MEET THE NEW ITALIANS OF NEW YORK NEW YORK - “Meet the New Italians of New York” è un progetto promosso dal Consolato Generale d’Italia a New York con l’obiettivo di coinvolgere la nuova generazione di migranti italiani e favorirne la partecipazione alle attività delle Istituzioni del Sistema Italia. Il progetto si articolerà in un ciclo di incontri – a cadenza mensile, tutti in Consolato Generale – dove i più significativi esponenti della comunità italiana, affermatisi professionalmente nei vari settori del tessuto sociale e lavorativo newyorkese, incontreranno i giovani italiani residenti a New York. Ciascun evento, dedicato a un settore specifico (arte, architettura, moda, medicina, finanza, ristorazione, sport), sarà concepito come una conversazione informale tra professionisti e giovani, offrendo a questi ultimi l’occasione per discutere i loro possibili percorsi di carriera, le eventuali opportunità e le tendenze nell’ambito oggetto dell’incontro. Al giovane pubblico verrà data la possibilità di intervenire e fare domande, seguendo così un approccio simile al “mentoring”. Ciascun evento vuole costituire un’occasione per avvicinare la nuova generazione di italiani alle attività del Consolato, fornendo loro al contempo l’opportunità di interagire con chi, in situazioni analoghe, è arrivato negli Stati Uniti ed è riuscito ad affermarsi in una città complessa come New York. Attraverso il ciclo di incontri, il Consolato “intende presentarsi ai giovani italiani residenti nella tri-state area come punto di riferimento nel loro percorso di integrazione e come luogo di incontro e di scambio di idee”. Si comincia il 10 dicembre alle 18.30: a presentare l’iniziativa sarà il Console Generale d’Italia a New York, Natalia Quintavalle. “Meet the new Italians” entrerà nel vivo nel 2016 con 9 incontri dedicati alla medicina (gennaio), moda (febbraio), economia (aprile), lavoro (maggio), arte (giugno), istituzioni (settembre), cucina (ottobre) sport (novembre) musica (dicembre). (aise)
 
"TERRA MATTA": VINCENZO PIRROTTA PORTA L'AUTOBIOGRAFIA DI VINCENZO RABITO IN AUSTRALIA
 
SYDNEY - Nel quadro del Double Belonging Italian Australian Cultural Festival 2015, l’Istituto Italiano di Cultura di Sydney si è fatto promotore dello spettacoloTerra matta", una produzione teatrale della Compagnia Teatro Stabile Città di Catania. La pièce, alla sua prima australiana, è l’ultimo capitolo di una vicenda iniziata nel 1967 quando Vincenzo Rabito, andato in pensione, decise di scrivere la sua autobiografia, malgrado fosse quasi analfabeta. Seduto a un tavolo di fronte alla Olivetti Lettera 22 lasciata a casa dal figlio Giovanni - che era andato a studiare a Bologna - tasto dopo tasto, sillaba dopo sillaba, in tre anni compose un diario utilizzando un linguaggio praticamente inventato, che va addirittura oltre il cosiddetto italiano popolare fino a formare una sua lingua originale, fatta di dialetto, italiano e trascrizioni fonetiche da lui stesso inventate. Si tratta della cronaca, lunga più di mille pagine, di una vita di lavoro e sacrifici, inframezzata dalle esperienze della guerra (1915-18) e dall’emigrazione in Africa negli anni ’30 e in Germania negli anni ‘40, prima per sostentare la madre vedova e i sei fratelli, poi per mantenere la sua propria famiglia e permettere ai tre figli di studiare e affrancarsi dalla miseria. Grazie alla tenacia del figlio Giovanni, il diario, dapprima rifiutato da molte case editrici, fu presentato nel 1999 presso l’Archivio Diaristico Nazionale e l’anno dopo vinse il primo premio al concorso Pieve Saverio Tutino per la diaristica. Dopo un massiccio lavoro di editing, nel 2007 fu pubblicato da Einaudi. Nel 2009 Vincenzo Pirrotta ha riadattato il testo per il palcoscenico e infine nel 2012 Costanza Quatriglio e Chiara Ottaviano ne hanno fatto una riduzione cinematografica. Poiché il teatro ha tempi diversi da quelli del romanzo, il regista Vincenzo Pirrotta ha riadattato il diario creando delle scene che condensano la storia e sviluppano le varie epoche raccontate, dando una impronta grottesca al suo lavoro perché, ha dichiarato, "lavorando sul grottesco potevo rendere vivi i personaggi di Rabito". Le scene sono molto semplici e il lavoro poggia quindi soprattutto sui movimenti corporei e sulle voci degli attori. Lo spettacolo debutterà dunque in Australia, dove sarà in scena da giovedì 17 a sabato 19 dicembre, presso l’Auditorium dell’Italian Forum di Norton Street, a Leichhardt. Oltre alla regia di Vincenzo Pirrotta, si segnalano i costumi di Giuseppina Maurizi, le musiche di Luca Mauceri, le coreografie di Alessandra Luberti e le luci di Franco Buzzanca. In scena lo stesso Vincenzo Pirrotta, insieme a Lucia Portale, Marcello Montalto, Alessandro Romano e Mario Spolidoro. (aise)
 
