ALL’IIC DE LA VALLETTA "LE TRADIZIONI GASTRONOMICHE SICILIANE LEGATE ALLE FESTE RELIGIOSE" LA VALLETTA\ - Mercoledì prossimo, 14 dicembre, a partire dalle ore 18.30, il Salone dell’Istituto Italiano di Cultura de La Valletta ospiterà la conferenza di Francesca Settipani su "Le tradizioni gastronomiche siciliane legate alle feste religiose". L’appuntamento rientra nell'ambito del ciclo "La scatola magica", che, per questo mese di dicembre, è dedicato alla regione Sicilia e alle sue tradizioni gastronomiche, che affondano le loro radici nell’antichità. Isola al centro del Mediterraneo e luogo di arrivo o di transito per decine di culture e popoli, già dai tempi dell'Antica Grecia, in Sicilia si trova uno stile ben preciso di abitudini culinarie, sempre aperto all’arricchimento di nuovi sapori e profumi a seconda del periodo e degli approdi, che mostra dunque tracce e contributi di tutte le culture che si sono stabilite in Sicilia negli ultimi due millenni. Molte pietanze e dolci della tradizione siciliana sono strettamente legati a momenti religiosi oltre che, soprattutto in passato, alle stagioni. Francesca Settipani, palermitana, architetto e graphic designer, ma anche grande appassionata di cucina, farà scoprire la gastronomia siciliana, risponderà a tutte le domande dei presenti e li guiderà in un itinerario "gustoso", con qualche assaggio e buon vino. (aise)
 
DA DOMANI A COLONIA LA MOSTRA FOTOGRAFICA DEL LICEO ITALO SVEVO
 
COLONIA - Si è inaugurata oggi, 11 dicembre, nella sede del Centro Internazionale OffeneWelt Mondaperto a Colonia, la mostra conclusiva del workshop fotografico 2016, al quale ha partecipato un gruppo di alunni del Liceo Italo Svevo di Colonia. La mostra, realizzata grazie al patrocinio dell'associazione OffeneWelt Mondoaperto che ha anche sostenuto finanziariamente il progetto, s'intitola: “Morgen ist der erste Tag vom Rest deines Lebens (Domani è il primo giorno del resto della tua vita)” - adottando un detto indiano che è poi diventato anche il motto dei ragazzi che hanno partecipato al workshop. Il workshop, che ha visto la partecipazione della fotografa Francesca Magistro (laureata alla University of South Wales, Newport), che ha curato la parte tecnica fotografica, e del giornalista Maurizio Libbi per la creazione dei testi, ha voluto essere per i ragazzi un momento di riflessione su se stessi: un "viaggio" nel passato (dei genitori emigrati in Germania) nel presente e nel futuro. Una (ri)scoperta del mondo della fotografia al servizio del pensiero. E il risultato fotografico/artistico è stato sicuramente di tutto rispetto. La mostra fotografica vuol essere un momento di dialogo e di scambio al quale sono invitati tutti gli interessati. L'ingresso è libero. (aise)
 
SUCCESSO PER LA PRIMA SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA A SEOUL: IL BILANCIO DELL’AMBASCIATA
 
SEOUL - Successo per gli eventi realizzati a Seoul in occasione della prima Settimana della Cucina italiana nel mondo, dal 21 al 27 novembre scorsi. “L’intensa e articolata programmazione ha messo in luce la ricchezza, la varietà e il fascino della tradizione enogastronomica italiana”, sottolinea l’Ambasciata in una nota. “Notevole l’interesse riscosso presso ambienti ed interlocutori diversificati della società coreana”. Tra le iniziative da ricordare l’Ambasciata cita la conferenza sulla dieta mediterranea alla Seoul National University; una serata in Residenza con dieci prestigiose cantine dell’Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi; l’evento di promozione e di degustazione dei vini Simply Italian Great Wines; una rassegna di film e una mostra fotografica dedicate al cibo; l’Italian Wine Festival in 6 ristoranti italiani; una master class nella scuola di cucina IFSE di Seoul; il conferimento del riconoscimento ‘Ospitalità Italiana’ a 6 nuovi ristoranti italiani, in aggiunta ai 13 già certificati; un seminario sulla sicurezza alimentare con la partecipazione del Presidente di Assica, del Ministero della Salute e di Assolatte, che ha permesso di valorizzare la produzione italiana di salumi e formaggi. “Tutto questo, - ricorda, concludendo, l’Ambasciata – sullo sfondo di una performance eccellente dell’export italiano di prodotti agroalimentari: 116 milioni di Euro nei primi sette mesi del 2016, con una crescita del 24% rispetto allo scorso anno”. (aise)
 
