CRONACA DELLA VAL DI MAZARA: UNO SGAURDO AD OCCIDENTE

 Corleone, il sindaco Savona all'Antimafia: "Nessun condizionamento" "Avrò peccato di leggerezza, inesperienza, di qualche sbavatura, ma non posso essere  considerata vicina ad ambienti mafiosi. Rinnegherei il nome che porto e mi dissocerei dalla mia stessa famiglia se mio fratello fosse coinvolto in qualche organizzazione". Si è conclusa con queste dichiarazioni l'audizione di stamane del sindaco di Corleone Leoluchina Savona, davanti alla Commissione regionale Antimafia, presieduta da Nello Musumeci.Una seduta che è andata avanti per due ore, con decine di domande poste dai deputati-commissari al primo cittadino del centro corleonese, nel cui municipio da qualche giorno si è insediata la commissione d'accesso della Prefettura per verificare l'esistenza di pressioni o condizionamenti mafiosi. Il riferimento è alle intercettazioni captate nell'ambito della recente operazione antimafia "Grande passo 3", nelle quali i boss arrestati a novembre affermavano di ritenere di avere un rapporto privilegiato con il Comune di Corleone.L'arrivo degli ispettori era stato annunciato dal ministro dell'Interno Angelino Alfano sabato scorso, nel corso del vertice in prefettura.L'audizione di oggi ha consentito alla Commissione di acquisire elementi di valutazione (per le responsabilità politiche di competenza dell'Organismo parlamentare) relativi ai rapporti tra la Savona ed il Consiglio comunale, le forze imprenditoriali, la burocrazia dell'ente, mentre particolare attenzione è stata dedicata al ruolo del dipendente comunale Antonino Di Marco. Per la cronaca va detto che la Savona era stata già ascoltata dall'Antimafia regionale nel novembre del 2014, su richiesta dello stesso sindaco, a seguito di contrasti emersi col presidente del consiglio comunale.  (fonte: palermotoday) 

"Giornata della memoria", la deportazione con i pupi di Angelo Sicilia al'Educandato Maria Adelaide, 27 gennaio 2016

Mercoledì 27 gennaio alle 10 e alle 11.30, nel Teatro dell’Educandato Statale Maria Adelaide in occasione della Giornata della Memoria sarà presentato il nuovo spettacolo dei pupi di Angelo Sicilia sulla storia di Calogero Marrone.Siciliano di Favara, Marrone morì nel campo di concentramento di Dachau in Germania. A mettere in scena l'opera la Marionettistica popolare siciliana. L’opera dei pupi sarà accompagnata con musiche dal vivo eseguite dallo Yankele Ensemble. La rappresentazione delle 10 è riservata agli studenti; per quella delle 11.30 l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria al numero 3881828751.Lo spettacolo di Angelo Sicilia racconta le eroiche vicende di questo “Schindler” siciliano che viveva a Varese e che nella città lombarda, dopo le “leggi razziali”, falsificava i documenti d’identità degli ebrei e dei perseguitati politici per favorirne la fuga. Denunciato da un delatore e arrestato, Calogero Marrone fu trasferito in diverse carceri, fino alla deportazione nel campo di concentramento di Dachau, dove morì nel febbraio del ’45. La sua è la storia di un siciliano esemplare, a cui è stata riconosciuta l’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni”.“È la prima volta che una tematica importante come questa viene rappresentata nel teatro dei pupi siciliano – afferma Angelo Sicilia, direttore artistico della Marionettistica Popolare Siciliana di Palermo, già nota per l’opera di innovazione del teatro dei pupi siciliani, attraverso la creazione del ciclo dell’Opera dei pupi antimafia – e siamo orgogliosi di contribuire a far conoscere l’ennesima storia di un siciliano di grande valore come quella del favarese Calogero Marrone che nel Nord Italia, negli anni più bui della guerra, dell’occupazione tedesca e delle leggi razziali, ebbe il coraggio di donare la sua vita per salvare centinaia di ebrei e oppositori da morte certa. Noi proseguiamo, con questo spettacolo, nella nostra missione di tenere viva la memoria e il ricordo di uomini e donne straordinari, così come abbiamo fatto con i pupi antimafia. Non è un caso che questa Prima nazionale si svolgerà in un liceo palermitano, l’Educandato Statale Maria Adelaide, guidato dalla Dirigente Angela Randazzo che ha messo a disposizione il teatro della scuola, perché è importante mantenere sempre accesa nei giovani la fiammella della memoria”.   (fonte: palermotoday)

