CRONACA DELLA VAL DI NOTO: UNO SGAURDO AD ORIENTE
ATM. 20 AUTISTI: TOCCHERÀ ALLA TEMPORARY MESSINA | Toccherà alla Temporary Spa di Milano reclutare i 20 autisti che lavoreranno per l’Atm per 4 mesi. Nella sede dell’azienda di via La Farina ha chiuso nella giornata di ieri, la procedura per l’affidamento del servizio che darà l’incarico a tempo determinato a questi operatori chiamati alla guida dei mezzi. Si tratta di un un appalto da 200 mila euro oltre Iva, un importo che indica il limite massimo delle prestazioni che potranno essere rese all’azienda, mentre il valore del contratto sarà determinato dalle prestazioni effettivamente svolte. I 20 autisti chiamati dovranno essere in possesso delle patenti D, E e CQC ed essere in grado di svolgere la mansione. L’appalto alla Temporary non riguarda solo il reperimento degli autisti, ma anche l’attività di ricerca, selezione, formazione e gestione del personale. La Temporary è una società milanese che in Sicilia ha una filiale a Palermo e che adesso si dovrà occupare di avviare la selezione del personale necessario all’azienda trasporti diretta da Giovanni Foti attraverso una procedura che terrà conto di alcuni requisiti tra cui spicca ovviamente il possesso delle patenti necessarie alla guida dei mezzi di trasporto pubblico. (fonte: www.messinaoggi.it)
 
LUNETTA SAVINO INCANTA IL MANDANICI MESSINA 
 
Il dramma dell’umana incomprensione: questo il vero significato insito nello spettacolo dal titolo Grand guignol all’italiana, tragicommedia di Vittorio Franceschi andata in scena ieri sera al Placido Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto. Diretta da Alessandro D’Alatri la pièce racconta la storia di Esterina, governante presso una famiglia di ceto borghese, che si trova coinvolta, suo malgrado, negli intrighi sentimentali della sua padrona. Esterina è complice e comprensiva nei suoi confronti così come nei confronti del marito, anche se il suo cuore è triste, anzi “magonato”. Ma, contrariamente a quanto lei si prodighi per tutti, nessuno di loro si preoccupa di sapere come stiai, perennemente “magonata” per non sapere come dichiarare il suo amore all’uomo della sua vita, il postino, che alla fine si scoprirà essere gay. A dare vita a questa pièce, caratterizzata da un finale tragico, un grandioso cast capitanato da una sfavillante Lunetta Savino che ha saputo alternare momenti di grande comicità alternati a profonde riflessioni riguardanti la meschinità di cui, a volte, è preda l’animo umano. Al suo fianco gli strepitosi Umberto Bortolani, Carmen Giardina, Sebastian Gimelli Morosini, e Andrea Lupo che hanno saputo incantare la platea abbattendo vigorosamente la “quarta parete” e regalando loro una vasta gamma di intense emozioni (fonte: www.messinaoggi.it)
 
VANDALISMO OSCENO: STATUA DI SANT'AGATA IMBRATTATA: RIPULITA E OMAGGIATA CON UNA ROSA BIANCA
 
I fedeli, che hanno condannato fermamente il gesto, si sono dati appuntamento questa sera con una fiaccolata. La pagina Facebook 'Devoti di sant'Agata', gestita da Giuseppe Mirabella ha organizzato una fiaccolata questa sera< alle 21,00 Ripulita e omaggiata con una rosa bianca. Così rispondono i fedeli devoti di Sant'Agata al vile gesto dell'imbrattamento dell'antichissima Fonte Lanaria dedicata alla Santa. Ieri mattina, infatti, l'altarino al centro di Catania, in via Dusmet, è stato ricoperto di escrementi probabilmente umani. Le forze dell’ordine sono alla ricerca dei responsabili. Mentre i fedeli, che hanno condannato fermamente il gesto, si sono dati appuntamento questa sera con una fiaccolata. La pagina Facebook 'Devoti di sant'Agata', gestita da Giuseppe Mirabella ha organizzato una fiaccolata per questa sera alle ore 21 davanti alla stessa fontana di Via Dusmet. "Un modo intelligente per ridare dignità ad un monumento tanto importante per la città e chiedere scusa alla nostra Santa Patrona oltraggiata. Tutti invitati", si legge nel messaggio. (fonte: www.cataniatoday.it)
 