DA MATINO A TRICASE: "LA VALIGIA DELL'EMIGRANTE" È ITINERANTE IN PUGLIA
 
LECCE - La "Valigia dell'Emigrante" per rileggere, in chiave critica e attuale, il fenomeno migratorio del Sud Italia negli anni Settanta attraverso i materiali raccolti all'interno di un archivio privato inedito. Si è tenuta nel fine settimana di sabato 28 e domenica 29 novembre presso il "Mirabilia Dei Apulia" di Matino, in provincia di Lecce, la mostra che ha accolto testimonianze dirette, documenti, carteggi, foto e un nutrito corpus di opere serigrafiche. "La Valigia dell'Emigrante" ha presentato inoltre la collezione serigrafica e i collage visivi realizzati da Franco Gelli a metà degli anni Settanta per Antonio Negro, all'epoca insegnante in Svizzera e ad oggi proprietario dell'archivio. Tutta la documentazione raccolta all'interno de "La Valigia dell'Emigrante", un progetto coordinato da Alberto Piccinni e curato nell'archiviazione e allestimento rispettivamente da Michela Frontino e Roberta Fiorito, è stata predisposta all'interno di quattro moduli installativi - quattro valigie per l'appunto, come suggerito dal titolo - per leggere nella filigrana del lavoro artistico di Gelli una stagione culturale cruciale per il Meridione ed offrire così al visitatore un percorso di intima riflessione su quattro differenti topic che scandiscono le aree tematiche del suo racconto e fanno il punto su Sud ed emigrazione. La storia di Antonio. Franco Gelli e la valigia. Il "sogno" svizzero. Scuola e Infanzia. Quattro "suitcase" corredati da totem, infografiche e installazioni audio, hanno trasformato il suo nomadismo in occasioni di arricchimento e nuovo stimolo progettuale accogliendo ad ogni sua tappa testimonianze di esperti e studiosi, oltre che laboratori didattici. Dopo Matino, la mostra si trasferirà a Tricase, presso il Centro ex Acait, dal 4 all'11 dicembre. Il progetto espositivo itinerante è promosso e realizzato dalle associazioni culturali U.P.E. Matino e Zig grazie al finanziamento della Regione Puglia ai sensi del Piano 2014 previsto dalla legge regionale 11 dicembre 2000, n. 23 "Interventi a favore dei Pugliesi nel Mondo". (aise)
 
