Un appello ai giovani. Alle nuove generazioni. Ai cittadini di domani. Fulvio Sodano, ex prefetto di Trapani, scrive agli studenti. Li invita a costruire una società migliore.

 Libera dai condizionamenti. Dal malaffare. Dalla mafia. La lettera è stata letta ieri mattina in occasione della presentazione del progetto "Storia, memoria e futuro", promosso dall'amministrazione comunale di Erice. L'ex prefetto, che versa in precarie condizioni di salute, ha voluto essere simbolicamente presente. Nel corso della manifestazione, svoltasi presso la scuola elementare Giuseppe e Salvatore Asta, sono state donate agli alunni le agende antimafia. Le pubblicazioni sono state personalizzate da alcuni protagonisti dell'impegno civile e servitori e rappresentanti dello Stato che hanno avuto, continuano ed avranno nell'immediato futuro un rapporto diretto con la comunità ericina. Hanno presenziato Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso dalla mafia, Margherita Asta, sorella di Giuseppe e Salvatore e figlia di Barbara Asta, morti nella strage di Pizzolungo, Liliana Riccobene, vedova dell'agente Giuseppe Montalto, ed il dirigente della squadra mobile di Trapani Giuseppe Linares. Assenti, invece, per impegni istituzionali, il questore Giuseppe Gualtieri, il sostituto procuratore Andrea Tarondo, e gli imprenditori Giuseppe Todaro e Daniele Marannano delle associazioni antiracket, che hanno comunque assicurato il loro sostegno al'iniziativa. "La lotta alla mafia - dice il dirigente della squadra mobile Giuseppe Linares - deve annoverare tra le due fondamenta primarie il ricordo e l'esperienza. Rammentare e riflettere per fare si che quanto è avvenuto non possa essere cancellato, dimenticato o, peggio, travisato, è porre le basi di un determinismo sociale di tipo virtuoso. Per trovare una ragione morale ed una nuova cultura, per impegnarsi e cambiare in meglio le cose può, pertanto, essere utile anche leggere pillole di storia, come una pagina di questa agenda".(fonte trapaniok)