FESTA SANT'AGATA, DIVIETO DI ACCENSIONE DEI CERI: ORDINANZA DEL SINDACO
 
L’ accensione di ceri e il trasporto degli stessi accesi per strada è stato vietato con una ordinanza del sindaco Enzo Bianco per le prossime festività di sant’Agata. "Il provvedimento mira a salvaguardare la pubblica incolumità e a evitare il pericolo di incidenti, per pedoni e autoveicoli, che possano accadere a causa dell'accensione e del passaggio dei ceri", si legge nella nota del Comune. Nei giorni 3, 4, 5 e 6 febbraio, i giorni della festa, è dunque vietato accendere e trasportare ceri accesi in tutto il territorio comunale. Al fine di coniugare le ragioni di sicurezza con le tradizioni e le esigenze dei fedeli, l'accensione dei ceri sarà consentita esclusivamente in appositi siti delimitati e attrezzati in sicurezza. Le aree sono state individuate all'interno del percorso del Fercolo come siti attrezzati di incontro e preghiera. Ecco la lono ubicazione: nel lato ovest di piazza Stesicoro,via Cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet – fontana S. Agata, slargo tra la via Caronda, via Fondaco e via Canfora, lato sud-ovest di piazza Cavour (fonte: www.cataniatoday.it)
 
RAGUSA COME SOGNO LA MONTAGNA INCANTATRICE, LA CITTÀ, I SOGNI E I DUBBI DEL MILLENNIO
 
Se è attuazione di sogni ancestrali il poter volare con gli uccelli e navigare coi pesci, penetrare nel corpo di gigantesche montagne, inviare messaggi con la rapidità degli dèi, scorgere e udire ciò che è invisibile e lontano, sentir parlare i morti, affondare in miracolosi sonni risanatori, vedere con occhi vivi l'aspetto che avremo vent'anni dopo la morte, nelle notti sfavillanti esser consapevoli di mille cose al di sopra e al di sotto di questo mondo, che nessuno conosceva prima; se luce, calore, forza, godimento, comodità sono i sogni primordiali dell'uomo, allora la ricerca odierna non è scienza soltanto: allora è anche magia, è un rito di grandissima forza sentimentale e intellettuale, che induce Dio a sollevare l'una dopo l'altra le pieghe del suo manto, una religione la cui dogmatica è retta e penetrata dalla dura, agile, coraggiosa logica matematica, fredda e tagliente come una lama di coltello. Certo è innegabile che secondo l'opinione dei non matematici tutti questi antichissimi sogni atavici si sono avverati in modo totalmente diverso dall'immaginazione primitiva. Il corno da caccia di Münchausen era più bello di una voce conservata in scatola, lo stivale delle sette leghe era più bello dell'automobile, il regno di re Laurin era più bello d'una galleria ferroviaria, la magica radice della mandragora era più bella d'un fotogramma, mangiare il cuore della propria madre e capire il linguaggio dei passeri era più bello di uno studio zoopsicologico sulle modulazioni espressive e affettive nella voce degli uccelli. Noi abbiamo conquistato la realtà e perduto il sogno. (fonte: ragusaoggi - Robert Musil)
 
