ASPETTANDO LA LEGGE DI STABILITÀ/ CGIE SVIZZERA: SEMPRE MENO RISORSE, COSÌ IL SISTEMA IMPLODE ZURIGO - “I dati riportati nel documento economico e finanziario per gli interventi del governo italiano a favore delle politiche rivolte ai cittadini italiani residenti all’estero destano una forte preoccupazione e un serio allarme per il pericolo che potrebbe abbattersi l’anno prossimo sul “sistema degli italiani nel mondo” per l’insufficiente agibilità dei capitoli di spesa indispensabili al suo funzionamento”. È quanto si legge in una congiunta dei consiglieri del Cgie eletti in Svizzera - Michele Schiavone, Maria Bernasconi, Paolo Da Costa, Roger Nesti, Giuseppe Rauseo ed Antonio Putrino – che rilanciano l’allarme-risorse per le politiche degli italiani all’estero. “A fronte degli interventi complessivi di euro 14'471'033 stanziati nel bilancio corrente, la previsione per l’esercizio amministrativo del 2016 è di euro 11'073'413”, annunciano. “Una decurtazione di euro 3'397'620 alla quale va ad aggiungersi la mancanza di copertura finanziaria per il richiamo di ulteriori 64 insegnanti metropolitani, che non verranno sostituiti. Il taglio dei finanziamenti ( euro 8.625.548 per il 2016 contro euro 11.919.796 nel 2015,) colpisce pesantemente i corsi di lingua e cultura italiane, strumento strategico di diffusione della lingua e della cultura italiana. Grazie ad essi, l'Italia ha tratto e trarrà benefici non solo d'immagine, ma anche in termini di ritorno economico, turistico e commerciale. La riduzione delle risorse rende gravoso il funzionamento dei Comitati degli italiani all’Estero, del Consiglio degli italiani all’estero, restringe l’assistenza indiretta ai meno abbienti e contrae le attività informative e culturali nel mondo”. “Che il sistema degli italiani all’estero collassi ed è prossimo all’implosione, se non sopraggiunge una celere virata, è un dato di fatto”, paventano Michele Schiavone, Maria Bernasconi, Paolo Da Costa, Roger Nesti, Giuseppe Rauseo ed Antonio Putrino. “Perciò la nostra vibrata richiesta di un cambiamento di strategia è motivata e puntuale. Aggredire gli sprechi della spesa pubblica è uno degli obiettivi condivisi anche dagli italiani all’estero, ma l’accanimento terapeutico con cui da anni si sta intervenendo sui soliti capitoli di spesa è diventato oramai insostenibile”. I consiglieri si dicono “fortemente delusi che i nuovi segnali della ripresa economica italiana non producano nessuna inversione di tendenza a favore delle comunità italiane all’estero. Eppure anche noi concorriamo alla ripresa del sistema paese. Per questo motivo chiediamo al governo italiano, ai parlamentari eletti nella circoscrizione estero, al ministro degli esteri, ai gruppi parlamentari della Camera e del Senato di adoperarsi nel recupero di risorse sufficienti a ripristinare il sistema Italia nel mondo. Ricordiamo, senza piangerci addosso, i sacrifici e gli indescrivibili disagi causati dallo smantellamento delle rete diplomatico consolare e la riduzione di organici con cui la rete deve far fronte alla richiesta di maggiori servizi”. “La comunità italiana all’estero – concludono – nella discussione della legge di stabilità incalza il governo a promuovere una seria politica per gli italiani all’estero incominciando a garantire una presenza delle istituzioni in particolare in quei paesi di grande emigrazione in cui si è consolidato il sistema degli italiani nel mondo, tenendo anche conto dell'aumentato flusso migratorio degli ultimi anni (al 1 gennaio 2015 vi stato un aumento del 3,3% degli iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero rispetto al 2014)”. (aise)
 
CONFERENZE, POESIA, CONCERTI: LA LINGUA ITALIANA FA FESTA IN TURCHIA
 
ANKARA - È ricco di eventi e iniziative il programma della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo in Turchia. L’iniziativa, dedicata in questa XV edizione a "L’italiano della musica, la musica dell’italiano", è organizzata dall'Ambasciata d'Italia in Ankara con l’Alto Patronato del presidente della Repubblica e in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, la Direzione generale dell’Opera e Balletto di Stato e l’Università di Ankara, Ad aprire la settimana, che si chiuderà il 25 ottobre, una conferenza a cura della professoressa Valeria Della Valle dell’Università Sapienza di Roma, dal titolo "Fascismo e Lingua italiana", presso la Sala del Turco British Association di Ankara, sede dei corsi di lingua italiana organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e la stessa Turco British Association. A seguire la proiezione del documentario "Me ne frego! Il fascismo e la lingua italiana" di Vanni Gandolfo con sottotitoli in turco. La linguista Valeria Della Valle e il regista Vanni Gandolfo documentano e narrano la storia dell'Italia fascista e la volontà politica di creare una nuova e unica lingua, l'italiano nuovo. Altro argomento trattato nel documentario è l'introduzione del "voi" rispetto al "lei". (aise)
 