FORMAZIONE ITALIANA NEL MONDO - REGNO UNITO - CRESCE LA SCUOLA ITALIANA DI LONDRA: DAL 2017 AVRA' ANCHE LA SCUOLA MEDIA
 
l’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Pasquale Terracciano, ha inaugurato il 6 dicembre la nuova sede della Scuola italiana a Londra, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie ai fondi reperiti da parte dello stesso Ambasciatore Terracciano, che negli ultimi 3 anni ha raccolto oltre 1 milione e mezzo di sterline, da donatori privati, molti dei quali hanno contribuito durante una serie di galà di beneficienza ospitati in Ambasciata. La Scuola, fondata nel 2011 da un gruppo di genitori e privati che hanno creduto fortemente nel progetto, è riuscita – grazie al sostegno dell’Ambasciata e del Consolato Generale d’Italia a Londra - a crescere nel corso degli anni, passando da un corpo studentesco contenuto ad un centinaio di iscritti. La SIAL può contare su un programma bilingue e a doppio curriculum (italiano e britannico) che consiste in un ciclo di nursery e reception che poi prosegue con la scuola primaria della durata di cinque anni. L’Ambasciata ha sostenuto la SIAL non solo nel fund-raising, ma anche con le Autorità italiane, nell’ottenimento della parificazione alle strutture scolastiche nazionali da parte del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, oltre che con quelle britanniche. La Scuola è stata peraltro oggetto di un’accurata ispezione da parte dell’organo di controllo e certificazione scolastica UK Ofsted: nel gennaio del 2016, la scuola ha ricevuto i risultati del rapporto che ne attestano il pieno adempimento di tutti i parametri e l’eccellenza in alcuni ambiti, in costante sviluppo. Nel corso della cerimonia di inaugurazione è stato annunciato che a partire dal settembre 2017 la scuola inaugurerà anche il ciclo delle scuole medie, aumentando dunque l’offerta formativa a favore di una comunità di italiani in continua crescita. Nel discorso d’inaugurazione, L’Ambasciatore ha osservato, “in tempi d’incertezza come quelli che viviamo, un progetto come questo è un ponte tra il nostro sistema scolastico italiano ed il Paese che ci ospita.”(09/12/2016-ITL/ITNET)
 
PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - PICCININI(INCA CGIL):"SPIRAGLI PER INTERVENTI SU MONTI-FORNERO, FRONTALIERI IN SVIZZERA: CILIEGINA SULLA TORTA. COMITES/PATRONATI: COERENTI CON LA LEGGE"...
 
Di questioni sul tappeto che interessano anche gli italiani all'estero ce ne sono in abbondanza, anche se solo per talune si citano i connazionali all'estero. Ma il mondo è interconnesso e gli italiani all'estero partecipano pienamente a questa condizione. Anzi, spesso sono in prima linea !. Stiamo parlando della previdenza del presente e del futuro, ma anche del lavoro di oggi e di domani, del welfare, delle strategie sindacali in un'Europa che va perdendo colpi sulla sicurezza sociale dei cittadini europei e dell'annosa questione, sulla eleggibilità o meno degli operatori di Patronato - molti dei quali, ormai, sono nati all'estero - negli istituti di rappresentanza e nello specifico del "caso" Francia.... Argomenti al centro di una video intervista con la Presidente del Patronato INCA della CGIL, Morena Piccinini. In primo piano, naturalmente, l'accordo Governo/sindacati che ha definito alcuni punti della piattaforma sindacale unitaria, una "concreta" ripresa delle relazioni con le parti sociali, da cui emergono alcuni benefici, alcuni dei quali, però, non trovano il pieno assenso dei cittadini italiani, anche all'estero. Forte - ad esempio - lo sconcerto, espresso in migliaia di post su facebook, dei pensionati e, soprattutto dei prossimi pensionandi sulle modalità "onerose" della flessibilità in uscita a cui i sindacati hanno apposto la loro firma. Netta la risposta della Presidente del Patronato della CGIL, "i sindacati non accettano condizioni onerose. I lavoratori tutti stanno "subendo" condizioni impossibili per l'accesso alla pensione, perchè - sottolinea - nel 2011 con il governo Monti l'intervento sulle pensioni è stata una grande cambiale firmata all'Europa, con risparmi calcolati per i prossimi 20 anni. Ed è su quell'impegno che si è retto e si regge - in larga misura anche oggi - il patto di risanamento dei conti del nostro paese, prevalentemente attraverso il capitolo pensionistico." Dunque, spiega Morena Piccinini, la vera difficoltà è riuscire oggi a scardinare alcuni fattori che hanno costituito base fondante della manovra Monti Fornero, e che hanno innescato un processo perverso di innalzamento dei requisiti per l'anzianità e per l'età. E la piattaforma sindacale dice proprio questo: l'impegno a tornare ad un sistema di flessibilità"....(vedi:http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=41623 ) Frontalieri: "... la Svizzera è l'ultima ad arrivare dopo una lunga serie di Paesi e trae forza dal fatto che sulla stessa linea vi siano Paesi membri dell'Unione. Per cui si sente legittimata ad agire in tal senso. Con ciò - fa presente - "non voglio scusare il voto svizzero, però è la ciliegina sulla torta". (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=41669 ) Patronati/Comites : dimissioni operatori ACLI FRANCE, dimissioni Pres.Comites Parigi (pres. INCA Francia) "...."Si tratta di due situazioni diverse, afferma Piccinini. Il presidente del Comites di parigi è il presidente di un patronato, e ci può piacere o meno è previsto dalla legge che chi ha incarichi di questa natura, come nel caso del presidente, non è compatibile con incarichi di rappresentanza nel Comites. Ripeto, ci può piacere o meno, ma il Presidente dell'INCA francese è stato coerente con questa indicazione ed ha chiarito che questo vincolo è stato confermato, avendo la conferma dell'interpretazione , per cui ha rassegnato le proprie dimissioni." "La legge però - aggiunge la Presidente dell'INCA "non dice che si estende anche ad altri operatori, semplici dipendenti dei patronati, e non dicendolo rimane alla libertà individuale decidere nella propria strategia: se chiedere ai dipendenti del patronato di quelle realtà di esercitare o no il diritto ad una opzione di rinuncia." Noi dell' INCA, - sostiene Piccinini, non ne vediamo il motivo, nella misura in cui la legge non lo vieti anzi lo permetta e nella misura in cui ci sia la disponibilità individuale di militanza, di rappresentanza, di collegamento con le comunità di emigrati in quei singoli paesi. (http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=41697 )...(M.F.-ITL/ITNET)