Trapani - Pensioni: settima salvaguardia, scade il primo marzo il termine per le domande

 Scadrà il prossimo 1 marzo il termine per la presentazione delle domande per l’acceso ai benefici pensionistici previsti dalla settima salvaguardia, ovvero il provvedimento legislativo che consente a coloro che matureranno, entro il 6 gennaio 2017, i requisiti previsti per l’accesso alla pensione secondo le regole precedenti alla legge Fornero. In particolare, i lavoratori che possono beneficiare della settima salvaguardia in Italia sono 26.300 distinti in cinque profili: lavoratori collocati in mobilità o in trattamento speciale edile a seguito di accordi governativi e non governativi stipulati entro il 31 dicembre 2011; lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione entro il 4 dicembre 2011; lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro in ragione di accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo entro il 31 dicembre 2011 o per risoluzione unilaterale nel periodo compreso tra l’ 1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011; lavoratori in congedo per assistere i figli con disabilità grave ai sensi del Dlg 151/2001 nel corso del 2011; lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato cessati dal lavoro tra l’1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011.
“La settima salvaguardia – spiega la direttrice dell’Inca Cgil di Trapani Liria Canzoneri – non risolve in toto il problema degli esodati. Come ogni anno si tratta di un provvedimento tampone che, per esempio, esclude i lavoratori agricoli e stagionali. Inoltre, tutela i lavoratori che hanno usufruito del congedo per assistere i figli disabili escludendo coloro che, come prevede la legge 104 del 1992, hanno assistito genitori, coniugi disabili o altri familiari”. Gli uffici del patronato Inca Cgil sono a disposizione dei cittadini tutti i giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, nella sede trapanese della Cgil in via Garibaldi e in quelle della provincia. (fonte:
TrapaniOGGI)

Trapani - Patto per il Sud, sindaci, Confindustria e sindacati chiedono inserimento ulteriori progetti

 I sindaci del territorio trapanese e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil si sono riuniti ieri, insieme ai vertici di Confindustria, per approfondire i contenuti del “Patto per il Sud” come deliberato dalla giunta regionale nelle scorse settimane.
“Fatti salvi i previsti interventi per il superamento delle criticità delle isole minori nonché per le emergenze correlate ai dissesti idrogeologici e/o emergenze ambientali – si legge nella nota diffusa alla stampa – per buona parte dell’ulteriore programmazione, le azioni inserite nel Piano non risultano rispondenti alle emergenze vere dei territori” e utili al suo rilancio e al suo sviluppo socio-economico.
Bonifica di discariche, siti e aree inquinate; pianificazione di interventi a fronte di svariate situazioni di dissesto idrogeologico; attivazione di misure emergenziali per ex Ato Idrico TP7; progettualità di sviluppo economico e produttivo con opere di valenza sovracomunale (viabilità, servizi, ZFU, etc). Queste alcune delle priorità strategiche del Trapanese (comprensive di progettualità cantierabili), sulle quali i sindaci di Trapani, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Pantelleria, Valderice, Marsala, San Vito Lo Capo, Castelvetrano , Paceco, Custonaci ed Erice, i segretari dei tre sindacati e i vertici di Confindustria Trapani hanno deciso di chiedere un incontro ai rappresentanti del governo regionale e di quello nazionale per ottenerne l’inserimento tra i progetti finanziati dal “Patto per il Sud”. (fonte:
TrapaniOGGI)Definiti i confini di Agrigento, Aragona e Favara: i sindaci firmano la convenzione, ora la parola passa ai Consigli comunali

Definiti i confini di Agrigento, Aragona e Favara: i sindaci firmano la convenzione, ora la parola passa ai Consigli comunali

