozlowski /123RF Una crisi dentro una crisi. Il Cile centrale sta vivendo una grave siccità che sta privando molte persone dell'acqua. Rodrigo Mundaca il rappresentante di Modatima (Movimento per la difesa dell'accesso all'acqua, alla terra e alla protezione dell'ambiente) afferma che d'ora in poi saranno le autocisterne a rifornire il milione e mezzo di persone che sono a corto d'acqua. Ad essi vengono assegnati 50 litri al giorno per famiglia. Secondo la legislazione cilena l'acqua è un bene pubblico, in teoria. In pratica, le cose sono diverse. Nella stragrande maggioranza dei casi, i diritti di utilizzo sono nelle mani di manager privati. Di conseguenza, l'acqua oggi è qualcosa che si può "comprare". Si tratta di una situazione gravissima perché con una crisi sanitaria come quella del Covid-19, gli abitanti più poveri sono i primi ad essere a rischio. Il problema dell'acqua è stato uno dei temi delle manifestazioni del 2019, durante le quali i cileni hanno attaccato la dittatura del settore privato in diversi settori, tra cui la gestione delle acque. A prevalere è ancora il codice del 1981, stabilito in seno al governo di Pinochet. Oggi la legge dice che, anche se il diritto all'acqua viene concesso a questi privati, lo Stato ha ancora un certo controllo sull'acqua. Vista la situazione però, non si direbbe... (Redazione Easyviaggio)

ASSOTURISMO: DL LIQUIDITÀ INSUFFICIENTE PER LE IMPRESE DEL TURISMO

ROMA - “Il Dl Liquidità, così com’è, non è utile a sostenere le imprese del turismo nella fase più critica della loro storia”. A dichiararlo è il Presidente di Assoturismo, Vittorio Messina, che ha spiegato come questo provvedimento “non solo è ridimensionato rispetto alle aspettative iniziali, ma non tiene conto dell’azzeramento dei ricavi degli operatori del settore. Imprese e professionisti di tutti comparti, dalle agenzie di viaggio alla ricettività alberghiera ed extralberghiera, passando per somministrazione, servizi e trasporti turistici, hanno visto cancellarsi completamente i propri fatturati, senza prospettive di ripresa a breve termine”. “Per il turismo, infatti, la Fase 2 è ancora un miraggio - spiega Messina -: il mercato internazionale è bloccato, ed è difficile che i flussi di viaggiatori tornino a regime prima del 2021. Il nostro sarà il periodo di inattività forzata più lungo di tutti i comparti. In questo scenario, l’intervento del governo, più che liquidità, fornisce un indebitamento che molti operatori non sono in grado di sostenere.” “Bisogna fare molto di più - conclude Messina -. Per le imprese del turismo, bisogna alzare decisamente la soglia dei prestiti garantiti al 100%, portandola da 25mila ad almeno 50mila euro, e prevedere almeno una parte in fondo perduto ed un sensibile allungamento dei tempi di restituzione rispetto a quelli previsti. Le procedure per l’accesso ai benefici, poi, vanno sburocratizzate al massimo. Soprattutto, serve un fondo di emergenza per il turismo, attraverso cui riconoscere alle agenzie di viaggi un indennizzo proporzionale al decremento di fatturato registrato durante l’emergenza e coprire le insolvenze e i fallimenti degli operatori della filiera. Ci sono migliaia di imprese – e quindi di posti di lavoro - a rischio”. (aise)

SU FACEBOOK IL VIDEOMESSAGGIO DEL SEGRETARIO GENERALE DEL CGIE MICHELE SCHIAVONE AD UN ANNO DAL PRIMO SEMINARIO DEI GIOVANI ITALIANI NEL MONDO

ROMA – Il Segretario Generale del Cgie, Michele Schiavone, in un video su Facebook nel giorno di Pasquetta ha voluto ricordare, ad un anno di distanza, il primo Seminario dei giovani italiani nel mondo, organizzato a Palermo nell’aprile 2019 proprio dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. “Ricordo con estremo piacere i giorni di questo grande incontro e in particolare l’energia e la voglia di vivere di questi 115 ragazzi venuti da ogni parte del mondo per parlare dei loro Paesi, delle loro storie e di un’Italia che vivono seppur da lontano”, ha esordito Schiavone sottolineando come proprio questo triste momento di chiusura quasi globale per l’epidemia possa in realtà essere utilizzato per riflettere sul potenziale dei nostri connazionali sparsi per il mondo. “Il lavoro iniziato un anno fa da questi giovani, con le loro grandi aspettative, è in parte diventato tortuoso. Avevamo messo in agenda una conferenza dedicata anche a loro, ma rinviata per note ragioni in attesa del ritorno alla normalità; lo scopo di questa conferenza era appunto quello di accorciare le distanze sociali e culturali facendovi rientrare il lavoro di questi ragazzi”, ha aggiunto Schiavone ricordando le migliaia di italiani bloccati in Australia che non sono potuti rientrare per le festività pasquali e gli altrettanti connazionali in giro per il resto del mondo che non hanno avuto l’opportunità di far ritorno in Italia. “Ci saranno tempi migliori e nella nostra resilienza ci sarà la possibilità di dare un contributo nuovo all’Italia: il rientro alla normalità ci vedrà impegnati nel ricostruire quella che è stata l’epoca del boom economico della metà del secolo scorso. Con la nostra forza, la nostra volontà e abnegazione potremo essere utili al nostro Paese”, ha concluso Schiavone. (Inform)