PER LA RUBRICA "SIPARIO SCUOLA" - PER NON DIMENTICARE: LA SHOAH
 
Con la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti decisero di «risolvere il problema ebraico». In un primo momento decisero di liberare completamente il territorio dalla presenza ebraica: essi, che già da tempo vivevano nella Germania in condizioni di separazione, isolamento e segregazione civile, andavano schiacciati, obbligati a emigrare, vennero portati in enormi ghetti delimitati da un muro. Con la proibizione di uscirvi, e con scarsa alimentazione e igiene tanto da produrre una serie infinita di morti. Tuttavia già dalla fine del 1940 questa soluzione si rivelò impraticabile: troppo piccolo il territorio e troppa la popolazione non ebraica che già vi abitava e che avrebbe dovuto essere trasferita a sua volta per far posto agli ebrei. Allora i nazisti puntarono sul «piano Madagascar», si progetto il trasferimento degli ebrei di tutta l’ Europa nell'isola africana, con l'intenzione di predisporre condizioni di accoglienza da provocare la morte di almeno la metà dei deportati. Anche questo piano si concluse con un nulla di fatto. L'evoluzione stessa della guerra, però, offri ai nazisti condizioni nuove che aprirono la via della distruzione completa degli ebrei dell'Europa. Il compito fu affidato a truppe appositamente addestrate: circa 6.000 uomini che, nel volgere dei sei mesi fucilarono circa 700.000 ebrei, prelevandoli nelle città e nei villaggi, trasportandoli ai bordi delle foreste, costringendoli a scavare immense fosse comuni, e fucilandoli a grandi gruppi, ma neanche questo piano funzionò. La soluzione che i nazisti misero in atto successivamente , consistette nella deportazione degli ebrei da tutte le zone dell'Europa sotto il loro domino(in particolare in Polonia) e nella costruzione di una serie di campi dotati di apparecchiature per l'uccisione e la distruzione di cadaveri organizzati industrialmente. A tale scopo vennero costruiti sei campi di sterminio, organizzati in modo molto diverso dalle altre centinaia di campi di concentramento, di lavoro forzato e di prigionia che i tedeschi gestivano in tutta Europa: il più tristemente celebre fu quello di Aushwitz-Birkenau, attivo dalla primavera del 1942 e destinato a tutte le attività di sterminio, lavoro, e deportazione. Qui, tutto il processo assumeva le caratteristiche di una orribile efficienza «produttiva»: dall'arrivo dei treni carichi di deportati, all'incenerimento dei corpi dei disgraziati uccisi con il gas asfissiante. Per esempio, il campo di Treblinka, cui furono destinati gli ebrei del ghetto di Varsavia, nell'agosto del 1942 fece scomparire 142.000 persone; Aushwitz giunse ad inghiottire, fino a 24.000 persone «al giorno». Il genocidio su larga scala ebbe inizio nel 1941, in concomitanza con la guerra contro l'URSS, e divenne intenso nel 1942, sopratutto nell'estate, quando tutti i campi di sterminio erano in piena attività. Verso la fine del 1944 Himmler (uno dei principali collaboratori con Hitler) ordinò il rallentamento delle uccisioni, per utilizzare, il lavoro schiavizzato degli ebrei e degli altri deportati. Gli ebrei hanno chiamato questo drammatico evento: "Shoah". (da ragusaoggi.it) Redatto da : Elisa Giacalone Classe 2 A sezione Turismo Istituto Tecnico Statale” G. Garibaldi” – Marsala
 
DOCENTE REFERENTE DEL PROGETTO: TERESA TITONE NOTO. AMMINISTRATIVE, GENNUSO: “NON SOSTERREMO CHI HA SEMPRE CAMBIATO CASACCA”
 
“Non sosterremo chi in questi anni ha sempre cambiato casacca”. Lo rende chiaro il deputato regionale Pippo Gennuso, che parla a nome del movimento civico “Territorio e sviluppo” e si dice allarmato per le indiscrezioni che circolano in merito a possibili candidature alla carica di sindaco del centro barocco. “Non appoggeremo- prosegue Gennuso- chi, promettendo la luna in cambio di voti , ha tentato di ottenere vantaggi. Ci interessa l’interesse della collettività, in un territorio importante come quello di Noto”. Poi Gennuso traccia l'”identikit” di chi, per il parlamentare dell’Ars, dovrà guidare la “capitale del Barocco”. “Dovrà trattarsi- conclude- di una persona in grado di lare lustro ad una tra le più belle città del mondo, sia per le risorse artistiche e architettoniche che paesaggistiche, lontano dalla volontà di cementificare il patrimonio dell’Umanità”. (fonte: www.siracusaoggi.it - Oriana Vella)
 
SIRACUSA. SALVI I FONDI REGIONALI PER LA CASA ACCOGLIENZA PER DONNE VITTIME DI VIOLENZA
 
Il finanziamento stanziato dalla Regione siciliana per dare continuità alla legge contro la violenza sulle donne non si è ancora perso. Il presidente della Commissione Bilancio dell’Ars, Enzo Vinciullo, ha avuto ampie rassicurazioni dall’assessorato della Famiglia. “Le somme già stanziate e che erano destinate sia a sistemare l’edificio a seguito di alcuni danni subiti, sia per la gestione del servizio, sono ancora disponibili”. Ma la ex Provincia regionale di Siracusa, insieme all’associazione titolare del progetto, deve farne richiesta alla Regione. “E anche velocemente, perché, nel caso contrario, le somme andranno in perenzione”. Stanziate ulteriori risorse sempre da destinare alle donne vittime di violenza. “Sarebbe opportuno, quindi, che la casa di via Iceta rimanesse nella disponibilità di quanti vorranno gestire la struttura”, commenta il deputato di Ncd. “Considero un’ingiustizia sia solo la mia provincia l’unica a non avere una casa rifugio per donne vittime di violenza, oltre che la negazione di un diritto che nessuna società che si definisce civile può negare”. (fonte: www.siracusaoggi.it - Gianni Catania)