Dopo anni di "tentativi", di dichiarazioni di buoni propositi, di discussioni e "fasi di studio", è giunta praticamente al termine la questione che riguarda la definizione dei confini di Agrigento, Aragona e Favara, i cui territori si "sovrapponevano" in alcuni punti rendendo oltremodo cavilloso stabilire chi dovesse intervenire quando se ne presentava l'esigenza.Caso emblematico: l'area industriale di Agrigento che rappresentava, almeno finora, un problema non di poco conto in fatto di rilascio di autorizzazioni, di pagamento delle utenze o per pratiche amministrative e burocratiche per chi risiede in zone finora di "incerta" competenza, o ancora di semplice gestione del territorio (con annessi interventi manutentivi o bonifiche di discariche che spesso fanno capolino, per dirne un paio).Ma l'iter non è ancora del tutto concluso, in realtà, perchè adesso la parola passa ai Consigli dei tre Comuni.«Con questo atto si definiscono i confini, e si sancisce giuridicamente la razionalizzazione dei territori di pertinenza di ciascun Comune - ha commentato il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto -. Si discute di questa vicenda da anni ormai, e devo dire che hanno fatto un buon lavoro le commissioni che ci hanno lavorato nel tempo: non era una cosa difficile, ma ha impegnato chi ci ha messo mano.Finalmente si mette il punto sotto il profilo amministrativo che compete i sindaci e le rispettive Giunte: adesso toccherà al voto consiliare di ciascun Consiglio, e poi sarà la volta di un referendum che coinvolgerà i cittadini che si trovano nelle aree sottoposte a regolamentazione». (fonte: agrigentonotizie)

"I bambini del mondo" 2016, tutto pronto per il festival internazionale

Saranno sette i gruppi internazionali partecipanti al Festival Internazionale I Bambini del Mondo, giunto alla 16esima edizione e che tradizionalmente apre la Sagra del Mandorlo in Fiore di Agrigento. Quest’anno i gruppi arrivano da: Albania, Artistic Ensemble "Kaltersia” di Tirana; Bulgaria,  Dance Ensemble “ Plamache” di Sofia; Georgia, Children Ensemble “ Merani” di Tiblisi; Corea, “Woori -Doori” di Seul; Polonia, "Mali Gorzowiacy" di Gorzów Wielkopolski; Russia, “Eralash” di Cheliabinsk e Italia, “I Tamburellisti di Otranto”, Puglia. Con loro i gruppi agrigentini "Gergent", "Oratorio Don Guanella", "I Piccoli del Val D’Akragas", "I Picciotti da Purtedda", "Fabaria Folk" e "Herbessus". Il Festival “I Bambini del Mondo”, è organizzato dall’Aifa, Associazione International Folk Agrigento, guidata da Luca Criscenzo che continua a diffondere nel mondo, nel nome di papà Claudio, i grandi valori della  pace, della fratellanza e della concordia tra  popoli. Nel ricordo del loro “papà” Claudio Criscenzo, scomparso il 20 gennaio di cinque anni fa, “I Bambini del mondo” sono pronti a dar vita al Festival internazionale del folklore a loro dedicato e che ormai da diversi anni fa da apripista alla “Sagra del mandorlo in fiore”.  A Claudio Criscenzo è intitolato il Premio che sarà assegnato nel corso della serata finale del Festival al Museo archeologico al gruppo che meglio rappresenta con la danze, la musica, i costumi e le tradizioni i valori propri del Festival. “Anche all’edizione di quest’anno – puntualizza Giovanni Di Madia, co-fondatore e presidente del Festival - 'I Bambini del Mondo' coniugheranno il folklore con la promozione umana e sociale per difendere i diritti dei minori”. Proprio per la promozione di questi grandi valori “I Bambini del Mondo”  nel corso degli anni hanno avuto riconoscimenti ufficiali da parte dell’Unicef che li ha nominati Ambasciatori di pace nel mondo; dall’associazione contro la pedofilia Meter di don Fortunato Di Noto; da Don Pierino Gelmini per i “niños de rua” del Brasile; dalla Società Dante Alighieri e altre Associazioni e Enti nazionali ed internazionali. “I Bambini del mondo sono pronti ad aprire la Sagra – ci dice Luca Criscenzo - per continuare a diffondere nel mondo i grandi valori della  pace, della fratellanza e della concordia tra  popoli”. (fonte: agrigentonotizie)