“PREMIO FONDAZIONE CASA AMERICA 2015 – LA MIA AMERICA LATINA”, ESPOSTE LE OPERE DELLA PRIMA EDIZIONE DEL CONCORSO
 
GENOVA – Al Galata Museo del Mare di Genova mostra di pittura e fotografia del concorso “Premio Fondazione Casa America 2015 – La mia America latina” organizzato dalla Fondazione Casa America e dalla Fondazione De Ferrari, nell’ambito delle manifestazioni per i 15 anni di attività di Casa America e con l’intento di dare un contributo alla valorizzazione dell’arte contemporanea nel territorio italiano attraverso la conoscenza dell’America latina. La mostra , inaugurata il 28 novembre , potrà essere visitata fino al 13 dicembre. L’idea del concorso è nata e si è sviluppata nell’ambito delle manifestazioni per i 15 anni di attività della Fondazione Casa America grazie a un team di appassionati volontari che si è tradotto nella giuria del concorso costituita da Raimondo Sirotti, pittore; Luciano Caprile, critico d’arte; Giancarlo Pinto e Leo Lecci rispettivamente docenti di Fotografia applicata e Storia dell’Arte contemporanea all’Università di Genova; Gianfranco De Ferrari, editore; Carlotta Gualco, direttrice del Centro In Europa e coordinatrice delle attività della Fondazione Casa America; Silvia Ambrosi, fotogiornalista e Rossella Soro, curatrice di mostre. La risposta degli artisti al bando del concorso è stata più che positiva ed ora offre una serie di testimonianze ricche di spunti affascinanti nella loro diversità con un intreccio altamente espressivo di culture diverse. Le opere arrivano un po’ da tutta Italia e numerosa è la “rappresentanza latinoamericana” con artisti originari del Brasile, Colombia, Ecuador, Messico, Repubblica Dominicana, Uruguay e Venezuela. Per la visione completa delle 97 opere segnalate e selezionate dalla giuria, la Fondazione Casa America dedica un numero speciale, interamente a colori, della sua rivista periodica “Quaderni di Casa America” che sarà disponibile nei prossimi giorni. Il concorso, per la sezione pittura, è stato vinto da Silvana Franco con l’olio su tela “Pantanal: umida è la terra” e per la fotografia da Tanja Di Piano con il dittico “Stagioni diverse”. Una loro personale è allestita parallelamente alla collettiva dei 46 artisti segnalati, nella cosiddetta Passeggiata delle rampe del Galata Museo del Mare. (Inform)
 
A PONTE NELLE ALPI SERATA SULL’EMIGRAZIONE DI IERI E DI OGGI PONTE NELLE ALPI
 
(Belluno) – Uno sguardo su più fronti per cercare di capire caratteri e tendenze dei flussi migratori tra storia del passato e dinamiche del presente. Su queste direttrici d’indagine lo scorso giovedì 26 novembre si è svolta un’interessante serata alla Biblioteca civica di Ponte nelle Alpi, organizzata dalla locale Famiglia ex emigranti, guidata da Fulvio De Pasqual, in collaborazione con il Comune e il circolo Astra. Relatori dell’incontro erano la prof.ssa Liana Bertoldi Lenoci, già docente universitaria a Bari e Gorizia, e il giornalista Dino Bridda, direttore responsabile della rivista “Bellunesi nel mondo”. La prima ha parlato dell’emigrazione di fine ’800 e inizio ’900, soffermandosi in particolare sulla diversità tra emigranti meridionali e settentrionali (con un riferimento particolare a quelli del Nord Est) e dal suo intervento è scaturita anche la proposta per redigere un agile pubblicazione sulla storia dell’emigrazione bellunese a vantaggio delle scuole. Il secondo ha illustrato con dati aggiornati il fenomeno della nuova emigrazione, facendo riferimento anche a diversi protagonisti della community di Bellunoradici.net. Ne è risultato un panorama variegato di situazioni personali che fotografano una realtà in continuo cambiamento e crescita e che si porta dietro aspetti negativi e positivi di una nuova emigrazione figlia della globalizzazione e di moderne mentalità aperte al mondo intero grazie anche alla sempre più facile praticabilità dei mezzi di comunicazione. Oltre agli interventi dei due ospiti, hanno portato il loro saluto il sindaco Paolo Vendramini, che ha messo in luce il rapporto della comunità pontalpina con l’emigrazione, e la vice presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo Patrizia Burigo, che ha evidenziato le attività dell’Associazione rivolte in special modo alla nuova mobilità e agli interventi con le scuole in visita al Mim (Museo interattivo delle migrazioni). La serata è stata coordinata dal presidente della Famiglia Fulvio De Pasqual. (Inform)
 
FESTA DI FINE ANNO DI RINASCITA E V. A MONACO DI BAVIERA
 
MONACO DI BAVIERA – Si svolgerà venerdì 4 dicembre alle ore 19 presso la sede dell’Inca Cgil di Monaco di Baviera (Häberlstr. 20) le festa di fine anno organizzata per soci e amici dell’associazione Rinascita. Rinascita è un’associazione culturale basata sul volontariato che promuove la tolleranza, il multiculturalismo e l’intesa tra i popoli, realizzando iniziative ispirate ai principi dell’uguaglianza dei diritti sociali, culturali e politici. Tra le sue attività anche la pubblicazione del bimestrale Rinascita Flash. Per informazioni: http://www.rinascita.de/. (Inform)