ABM: APRE LA MOSTRA “EMIGRAZIONE TI VEDO, TI SENTO, TI TOCCO”
 
BELLUNO - Compiuto il primo step del progetto di raccolta fotografica dell'emigrazione bellunese e veneta targato “Belluno senza frontiere”. Avviatosi a gennaio grazie al contributo ottenuto dalla Regione Veneto, il lavoro, che ha visto la collaborazione dell'Associazione dei Bellunesi nel Mondo come partner del progetto, ha dato la possibilità di collezionare e archiviare circa 1400 elementi, tra fotografie (oltre 1200) che ritraggono lo spostamento di veneti e bellunesi nelle più diverse aree del mondo, dall'Alaska al Brasile, dal Taiwan alla Libia, documenti (80), come passaporti, permessi di lavoro, certificati sanitari, buste paga ecc., e lettere (154) scritte da emigranti ai parenti rimasti in patria. Un'interessante fonte, quest'ultima, per ricostruire tramite la corrispondenza privata e “intima” alcuni aspetti della nostra storia migratoria. Questo primo traguardo raggiunto, che rappresenta comunque solamente un nuovo punto di partenza per gli ulteriori sviluppi a cui BSF e ABM vogliono puntare riguardo all'archivio fotostorico dell'emigrazione veneta e bellunese, sarà celebrato con la mostra “Emigrazione ti vedo ti sento ti tocco” proposta presso le sale del MiM Belluno, in via Cavour 3, da oggi al 30 ottobre (orari apertura 9-12 e 15-18). Soddisfatta la presidente di Belluno senza frontiere Luisa Carniel: “è con vivo piacere che annuncio l'inaugurazione e l'avvio della mostra “Emigrazione ti vedo, ti sento, ti tocco” che trova spazio all'interno del Mim Belluno - Museo Interattivo delle Migrazioni. Questo progetto, che ha avuto il fondamentale contributo economico della Regione Veneto, a cui va il mio sentito ringraziamento per la disponibilità e la sensibilità, si inserisce nel filone del recupero della storia della nostra emigrazione, tema che sta a cuore dell'Associazione Belluno senza Frontiere che ho l'onore di presiedere. Per la sua realizzazione ci siamo affidati all'impegno di Simone Tormen, collaboratore presso l'ABM, il quale è riuscito a coinvolgere una vasto numero di emigranti e discendenti che hanno inviato moltissimo fotografie e lettere manoscritte che poi sono state catalogate e ora rese in parte fruibili al pubblico grazie alla mostra”. Auspico – ha concluso Carniel - che in presenza di nuovi finanziamenti, il progetto possa proseguire e arricchirsi di altro importante materiale”. Chi volesse continuare a contribuire al progetto può inviare il proprio materiale, possibilmente corredato da una breve didascalia esplicativa, in diversi modi. Se già digitalizzato (risoluzione minima 600 dpi): via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; se salvato su CD/DVD o se su supporto cartaceo: per posta a Associazione Bellunesi nel Mondo, via Cavour, 3 – 32100 Belluno (ITALIA) (ricordando di scrivere sulla busta il mittente in modo che si possa rispedire il materiale una volta digitalizzato): oppure consegnandolo direttamente presso gli uffici in via Cavour 3 a Belluno. Il materiale consegnato verrà restituito ai proprietari. L’Associazione si impegna inoltre a citare la fonte da cui il materiale proviene. (aise)
 