VECCHI (PD): SODDISFAZIONE PER LE PRIME MISURE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

Roma -"Nelle scorse ore la commissione Bilancio del Senato, nell'esaminare il Decreto "Cura Italia", ha accolto alcune importanti proposte, formulate dai senatori Alessandro Alfieri e Francesco Giacobbe (PD) - di concerto con il Dipartimento "Italiani nel Mondo" del Partito Democratico - e da altri esponenti della Maggioranza di Governo - relative al sostegno agli italiani che vivono e lavorano all'estero." Così l’8 aprile il Responsabile del Partito Democratico per gli italiani nel mondo Luciano Vecchi. "Si tratta, in particolare - continua l'esponente Democratico - di uno stanziamento aggiuntivo di 4 milioni di euro per l'assistenza ai cittadini all'estero in condizioni di indigenza o di necessità, e di un milione per la tutela della sicurezza dei cittadini presenti all'estero in condizioni di emergenza”. "È stato poi approvato un Ordine del Giorno del Partito Democratico con cui si chiede al Governo di riconoscere ai lavoratori italiani "frontalieri", laddove non siano già tutelati dal paese in cui lavorano, l'accesso all'indennità di malattia, agli ammortizzatori sociali e ai congedi parentali, alle stesse condizioni riconosciute ai lavoratori impiegati nel territorio nazionale." "Si tratta soltanto di un primo ma significativo insieme di interventi che devono cercare di tutelare al meglio i nostri connazionali in questa difficile fase storica." "Stiamo lavorando - ha concluso Vecchi - con l'insieme delle Rappresentanze degli italiani nel Mondo - affinché, anche con i prossimi provvedimenti legislativi, si cerchi di dare risposte concrete a coloro che sono in difficoltà e si valorizzino nel contempo le nostre comunità all'estero nell'opera di promozione del nostro Paese e della sua economia".(NoveColonneATG)

IL PENSIERO DEL CGIE RIVOLTO AGLI ANZIANI DI “HOGAR ITALIANO” IN CILE

ROMA – In giro per il mondo la rete associativa italiana ha costruito nel tempo e continua a erigere strutture ospedaliere e di ricovero per i nostri connazionali. Antiche ma ancor vive sono queste opere di mutualismo, che si rinnovano con le generazioni tenendo alto lo spirito solidaristico e identitario della cultura sociale italiana, In questo periodo caratterizzato dall’ epidemia del Coronavirus queste oasi di rifugio, ovunque, sono un punto di riferimento per i nostri connazionali più fragili e bisognosi di cure. Dal Comites di Santiago del Cile il Presidente Claudio Curelli ci giunge notizia della diffusione di un focolaio di COVID-19 nella casa di riposo per anziani “Hogar Italiano” situata nel comune di Nunoa, dove sono morti due ospiti mentre 18 risultano contagiati. L’amministrazione comunale di questa cittadina ha assicurato ogni aiuto per il recupero medico sanitario della struttura ed è in contatto con la nostra rappresentanza diplomatica e le rappresentanze italiane in Cile e con il CGIE. I funerali delle vittime si sono già svolti. Il pensiero dei Consiglieri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero è rivolto ai nostri connazionali in cura e ricoverati a causa del Coronavirus. (Inform)

LA MARCA (PD): ANCHE DAL CANADA SOSTENIAMO LA CROCE ROSSA ITALIANA

Roma - “Mentre la pandemia causata dal Coronavirus continua la sua devastante diffusione in tutto il mondo, in Italia si conduce ormai da settimane una battaglia senza tregua. Migliaia di persone sono già morte e migliaia combattono ogni giorno contro le conseguenze di questa terribile malattia. Medici, infermieri, operatori sanitari e volontari sono in prima linea e mettono la propria vita in pericolo per aiutare e sostenere i malati e i cittadini più fragili e vulnerabili. L'esperienza che in Italia si sta facendo, per altro, è molto utile ai Paesi che ora si trovano ad affrontare gli stessi problemi, compresi i nostri. Gli impatti umani ed economici di questa pandemia, tuttavia, si fanno sentire nell'intera società italiana e le esigenze sono enormi”. Lo afferma Francesca La Marca, deputata del Pd eletta all’estero. “La Croce Rossa Italiana, nell'ambito del Dipartimento della Protezione Civile, è in prima linea nella risposta all’emergenza sanitaria e sociale - continua La Marca -. Per questa ragione, in qualità di italo-canadese e di deputata eletta nel Parlamento italiano per la ripartizione Nord e Centro America, aggiungo il mio appello a quello dell'Ambasciata d'Italia in Canada per la raccolta fondi in favore della Croce Rossa Italiana, con la collaborazione della Croce rossa canadese. Le donazioni raccolte aiuteranno i cittadini più vulnerabili a ricevere cure e sostegno urgenti e forniture mediche e sanitarie”. (NoveColonneATG)