“Non ci sto. Il gruppo ha sbagliato strategia. Mi dissocio dall’ordine del giorno sulle inchieste antimafia”. Franco Cucchiara apre la crisi all’interno del Partito Democratico.

 “Non ci si può astenere - aggiunge il consigliere del PD - su un documento che si occupa di un argomento così importante”. Cucchiara racconta cosa è accaduto in aula: “Ho chiesto ed ottenuto il prelievo del mio ordine del giorno, presentato dopo l’operazione antimafia che aveva coinvolto la città di Alcamo. Ma la maggioranza di centrodestra ha cominciato le sue manovre. Ero comunque pronto ad aprire una trattativa che avesse come punto finale quello di approvare un ordine del giorno che facesse esplicito riferimento all’operazione antimafia di Alcamo ed a quella più recente di Valderice. Il centrodestra ha risposto con un emendamento al mio ordine del giorno che aveva l’obiettivo di cambiarne il contenuto. Via qualsiasi riferimento ad Alcamo e Valderice per una generica indicazione a recenti operazioni di polizia”. Cucchiara ha lasciato l’aula al momento del voto, ma ha dovuto constatare, con sua grande sorpresa, che 5 consioglieri del suo gruppo sono rimasti in aula ed hanno votato - astenendosi - l’ordine del giorno emendato. Il documento riconosce e valorizza l’azione degli investigatori e delle forze dell’ordine che lavorano “per scardinare il legame mafia-affari-politica”. Riafferma che “le operazioni sono frutto di tanto lavoro da parte dell’apparato investigativo e dello spirito di abnegazione delle forze dell’ordine”, e fa una richiesta al presidente del Consiglio ed ai ministri dell’Interno e della Giustizia: “Potenziare le forze dell’ordine in provincia di Trapani a difesa e tutela sia degli apparati dello Stato che dei cittadini”. Il consiglio ha approvato anche un ordine del giorno a difesa dei diritti dei Comuni della Valle del Belice penalizzati dal governo nazionale con l’azzeramento di leggi e relativi finanziamenti.