EMIGRAZIONE ED IMMIGRAZIONE: DUE FACCE DELLA STESSA MONETA
 
Di recente abbiamo sentito da un parlamentare italiano eletto nella circoscrizione Sud America una presa di posizione violenta, discriminatoria e demagogica contro l’approvazione alla Camara dei Deputati delle proposte di modifica della legge di cittadinanza. Quello che molti di noi vediamo come una conquista di civiltà e di umanità (anche se tardia) del nostro paese, altri la usano in modo superficiale per farsi un "posticino" a destra dello scacchiere politico italiano. Il testo approvato prevede l'estensione dei casi di acquisizione della cittadinanza per nascita (ius soli) e l'introduzione di una nuova forma di acquisto della cittadinanza a seguito di un percorso scolastico (ius culturae). In realtà, dalla nostra prospettiva (in quanto viviamo in un Paese –come l’Argentina– la cui identità nazionale é proprio la sintesi di diverse identità culturali prodotto delle migrazioni, e la presenza italiana è fondamentale in questa formazione), ribadiamo che grazie al ius soli le nostre famiglie, sia i discendenti che gli stessi oriundi, sono riusciti ad integrarsi in questa società, senza maggiori crisi identitarie. È evidente che la normativa italiana sulla cittadinanza è vetusta e inadeguata non solo rispetto alle problematiche che pongono gli immigrati in Italia, ma anche rispetto agli italiani residenti all’estero. Ma crediamo che non c’è contrapposizione tra il ius sanguinis e ius soli; sono complementari, due facce della stessa moneta. È chiaro che come italiani residenti all’estero ci sono ancora questioni come la trasmissione per via materna della cittadinanza o il recupero della cittadinanza italiana per chi é nato in Italia che debbono essere affrontate, ma la questione dei figli di immigrati merita tutta il nostro appoggio e solidarietà. Le quotidiane prese di posizione contro gli immigrati confermano che il nostro Paese, l’Italia, soffre inoltre di una profonda crisi morale, che non risolverà trovando nell’immigrato il capro espiatorio. Crediamo che l’ascesa di questi atteggiamenti razzisti è stata facilitata anche dalla mancanza di argomenti, sia culturali che politici, dell’opposizione, che prova a sedurre l'opinione pubblica salendo sull'onda di negare la ricchezza del multiculturalismo e puntando sull’immigrato come se fosse la causa dei mali della nostra società. Infatti, non sono gli immigrati che negli ultimi anni hanno provocato la crescita delle diseguaglianze nel nostro Paese. E non è colpa loro se migliaia di italiani, spesso laureati, decidono lasciare l’Italia per andare all’estero a cercar fortuna, scappando da un sistema che non offre opportunità. Ribadiamo che l’impegno di difendere i nostri diritti ed interessi come italiani residenti all’estero non può essere sostenuto in contrapposizione al diritto all’inclusione, all’educazione, al lavoro, alla dignità, alla vita che molti immigrati cercano in Italia, come cercavano i nostri avi scappando dalle guerre, dalla miseria, in tanti paesi sparsi per il mondo. La Memoria è uno degli aspetti fondamentali dell’identità culturale e umana di un popolo ed è una costruzione permanente. Non buttiamola via con semplificazioni opportunistiche. (Circolo PD Buenos Aires)
 
LAURA GARAVINI (PD): “PATRONATI: PREZIOSO STRUMENTO DI WELFARE SOCIALE EUROPEO”
 
La deputata a Ingolstadt, alla inaugurazione di un nuovo sportello del Patronato Inca "I patronati continuano ad essere ancora oggi, soprattutto all'estero, un punto di riferimento per i nostri connazionali. E non solo per quelli di prima emigrazione, ma anche per i numerosi italiani che hanno ricominciato ad emigrare negli ultimi anni. In tempi in cui fioccano critiche generiche mi sento di sottolineare l'importante valore di queste istituzioni, che, soprattutto all’estero, svolgono un ruolo insostituibile, a favore dei concittadini, fornendo loro consulenze a trecentosessanta gradi su questioni di varia natura: dal lavoro alle pensioni, dall'assistenza sanitaria a consulenze su prestazioni straniere locali, dal supporto su questioni fiscali al sostegno psicosociale". Lo ha detto Laura Garavini, deputata PD eletta nella Circoscrizione Estero-Europa, intervenendo a Ingolstadt alla inaugurazione di una nuova sede dell'Inca-Cgil. Complimentandosi con la presidente nazionale, presente all'evento, Morena Piccinini e con il coordinatore Germania, Luigi Brillante, Laura Garavini ha esteso i migliori auguri alla nuova responsabile d'ufficio, Simona Viacelli, già impegnata su diversi fronti socio culturali nella cittadina bavarese.
 
LAURA GARAVINI (PD): "COMBATTERE LE CAUSE CHE DETERMINANO I FLUSSI MIGRATORI. NON I MIGRANTI!"
 
La Garavini ospite del Gruppo di lavoro Europa della SPD di Stoccarda e di Cristina Rizzotti "Le decisioni assunte dall'Europa in materia di immigrazione, nelle ultime settimane, vanno nella direzione giusta, perchè mirano a garantire un'equa ripartizione dei migranti tra tutti gli Stati membri, prevedono maggiori fondi per l'accoglienza, riconoscono l'esigenza di dotarsi di un nuovo diritto d'asilo europeo, prevedono il contrasto a quelle bande criminali che approfittano di queste tragedie e, soprattutto, stanziano risorse per contrastare le cause per le quali i profughi si mettono in cammino". "Si tratta quindi di misure che non si limitano alla mera gestione dei flussi migratori, ma cercano di intervenire sulle ragioni che li hanno determinati. Ed è esattamente quello che serve: vanno combattute le ragioni che producono profughi e non i profughi stessi". Lo ha detto Laura Garavini, dell'Ufficio di presidenza del Pd alla Camera, intervenendo all'iniziativa "Was nun Europa? Die Flüchtlingsfrage als Bewärungsprobe und Chance für die EU" (E adesso, Europa? Difficoltà ed opportunità per l'Europa, di fronte alla crisi migratoria), organizzata dalla Spd di Stoccarda, in collaborazione con il locale circolo del Pd. All'iniziativa, moderata dalla Segretaria del Pd Germania, Cristina Rizzotti, ha preso parte anche il parlamentare Lars Castellucci, presidente del gruppo parlamentare di amicizia italo tedesco.